Liti, sbadigli, calzini e amnesie dall’ultimo Consiglio del 2017 (Conte della Selvotta)

I dispacci fiorentini del Conte della Selvotta. I discorsi di CMD'A. Gli sbadigli ed i calzini colorati di M.A. Dimenticanze storiche del segretario comunale. La lite dei Fratelli d'Italia. L'oste Leone alla cassa. I buldozzer dell'aula: Salera - Sebastianelli

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. ANNO CCVIII a.C. Tito Livio Libro XXVII.

Tito Livio, storico romano, autore di una monumentale storia di Roma, gli Ab Urbe Condita, libri CXLII, dalla sua fondazione (tradizionalmente datata 21 aprile 753 a.C.) fino alla morte di Druso, figliastro di Augusto nel 9 a.C..

Cassino. 2017 d.C. Uno sciame d’api invade l’Aula consiliare di Cassino.

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I DISCORSI DI CMD’A

Uno sciame d’api, sulla scia di quello di 2208 anni fa, come narra lo storico Tito Livio, si è posato per ben due volte, in due giorni di seguito, sulla testa quasi canuta di Carlo Maria D’Alessandro, sindaco pro-tempore di Cassino per volontà del popolo e per grazia di M.A., al secolo Mario Abbruzzese.

La prima sera, durante la lettura delle considerazioni di fine anno, stile sindaci dal 1960 in poi, le api, forse stanche, non hanno punzecchiato il cuoio capelluto del sindaco nostrano perché annoiate dall’arido elenco di numeri e di cose fatte e non fatte per “colpa di altri”. Ma ieri mattina, nell’aula più importante del palazzo municipale, sotto lo sguardo severo di imperatori, di papi e di abati e di santi affrescati sulle pareti, le api hanno affondato unghie affilate e pungiglioni sulla testa del sindaco, il quale risvegliatosi dal torpore si è ricordato di inveire contro la minoranza petrarconiana , colpevole, a suo dire, di mille misfatti.

Minoranza la quale ha preferito non ascoltare le rampogne di CMD’A abbandonando anzitempo gli scranni scomodi dell’aula. E meditando future vendette.

Per l’occasione speciale, ultimo consiglio del 2017, il nostro affezionato lettore aveva accanto, come la sera precedente, tutti e sette gli assessori e tutti i consiglieri della sua maggioranza. Le voci di rimpasto mettono paura. Infatti l’ordine del leader era stato perentorio: altrimenti vi mando a casa tutti.

Prima del consiglio, però, c’erano stati scambi di effusioni, baci e abbracci. Il vice sindaco Carmelo Palombo aveva abbracciato il suo ex nemico Giuseppe Golini Petrarcone. Non si sa mai. Palombo si sente spaesato in un gruppo dove dominano gli ubbidienti di M.A. La scena non è sfuggita al cronista a vita Domenico Tortolano che nell’aula vi siede dal secolo scorso (dal 1963 d.C.) e ne ha viste di belle e di brutte. (Sindaco, assessori e consiglieri sono incaricati pro-tempore).

 

 

GLI SBADIGLI E I CALZINI COLORATI DI M.A.

Durante il rito delle “considerazioni di fine anno” del sindaco, ad ascoltarlo c’era, in prima fila, il leader di Forza Italia, Mario Abbruzzese in attesa della chiamata per una candidatura politica rilevante.

Il leader aveva dato istruzioni precise al suo sindaco eletto: parla subito del lavoro. Sarà il mio cavallo di battaglia elettorale.

CMD’A, che aveva anticipato di tre giorni le “considerazioni” rispetto alla tradizione del 31 dicembre, ha, invece, capovolto il discorso parlando e annoiando gli astanti dei risultati amministrativi del 2017. Poi un accenno alla crisi del lavoro.

Il commander in chief in prima fila mostrava, annoiato fin troppo, con le gambe accavallate i calzini colorati e variopinti a cerchi concentrici su un abito blu elettrico, come il colore del suo gioiello automobilistico, quel Suv Stelvio Q4.

In 28 minuti di parole pronunciate e non da CMD’A, il nostro M.A. si è stancato per le volte che ha cercato di ricomporsi senza gioia. Poi finalmente gli auguri e così sia. Leggi qui I tre sbadigli di Mario che condannarono la relazione di Carlo (di M. Molisani)

Non si è annoiato, invece, il consigliere giardiniere-fontaniere, ex assessore sciitarelliano per volontà e per grazia di M.A., il dott. Angelo Panaccione. Il quale ieri in aula ha sfoggiato come il commander in chief un elegante abito azzurro elettrico con cravatta azzurra su camicia bianca. Come il saggio Shakespeare, di cui è lettore oltre che di storia patria, il nostro affezionato lettore sfoggiava una leggera barba bianca al pari della chioma biancheggiante che sta per abbandonarlo anzitempo.

