Segretario unitario cercasi per il Pd di Cassino

Alla mezzanotte scade la possibilità di tesserarsi con il Pd. A Cassino i numeri sono in linea con quelli dello scorso anno. E già si lavora per arrivare ad un candidatura unitaria per eleggere il Segretario cittadino in estate

Alberto Simone

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I pacchetti di tessere? Roba del passato. Quest’anno neanche “pacchettini”. Stiamo parlando delle tessere del Pd e delle adesioni al partito nella città martire. Alla mezzanotte termina il tesseramento. Al netto delle iscrizioni fatte online – e di cui il circolo verrà messo a conoscenza solo alla chiusura del tesseramento – non si registra nessun particolare “scossone” tra i dem. Né in senso numerico, né in senso politico.

I numeri del Pd

Partiamo dai numeri: l’anno scorso il tesseramento si era chiuso con 157 iscritti. Quest’anno ancora non si conosce il numero preciso ma, decina più, decina meno, sembrano si vanno consolidando i numeri del 2020.Possiamo dire che sono i numeri ‘normali’ del Pd a Cassino” spiega il commissario Romeo Fionda, che sta gestendo il tesseramento.

ENZO SALERA E ROMEO FIONDA

Romeo Fionda, cuperliano, ha una lunga militanza nel Partito a partire dal Pci passando poi per Pds e Ds, e quindi ora nel Pd. “A Cassino i Ds hanno sempre avuto questi numeri: tra i 150 e i 200 iscritti. Numeri che sono consolidati anche nei primi anni del Pd. Poi qualche anno si è registrato qualche tesseramente imbarazzante”. A cosa si riferisce Fionda? Ai pacchetti di tessere, appunto. Comprati dai capicorrente e poi distribuite. Al punto tale che negli anni recenti i Dem avevano qualche anno superato anche le mille tessere, ritrovandosi con il paradosso di avere più iscritti che votanti.

È successo ad esempio nel 2014, durante l’era renziana, quando a prendere le redini del circolo del Pd ai piedi dell’abbazia fu Stefano Mosillo (padre di Francesco, poi candidato alle elezioni comunali del 2016) e il Partito aprì una stagione di contrapposizione con l’amministrazione comunale di centrosinistra guidata dall’allora sindaco Giuseppe Golini Petrarcone.

L’aspetto politico

Un replay impossibile quest’anno. Non tanto per gli attori diversi: per le regole diverse. Perché Nicola Zingaretti ha introdotto l’obbligo di avere per ogni tessera un nome, un cognome, un versamento; niente pacchetti, al limite puoi fare la fila per qualche congiunto o amico stretto. Ma le valigie di tessere da pagare con un maxi bonifico convengono contemplate.

E veniamo all’aspetto politico del tesseramento. Il Circolo di Cassino è ancora saldamente unito intorno all’asse Salera – Di Rollo. Il sindaco e il presidente del Consiglio, i due uomini forti del Pd sul territorio, stando ai rumors non hanno problemi di tenuta di maggioranza. Cosa significa questo? Che il congresso, che si dovrà necessariamente fare entro l’estate, consente di eleggere un Segretario e una governance non in contrapposizione con l’amministrazione comunale.

Pierluigi Pontone

Problema risolto, dunque? Niente affatto. Ora che si chiude il tesseramento, torna ad aprirsi il totonomi. Ed ecco che rispunta Francesco Pontone. Secondo dei non eletti del Pd, dopo l’ingresso in giunta di Arianna Volante e il subentro in assise di Sergio Marandola è diventato il primo. L’anno scorso era in rampa di lancio per la Segreteria.

Non è però un mistero che la sua candidatura, gradita a Di Rollo ed anche alla componente di Sarah Grieco, susciti un certo scetticismo tra i fedelissimi del primo cittadino. Che, dovendo scegliere, preferirebbero affidare la guida politica all’attuale commissario Romeo Fionda.

In rampa di lancio anche i nomi di Fernando Cardarelli, coordinatore della lista “Salera sindaco” e Mirco Savelli, uno dei giovani del Pd oggi vicino all’amministrazione comunale. L’obiettivo è quello di lavorare a fari spenti dietro le quinte con diplomazia per arrivare al congresso con una candidatura unitaria. Ma bisogna fare i conti anche con le minoranze interne al Partito, che nel 2019 non hanno sostenuto Enzo Salera e non fanno il tifo per l’amministrazione comunale e che potrebbero mettere in campo una loro candidatura.

Rifondazione Dem

Un dato è certo: bisognerà ristrutturare il Partito. E riorganizzarlo. Magari individuando anche una sede: nell’ultima riunione, su Zoom si è finiti per litigare proprio per l’assenza di un luogo fisico del Pd, dividendosi tra chi addossava le responsabilità all’attuale commissario e chi invece ritiene che questo sia frutto dell’eredità lasciata da Marino Fardelli, ultimo segretario del Pd. (Leggi qui Il Pd di Cassino dice qualcosa di sinistra).

Chi invece potrà tornare nel Pd, a valle della chiusura di questo tesseramento è il consigliere comunale Luca Fardelli fratello di Marino. Eletto con Giuseppe Golini Petrarcone è ufficialmente è all’opposizione, anche se nelle ultime settimane appare molto in sintonia con il sindaco e con la maggioranza.