Segnali di fumo tra Pompeo e Fardelli: due aspiranti per un posto in Regione

Qualcuno giura che sono andati per parlare di Assemblea Nazionale. Ma anche per dire  a suocera affinché nuora intenda. Il presidente della Provincia Antonio Pompeo ed il consigliere regionale Marino Fardelli sono stati entrambi alla riunione della componente di Francesco Scalia  da Memmina in serata. (leggi qui)

Fardelli ha studiato i toni e le parole. E’ stato molto attento a non lasciare il minimo spazio al dubbio: lui sta allineato con il Senatore. Ha cercato di percepire anche quanto c’è di vero nella storia della rivoluzione che potrebbe vedere in campo Francesco Scalia con Bruno Astorre e Claudio Moscardelli. Uno scenario che tenterebbe di mettere all’angolo i Giovani Turchi di Orfini – De Angelis ma soprattutto Mauro Buschini.  (leggi qui) .

In particolare, i radar di Fardelli sono stati puntati a captare segnali. Per capire se è fondata la voce che vorrebbe il presidente della Provincia Antonio Pompeo schierato da Scalia alle prossime Regionali.

Una candidatura che, per Marino Fardelli significherebbe ridisegnare le strategie. Proprio per questo è stato equilibrato negli interventi: nessun pretesto per mettere in discussione i vecchi patti che vogliono come candidato di Scalia alla Regione solo lui e non altri.

Ma nello stesso tempo, un segnale alla Componente, in serata lo ha mandato proprio Antonio Pompeo. Si è presentato da Memmina accompagnato dall’ex bi sindaco di Ferentino (suo predecessore e secondo alcuni anche candidato ad essere il suo successore) Piergianni Fiorletta. Inoltre, il grande elettore ferentinate Marco Di Torrice ed il vice sindaco in carica Luigi Vittori.

Un’ostentazione di forza e di unità. Come a dire, ai blocchi di partenza l’area Pd di Ferentino c’è tutta. E se si deve correre per la Regione la base elettorale di partenza c’è tutta. Il gruppo è stato tra i primi ad arrivare ed è rimasto a presidiare la sala fino alla fine dei lavori.

Affinché fosse chiaro a tutti che loro c’erano.

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