Sellari, l’uomo che cucina la politica e finì cucinato da Ottaviani

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Tutti a cena a casa di Luca. L’immobiliarista Sellari è l’ombelico sempre meno nascosto della politica frusinate. Le cose sono due: o a casa sua si mangia davvero bene (in senso gastronomico) o sta diventando la pedina fondamentale per la prossima partita a scacchi con cui il centrosinistra tenterà di far cadere il sindaco Nicola Ottaviani poco prima della scadenza naturale del suo primo mandato.

A casa di Luca si mangia spesso: in pratica, tutte le volte che a Frosinone c’è una riunione che conta, nella quale ci siano i vari tronconi del Pd ed i satelliti che stanno per essere assorbiti nella galassia di Matteo Renzi. Ed ogni volta che c’è una cena a casa di Luca Sellari si scatena la “settimana enigmistica” per cercare di decifrare messaggi politici.

Cresciuto alla scuola politica dell’ex capogruppo regionale del Pdl Franco Fiorito, due anni fa Luca Sellari ha messo in piedi una manovra trasversale. Facendo nascere il gruppo Frosinone nel Cuore al Comune di Frosinone (nomina di Francesco Trina vicesindaco), candidando poi il consigliere comunale Alessandro Petricca con la lista Democratici per Pompeo, e soprattutto incassando per sé stesso la nomina a Consigliere d’Amministrazione del Consorzio Asi.


Da qualche tempo le cene a casa sua coincidono con colloqui con Francesco De Angelis (presidente dell’Asi) e Francesco Scalia, con Antonio Pompeo e con altri esponenti del Pd. 
Perché ormai è evidente che Luca Sellari ha lasciato definitivamente alle spalle la fiamma del Msi e di Alleanza Nazionale, dimenticando Fiorito. Il suo ruolo dovrebbe essere quello di portare a sinistra esponenti di destra, mettendo in crisi l’Amministrazione di Nicola Ottaviani a Frosinone. Ma è andata in modo diverso. Nonostante il finto strappo, Sellari ha cercato di mettere in crisi la maggioranza, ma di Frosinone nel Cuore ha risposto all’appello soltanto Daniele Zaccheddu. Gli altri sono stati e sono titubanti e Francesco Trina si è pentito amaramente di aver intrapreso la strada della rottura con la maggioranza.
 Nicola Ottaviani ha mandato all’aria l’operazione, siglando un accordo con Impegno Civico e rendendo ininfluente Frosinone nel Cuore.

Luca Sellari mantiene la vicepresidenza del Consorzio Asi, ma in campagna elettorale Ottaviani farà emergere che il suo passaggio da Forza Italia al Pd è stato perlomeno inopportuno.

Ma al Comune di Frosinone Ottaviani ha fatto saltare sul nascere il ribaltone, mandando segnali inequivocabili anche al Nuovo Centrodestra di Alfredo Pallone e perfino al Partito Democratico di Francesco De Angelis, per l’elezione del quale all’Asi è stato decisivo proprio il Comune di Frosinone.
 Sconfitta che brucia per tutti quelli che volevano “ribaltare” il sindaco.

Non tutte le ciambelle riescono col buco.

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