Se Zingaretti torna segretario e asfalta Salvini

Il Governatore del Lazio attacca il leader leghista sulle riaperture: “Se il governo decide per le 22 è inaccettabile che una parte del governo raccolga le firme contro quello che decide il governo”. E’ soprattutto una rivalutazione della formula del Conte bis.

Non sapremo mai se Nicola Zingaretti ha avvertito preventivamente il segretario nazionale del Pd Enrico Letta per l’intervento che stava per fare. Perché quell’intervento aveva un taglio da Segretario di Partito, ruolo che il Governatore del Lazio ha ricoperto fino a qualche tempo fa. Il tema è quello più delicato del momento, vale a dire il coprifuoco, con la Lega di Salvini che vuole non limitato alle 22.

E proprio nel giorno in cui in Italia è tornata la zona gialla e quindi le riaperture di ristoranti e bar all’aperto, non si è fermata la polemica sul coprifuoco. Addirittura la Lega (che fa parte della maggioranza) ha avviato una raccolta di firme.

L’intervento da Segretario

Nicola Zingaretti (Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

L’ex segretario del Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ieri è stato ospite di Rainews24. (Leggi qui Alle Primarie candidati credibili per salvare la città).

Tra le altre cose ha detto: “Per me l’orario del coprifuoco va valutato in una strategia completa, se il governo decide per le 22 è inaccettabile che una parte del governo raccolga le firme contro quello che decide il governo”. Ha aggiunto: “Non solo concordo con Letta, segnalo che non è corretto, mina la credibilità di chi lo fa. La Lega è strumentale rispetto al governo, non pensa al bene comune del Paese. C’è chi cavalca i problemi e chi i problemi cerca di risolverli”.

Per Zingaretti sulle riaperture “bisogna tenere alta l’attenzione, benissimo che siamo tornati in zona gialla”. Ha affermato: “Servono soldi e vaccini nel braccio, come dice Biden e regole da osservare. Dire che stiamo uscendo dal tunnel non vuol dire che siamo usciti. E’ importante che arrivino nuovi vaccini, nel Lazio abbiamo sostanzialmente messo in sicurezza chi rischiava più di altri non solo di prendere il Covid, ma di morire, gli anziani e i fragili 80% over 80 ha avuto la prima dose, 77% ha concluso la vaccinazione. Entro giugno avremo concluso la maggior parte degli over 70”.

La conferma del Conte 2

Giuseppe Conte (Foto: Filippo Attili / Imagoeconomica)

Le dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario del Pd sono state un fulmine a ciel sereno. Del quale sappiamo ancora poco. Ma forse la spiegazione è più semplice di quanto si pensi.

In un  Governo di unità nazionale a guida Mario Draghi il Pd deve collaborare con la Lega. Nicola Zingaretti non ha mai creduto che questo fosse possibile. E oggi più che mai è convinto della bontà politica della formula del Governo Conte bis.