Seeweb, lì dove il bit corre e rispetta pure l’ambiente

Il risultato raggiunto da Seeweb. L'equilibrio tra l'energia necessaria per raffreddare i suoi super impianti: quanto mille appartamenti. Ma senza danneggiare l'Ambiente. L'etica dietro al bit. Che diventa bandiera e modello per tutti

Immaginate una Ferrari. Non quella di oggi che arranca e fatica a piazzarsi a punti. Pensate a quella del mitico Michael Schumacher che competeva alla pari con tutte. Osservatela mentre morde l’asfalto in curva, polverizza le gomme sui rettilinei, romba fino alle pole position. Ecco, ora immaginate che quella Ferrari compia l’impresa emettendo quasi zero dai suoi tubi di scappamento. Ora trasferiamo l’ambito motoristico a quello dei centri di immagazzinamento dati delle aziende informatiche e scopriamo che la Ferrari dei data center è a Frosinone. È il data center di Seeweb.

Un data center è un luogo fisico, un vero e proprio palazzo: in cui viene immagazzinata una mole enorme di dati. Sono quelli che ci consentono di inviare e ricevere Email, spettegolare sui social network, fare video call sorridendo ai nostgri amici che stanno lontano, comprare l’ultimo completino sul negozio virtuale nel web, pagare con la carta elettronica, lavorare in remoto o smartworking.

Ecco, l’azienda ciociara nata da un’idea di Tonino Baldassarra, da anni compete con gli Hamilton e le McLaren dell’hosting dati. E lo fa non solo tenendo testa ai colossi mondiali, ma facendolo anche in un’ottica sostenibile.

Anto’ fa caldo

Il Datacenter Seeweb di Frosinone

Cosa c’entra con l’Ambiente un magazzino di dati, di numeri e codici virtuali? C’entra maledettamente: perché uno studio del Politecnico di Milano stima che un data center di grandi dimensioni può arrivare a consumare tanta energia quanto quella di 1000 appartamenti.

Nelle sue stanze ospita server, storage, switch, router, necessari per erogare servizi web alle aziende e ospitare grandissime quantità di dati. Non ne deve perdere nemmeno uno. Deve essere in grado di compensare eventuali problemi tecnici con sistemi ridondanti, cioè se si ferma un computer deve partirne automaticamente un altro al suo posto in modo che venga garantita la continuità di servizio.

E per funzionare bene quei marchingegni hanno una sola pretesa: vogliono stare sempre ad una temperatura costante: nelle loro stanze deve essere compresa tra i 20 e i 22 gradi sia in inverno che in estate. A questo sono dovuti quei consumi: al sistema di raffreddamento che serve a mantenere costante la temperatura degli ambienti

Per dare ancor di più la cifra del consumo, basti pensare che i 3000 data center in Italia, assorbono 1/50 di tutto il consumo nazionale italiano.

Il data center modello di efficienza

Il datacenter

Tra questi 3000 data center italiani c’è quello di Frosinone: che numeri alla mano è un modello di efficienza. Perché è riuscito a coniugare in maniera ottimale due esigenze: la capacità di ospitare infrastrutture IT complesse e pesare poco o nulla sull’ambiente. Perché il data center Seeweb a Frosinone per erogare servizi cloud attinge energia elettrica esclusivamente da fonti rinnovabili e certificate. 

 Non solo: è stato realizzato in modo da ridurre al massimo le emissioni di gas dannosi che i condizionatori producono per poter raffreddare gli ambienti. Il livello di efficienza, secondo la scala PUE internazionale, è pari a 1,2 ed in media questo punteggio in tutto il mondo si attesta a 1,8.

Anche la gestione dei rifiuti specifici in materia tecnologica è ad impatto zero. Cosa significa questo? Che invece di buttare un computer quando ha finito di fare il suo lavoro perché è troppo stanco o ormai superato, non viene gettato nella spazzatura ma avviato ad un ciclo di recupero dei materiali che lo compongono. Economia circolare pura.

C’è un’etica dietro ai bit Seeweb

Antonio Baldassarra, Ceo Seeweb. Foto © Alessandro Paris / Imagoeconomica

Seeweb nasce al Frosinone nel 1998. È partita da Corso Lazio, nella zona scalo del capoluogo ciociaro, ha poi creato una web farm a Milano ed infine ha realizzato la nuovissima struttura nella zona industriale di Frosinone. È stata tra le primissime in Italia a dotarsi della certificazione 14001, che fissa i requisiti di gestione ambientale. (Leggi qui Perché ho messo la mia azienda a Milano).

Poteva fermarsi. Invece ha proseguito su questa strada. Significa che c’è un’etica anche dietro ai dati che scorrono sul nostro schermo: anche dietro a quelli che state leggendo in questo momento. Perché sono appoggiati su una struttura Seeweb.

Significa che non bisogna andare molto lontani per cercare modelli di efficienza, in un mondo in cui dopo la pausa dettata dal lockdown le emissioni stanno tornando ai livelli pre Covid.

La filosofia Seeweb parte da un dato: oggi l’innovazione e la tecnologia permettono di rendere più efficienti i processi produttivi e ridurre l’impatto ambientale. Per questo l’azienda ha deciso di investire in questa direzione. E fa di questa filosofia aziendale una bandiera: dicendo in ogni occasione che per Seeweb sarebbe irresponsabile per le aziende del territorio non puntare su quella strada: equilibrio tra efficienza e ambiente.

Con un obiettivo. Ridurre il proprio peso sull’ambiente il più possibile ma anche essere un esempio nello smaltimento corretto dei rifiuti prodotti. Perché, come ha sempre sostenuto a gran voce il vescovo Ambrogio Spreafico, non abbiamo una seconda Terra e fare del nostro è indispensabile perché non c’è più tempo per sentirsi fuori.