Se Romano Prodi cita Mussolini

In un editoriale su Il Messaggero il Professore di Bologna invita lo Stato a intervenire sull’economia e ricorda episodio ai tempi della fondazione dell’Iri. E dalla corsa al Colle non è affatto fuori.

La priorità è far ripartire le imprese. E se lo dice il professor Romano Prodi, già presidente del Consiglio dei Ministri italiano e anche dell’Unione Europea, c’è da credergli. Nell’editoriale sul quotidiano Il Messaggero Prodi scrive: «Come è successo in tutte le grandi crisi, anche questa inattesa pandemia ha rimesso in gioco il ruolo dello Stato nell’economia».

Romano Prodi con Francesco Borgomeo durante la recente visita alla Grestone di Roccasecca

Questi i punti del suo intervento: riavviare le grandi opere infrastrutturali già finanziate e da troppo tempo pronte al via; sostenere i gruppi strategici con soldi pubblici; alle piccole e medie imprese solo prestiti agevoli o fondo perduto. Continua il Professore di Bologna: «In primo luogo è necessario mettere subito in moto i vagoni che sono già in stazione pronti a partire e per i quali occorre solo togliere i freni. Parlo dell’edilizia e delle opere pubbliche. Va difeso l’interesse nazionale facendo leva sui nostri punti di forza: impensabile imitare le politiche di Francia e Germania».

L’ex presidente del Consiglio ricorda il suo insediamento all’Iri nel 1982 e la testimonianza che allora gli fornì Pasquale Saraceno sull’incontro tra Mussolini e Beneduce ai tempi della fondazione dell’ente pubblico. «La richiesta del Duce si era espressa con una sola frase: “Fate qualcosa per queste imprese”. Anche oggi, sperando di essere più tempestivi, bisogna fare qualcosa. Non certo un’altra Iri perché il contesto economico è totalmente cambiato, ma occorre certamente una politica pubblica che aiuti la ripresa delle nostre imprese».

Alberto Beneduce, fondatore dell’Iri

Se Romano Prodi ricorda un episodio che vide protagonista Mussolini, significa che la situazione è già oltre la soglia di allarme. Come d’altronde ha detto senza mezzi termini il numero uno di Confindustria Carlo Bonomi. Su questo terreno, quello economico, il Governo Conte si gioca la sopravvivenza politica.

Quanto a Romano Prodi, ha capito perfettamente che l’operazione editoriale di John Elkann ha come obiettivo finale quello di favorire l’ascesa di Mario Draghi. Più al Quirinale che a Palazzo Chigi. Ma il Professore sa bene quali corde toccare relativamente al mondo imprenditoriale.

Non è fuori gioco. Niente affatto.

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