Se Zinga scatena l’inferno al Governo, alla Regione inizierà il ballo “rock” delle candidature

Nel centrosinistra Daniele Leodori ha un vantaggio enorme. Nel centrodestra chi tra Claudio Durigon, Fabio Rampelli, Claudio Fazzone e Maurizio Gasparri? Ma Nicola Ottaviani ci proverebbe comunque. E attenzione a Francesco Storace.

C’è uno scenario che nessuno sembra considerare nel caso davvero si arrivasse “soltanto” ad un cambio del Presidente del Consiglio. Senza cioè l’interruzione della legislatura. Perché il ruolo di premier potrebbe davvero essere ricoperto da Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Partito Democratico. Il quale non avrebbe alternativa che fare un passo indietro come Governatore.

DANIELE LEODORI CON MAURO BUSCHINI

In quel ruolo, da facente funzione, gli subentrerebbe il vicepresidente della giunta, quel Daniele Leodori al quale associ immediatamente l’aggettivo “doroteo”, che qualificava quelli che nella Democrazia Cristiana erano al centro del Partito. E quindi del sistema. Il centro del centro. Quasi cardinali oltre che politici. Si aprirebbe cioè una lunga fase che poi porterebbe comunque alle elezioni anche alla Regione Lazio. Ed è su questo terreno che si aprirebbe un’altra importante partita politica. Per il centrosinistra il grande favorito alla candidatura alla presidenza resta proprio Daniele Leodori.

Nel centrodestra

Nel centrodestra, invece, bisognerà trovare una sintesi per nulla facile. La Lega da tempo fa capire di voler puntare su Claudio Durigon, già sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e attuale coordinatore del Carroccio a Roma. Parte non solo dal sostegno del Partito, ma anche dell’Ugl. Elemento da non sottovalutare.

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani non ha rinunciato all’idea concorrere per la guida della Regione da esponente delle province. Non sarà semplice, ma ad Ottaviani le “missioni impossibili” piacciono da matti.

Nicola Ottaviani Foto © Stefano Strani

Ma sarà davvero la Lega a esprimere il candidato presidente? Bisognerà vedere chi nel centrodestra indicherà il candidato sindaco di Roma e poi far scattare gli “incastri”. Fratelli d’Italia, per esempio, ha voti e classe dirigente per indicare il candidato alla presidenza. A cominciare da Fabio Rampelli. Ma attenzione a Forza Italia. Al senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone non dispiacerebbe succedere a Nicola Zingaretti. Mentre Antonio Tajani potrebbe sempre proporre il senatore Maurizio Gasparri.

Se poi dovessero esserci delle difficoltà per arrivare ad una sintesi, Giorgia Meloni ha un asso nella manica non proprio trascurabile: Francesco Storace, già presidente della Regione Lazio.