Il Leone non ruggisce alle Regionali (di Conte della Selvotta)

Le cerimonie di Benedetto Leone: che non ruggirà alle Regionali. Donne 'scosse' dalle candidature. Rossella arrostita da M.A. e CMD’A. I giudici salvano il Pd ma due consiglieri sono a rischio. La battaglia di Carmine Di Mambro

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

IL LEONE NON RUGGISCE ALLE REGIONALI

Mario Abbruzzese anche allenatore di calcio. Nessuno lo sapeva. Sciatore sì ma non trainer. Lo rivela il superfedelissimo Benedetto Leone tra una conferenza stampa e un briefing in sala Restagno al palazzo comunale di Cassino.

Lo fa a proposito della bagarre in atto in Forza Italia per le candidature alle prossime elezioni. Leone, indicato come probabile candidato alle regionali, ragiona come il suo leader: «Abbiamo un allenatore che manda in campo la migliore formazione per vincere la partita e la vince. Perché stravolgere quella formazione (come ha fatto GP Ventura) con il rischio di perdere la partita? Mario Abbruzzese ci ha fatto vincere le elezioni comunali. Ed ora possiamo continuare a vincere ma si vince con un gioco di squadra. Ecco serve il gioco di squadra, cosa che altri non hanno ancora capito. Ecco perché io non sono candidato». Ipse dixit.

Traduzione: Il messaggio è rivolto soprattutto ai consiglieri ribelli come Rossella Chiusaroli che aspirano ad una candidatura.

Ed anche il presidente d’aula, Dino Secondino, attende la “chiamata” dal comandante. Che non arriverà!

LE CERIMONIE DI BENEDETTO LEONE

Dopo la rinuncia ad una candidatura, l’assessore Benedetto Leone intende continuare a lavorare nell’interesse della città. A fare esperienza amministrativa. E in mancanza di dirigenti ora Leon,e oltre a fare l’assessore è diventato anche dirigente pro-tempore del settore di sua competenza, ma anche di altri.

Ricorda ai distratti: «Nel 2011, come candidato in una lista a sostegno di Carmelo Palombo, ho preso 250 voti e non sono stato eletto. Palombo perse (vinse Petrarcone) perché non ci fu un lavoro di squadra. Nel 2016 non mi sono candidato ma ho portato avanti la mia lista e l’intera squadra».

Traduzione: perciò è diventato assessore e impiegato-dirigente. Oltre ad essere cerimoniere abbaziale e aspirante vice sindaco ma anche aspirante sindaco di Terelle.

Salvo ordini diversi di M.A., Leone rimarrà al suo posto fino al 2021. I futuri rimpasti di CMD’A non lo toccheranno.

 

DONNE “SCOSSE” DALLE CANDIDATURE

Sono diverse le donne “scosse” (come le cavalle del Palio di Siena) dalle prossime candidature elettorali. Francesca Calvani e Rossella Chiusaroli in Forza Italia (amiche-nemiche) e nel Pd Barbara Di Rollo alla Saf (l’altro giorno il presidente nazionale del Pd Matteo Orfini non l’ha citata tra le candidate alle Regionali, bensì ha fatto il nome di Sara Battisti in tandem con Mauro Buschini) e le regionali mentre Sarah Grieco, uscita indenne dai ricorsi elettorali, punta alla fascia tricolore nel 2021 al comune di Cassino.

Vanno meglio le donne del Pd di Frosinone, Maria Spilabotte e Sara Battisti.

 

ROSSELLA ARROSTITA DA M.A. E CMD’A

La sortita del consigliere comunale e provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli, alla sua prima esperienza politica e amministrativa, non piace ai comandanti (M.A. e CMD’A). Tanto che entrambi in più occasioni sono stati costretti a richiamarla ufficialmente.

La Rossella, che ha optato per i capelli stirati lunghi anziché per i boccoli biondi, voleva un posto alla Pisana per il suo impegno politico ed altre cose. Le bizze della Rossella, però, hanno fatto perdere le staffe al buon sindaco che ha alzato la voce. Tanto che l’eco del volume alto è rimbombato nel lungo corridoio comunale presidiato dal cronista a vita, al secolo Domenico Tortolano.

Dall’eco: «Per seguire i tuoi capricci faccio brutte figure e finiamo nei guai. Ora basta». Ipse dixit o ipse putavit.

Guance rosse per la Rossella. Due volte. Perché si è arrabbiato anche il commander in chief. E nello scontro verbale il leader è stato chiaro. «Finirai in panchina». Parole di coach.

