Segnali di pace: Pigliacelli «Onore al cavaliere Maurizio Stirpe ed alla sua storia»

Il messaggio di auguri rivolto da Marcello Pigliacelli al neo Cavaliere del Lavoro Maurizio Stirpe. Rompe un lungo silenzio tra i due industriali. Un tempo alleati. E da anni distanti.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

La colomba con il ramoscello d’ulivo vola sulla rotta del web. Parte da Veroli e punta su Torrice. Direttamente sul tetto di Maurizio Stirpe, capitano d’industria, vice presidente nazionale degli industriali, dallo scorso fine settimana Cavaliere del Lavoro come lo fu il papà Benito. (leggi qui Maurizio come Benito Stirpe, ora anche lui è Cavaliere del Lavoro).

La colomba è un messaggio di pace e di auguri inviato al neo Cavaliere da Marcello Pigliacelli, industriale e presidente della Camera di Commercio, suo affidabile alleato fino ad una decina d’anni fa. Prima che tra i due calasse il gelo.

Maurizio Stirpe Foto © Imagoeconomica / Rocco Pettini

Colpa di un’incomprensione. Banale sul piano concreto, grave sul piano del principio. A renderla una miscela esplosiva fu il fatto che l’uno avesse un carattere schivo e riservatissimo, per nulla incline a bussare per chiedere spiegazioni; e che l’altro avesse, all’opposto, un carattere vulcanico ed a tratti incontenibile. Nessuno chiese conto all’altro, non direttamente. Il che peggiorò la situazione.

L’incomprensione ed il gelo sono rimasti lì per anni. Nei quali le dichiarazioni con cui sottolineare il distacco e la distanza non sono mai mancate.

Ora è Marcello Pigliacelli a rompere il silenzio. Con una dichiarazione di stima. Pensata a lungo e chissà per quanti anni tenuta dentro.

Foto: © Imagoeconomica, Giacomo Quilici

Nel corso di una conversazione più ampia e su altri argomenti, toccato il tasto del nuovo Cavalierato, Marcello Pigliacelli dice ad Alessioporcu.itformulo con gioia a Maurizio i miei migliori auguri per la sua nomina a i Cavalieri del Lavoro. È una nomina dal valore più intenso rispetto alle tante altre. Perché questa ha qualcosa in più: è il riconoscimento ad un valore, produttivo e morale più ampio. È il riconoscimento ad un valore che attraversa il tempo e gli anni. Rappresenta il giusto riconoscimento al percorso di Maurizio ed a quello di chi lo ha preceduto: un valore immenso fatto di gioia, dedizione ed orgoglio familiare. Voglio onorare Maurizio ma anche la sua storia”.

Il gelo, sedimentato, impiega tempo a sciogliersi. Meno se c’è il giusto calore.

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