Se per riempire la piscina comunale ora cerchi acqua sotterranea

Acqua sotterranea per la piscina comunale. Ma anche per un bagno di realismo: via la zona tutti ed apertura tutto l'anno alle famiglie. Risparmiando

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Latina, si sa, è nata sulla palude. Dove c’era acqua ora c’è terra. Ma sotto, l’acqua c’è ancora. E la provincia di Latina è nota come uno dei territori in cui la dispersione idrica raggiunge le percentuali più elevate d’Italia, nonostante la criticità della disponibilità della risorsa idrica causata dalle diminuite precipitazioni, piovose e nevose. Non stupisce dunque che fiocchino le richieste di ricerca di acqua sotterranea.

Ma stupisce che la società Nuoto 2000, una di quelle che gestisce una vasca delle piscine comunali di Latina, presenti una di queste richieste: acqua sotterranea, per usi “igienico e assimilati“, ma anche per “riempire parzialmente la vasca.

La richiesta

Il palazzo della Provincia di Latina

No, non è uno scherzo, ma una notizia vera. Finora veniva usata evidentemente acqua potabile. Un dato che emerge dalla delibera del commissario del Comune di Latina che, con i poteri di giunta, concede il nulla osta alla ricerca di acqua sotterranea. Autorizzazione richiesta dalla Provincia di Latina, competente per materia.

Pubblicata sull’albo pretorio del Comune di Latina, la delibera recita come la società, che ha avuto diversi contenziosi con il Comune per il pagamento di manutenzioni e bollette, «aveva presentato istanza ai fini della ricerca di acqua sotterranea da effettuarsi in posizione limitrofa alla centrale termica dell’impianto natatorio, per scopi “igienico e assimilati“.

La società presenta dunque una apposita relazione, dalla quale si evince «la necessità di svincolare gli impianti dal sistema acquedottistico, in considerazione del fatto che la risorsa idrica di tipo “idropotabile” non viene usata per lo scopo primario al quale è destinata e cioè “scopi strategici di servizio alla comunità” ma per usi “igienico assimilati” (regolazione e parziale sostituzione dell’acqua delle piscine, circuito docce e servizi igienici) e che in considerazione degli alti costi economici la Società concessionaria intende in coerenza e conformità alle direttive di legge svincolarsi dalla fornitura rifornendosi autonomamente tramite pozzo».

Un pozzo di 50 metri

Foto © Şahin Sezer Dinçer / Pexels

La profondità del pozzo arriverà a 45-50 metri, a servizio delle due piscine del complesso sportivo del Comune. La società intende quindi svincolarsi dalle bollette di Acqualatina, con un’elevata relazione tra costi e benefici derivanti dallo scavo del pozzo.

La struttura che ospita le piscine comunali sarà inoltre oggetto di un intervento di rigenerazione della vasca coperta, finanziato via Pnrr per 1,4 milioni di euro. L’edificio, ormai risalente a mezzo secolo fa, sarà integralmente ristrutturato, con una nuova copertura in legno lamellare, saranno rifatte le pareti a vetri. E sarà livellata a 2 metri di profondità la vasca, attualmente di profondità variabile tra 2 metri e 4,40 metri, eliminando la zona per i tuffi.

In questo modo, la vasca conterrà meno acqua, «con un significativo risparmio energetico per il trattamento dell’acqua, sia per la sua purificazione che per il suo trattamento», secondo la relazione.

Aperta tutto l’anno

Non solo: da tempo i tecnici del Comune lamentavano l’ammaloramento del fondo vasca, ora certificato anche dalla relazione tecnica: «Il piano interrato, che si sviluppa perimetralmente alla vasca quale cunicolo ispezionabile di altezza variabile da m. 2,20 a m. 4,30, ospita anche gli impianti di filtraggio compresivi di pompe, filtri e collettori per l‟uso parzializzato degli impianti di trattamento, ha il solaio che è il camminamento del bordo vasca, con gravi ammaloramenti anche strutturali con evidenti “sfondellamenti”».

Ulteriori interventi sono poi necessari anche su tribune, mentre, per la vasca scoperta, sarà realizzata una tensostruttura a copertura, al fine di consentirne anche un uso invernale.