Ma M.A. ha dovuto affrontare anche il consigliere comunale di Noi con Salvini, Claudio Monticchio, ribelle agli ordini del leader di centrodestra. Monticchio ‘rimproverava’ al leader di non aver mantenuto l’accordo dopo le provinciali lasciando sia lui che il partito (NcS) a Cassino in mezzo alla gogna mediatica.

Per quell’accordo non mantenuto adesso l’assessore e vice sindaco pro tempore Carmelo Palombo si candida alle regionali. E voti in meno a Forza Italia. M.A., però, ha respinto la tesi del ribelle bacchettandolo. Anche per lui ci sarà la panchina o la squalifica.

 

 

CMD’A PROMUOVE LEONE E CALVANI

Per il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro il settore dei Servizi Sociali al comune di Cassino funziona. E di chi è il merito?

«Io, sindaco, e Benedetto Leone, assessore, siamo in piena sinergia, su questo settore ma anche sugli altri». Ipse dixit.

Nella conferenza stampa di presentazione dell’ennesimo progetto varato dal dinamico benedettino. Questa volta a favore delle “donne maltrattate”.

Una promozione sul campo (da 110 e lode) per il gran cerimoniere benedettino che ieri sera ha festeggiato all’Osteria del Santo Bevitore (di sua proprietà) con bollicine d’annata della Valcomino. Per Leone una “laurea honoris causa” (verbale) in servizi sociali ma non può fregiarsi ancora del titolo di “dottore”. L’ex consigliere comunale Pd Danilo Picano è in agguato.

CMD’A ha promosso anche il consigliere Francesca Calvani, vice presidente del consorzio dei servizi sociali. Che ieri insieme al sindaco ha messo a dimora degli alberi nei giardini delle scuole cittadine.

 

I GIUDICI SALVANO IL PD, DUE CONSIGLIERI A RISCHIO

Per ora Il Consiglio di Stato ha dato una mano al Pd in consiglio comunale a Cassino. Perché Sarah Grieco potrà rimanere in aula fino alla scadenza. (leggi qui ‘Per due peli Claudio Trotta perse la sfida con Sarah Grieco’) Ma i pericoli sono dietro l’angolo per manovre diverse.

Se Francesco Mosillo si dimetterà come annunciato da tempo (per occuparsi delle aziende di famiglia)  al suo posto subentrerà Ernesto Di Muccio vicino a CMD’A. Anche se Mosillo si è fatto promettere dall’ex poliziotto l’iscrizione (temporanea) al Pd.

E se Barbara Di Rollo riuscirà ad entrare In Saf al suo posto potrebbe subentrare, addirittura, Claudio Trotta, appena bocciato dal Consiglio di Stato. (leggi qui ‘Trotta perde il ricorso ma entra in municipio’)  E Trotta è più vicino al centrodestra di Abbruzzese che non al centrosinistra di Mosillo.

D’un colpo il Pd potrebbe perdere due consiglieri e aumentare la forza di CMD’A. Scettico su questa rivoluzione l’assessore Leone.

 

LA BATTAGLIA DI CARMINE DI MAMBRO

Dopo aver suonato la sveglia per l’istituzione del registro dei tumori alla Pisana, il consigliere comunale di Cassino Carmine Di Mambro inizia una nuova battaglia di civiltà a fianco dei cittadini affetti da neoplasie o in lista d’attesa per un trapianto per la difesa del proprio posto di lavoro.

Un tassello che spesso viene sottovalutato perchè, anche giustamente, tutta l’attenzione dei malati e dei loro cari viene rivolta alle cure e alla riabilitazione ma, potersi sentire sempre un lavoratore a pieno titolo momentaneamente costretto ai box, conferisce una dignità che aiuta anche a superare i momenti di sconforto più buio.

«Questa proposta di legge regionale – conclude l’esponente della lista civica Insieme per Cassino – è soltanto la prima iniziativa su cui sto lavorando, ci sono una serie di progetti che sto sviluppando e metterò in campo nelle prossime settimane. La proposta di legge apparentemente potrebbe anche dar luogo a situazione di discriminazione tra soggetti oncologici e trapiantati, e lavoratori con altre patologie croniche. E’il fatto che le malattie neoplastiche comportano una grave disabilità a lungo termine temporanee connessa alla fase acuta della malattia e soprattutto alle terapie antitumorali e di rigetto del trapianto».