 

 

DIMENTICANZE STORICHE DEL SEGRETARIO COMUNALE

Ieri mattina gli auguri del sindaco al segretario comunale, l’avvocato Lorenzo Norcia, che diventa pensionato dell’Inps. Il quale nel ringraziare il primo cittadino per gli auguri del pensionamento ha fatto una predica ai presenti.

Ha detto che in un Comune dove ha svolto l’incarico di segretario appeso nell’aula consiliare c’era un dipinto che ritraeva l’imperatore Federico II di Svevia che distrugge la città. Non un buon segno per quel comune, a giudizio del segretario.

L’avvocato in questi anni non ha mai alzato lo sguardo oltre la sua testa perché avrebbe potuto notare nell’Aula consiliare cassinate sulla parete (sulla testa del sindaco e della sua) la scena della “Pace di San Germano” (l’odierna Cassino), del 23 luglio 1230 (durante la sesta Crociata), firmata proprio tra l’imperatore Federico II di Svevia e papa Gregorio IX. L’imperatore accordava l’amnistia a tutti i suoi nemici e revocava il bando contro la Lega Lombarda. Nessuna citazione per il gesto di pace.

L’avvocato, nonostante la dimenticanza storica, ha esortato, maggioranza e minoranza, al buon senso. Ma entrambe le parti hanno chiuso anche il 2017 nel segno della guerra, lanciandosi reciproche accuse velenose per fatti antichi.

 

 

LA LITE DEI FRATELLI D’ITALIA

Erano piccoli, ma da ieri sono ancora più piccoli.

Per i consiglieri comunali Antonio Valente e Rosario Franchitto uno più uno fa sempre uno e non due. Perché in due avrebbero potuto costituire il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia nell’aula consiliare di Cassino.

C’è stato un acceso scambio di battute sul tema con il presidente-censore Dino Secondino. Tanto che Valente è stato cacciato da Fdi: per non avere riconosciuto l’assessore Nora Noury in quota FdI. Valente rimane capogruppo di se stesso, ma senza alcuna appartenenza politica.

A riconoscere l’assessore Noury è, invece, il consigliere Rosario Franchitto eletto nella lista Io e te, di sostegno a CMD’A, ed iscritto dal 6 agosto scorso a Fdi ma non può rappresentare il partito della Meloni perché è solo uno e non due come da regolamento comunale. Ma sostiene l’assessore Noury.

Così di fronte al rispetto delle regole richiesto dal presidente d’aula Dino Secondino a Franchitto non è rimasto altro che minacciare Carlo Maria e Mario Ab: ”Se cacciate il mio assessore, ritiro il mio appoggio al vostro governo!”. Ipse dixit. Silenzio in aula.

 

 

LE MINACCE DI FINE ANNO. L’AZZERAMENTO DELLA GIUNTA.

E così i numeri uno e due non toccheranno nulla fino a marzo prossimo.

Dopo le elezioni, però, l’azzeramento della giunta arriverà. E si salvi chi può. Alcuni saranno riconfermati come il cerimoniere abbaziale Benedetto Leone e il medico Carmelo Palombo. Il quale riavrà entrambe le deleghe assessorili e di vice sindaco. In caso contrario: ritiro il mio appoggio a questo governo. Ossia senza i miei due consiglieri CMD’A torna a fare l’ingegnere a Frosinone.

A CMD’A, però, piace di più fare il sindaco-impiegato, dicono nel corridoio comunale ora dominato dal capo staff l’avvocato Vincenzo Marrone. E’ quanto telegrafato al Conte della Selvotta approdato sulle rive dell’Arno in quel di Rignano per incontri ravvicinati.

Perciò il medico-assessore può dormire sonni tranquilli.

 

L’OSTE LEONE ALLA CASSA

Ddomani sera, 31 dicembre 2017, veglioni e cene in casa per il sindaco CMD’A, per il presidente d’aula Dino Secondino e per le consigliere candidate e non Rossella Chiusaroli e Francesca Calvani e per l’assessore Paola Verde.

M.A, si esibirà ancora una volta nella cottura di spaghetti scotti nelle cucine altrui in una cena a base di pescato del mar Tirreno.

Mentre Benedetto Leone farà il cassiere nella sua osteria di Cassino, quella del Santo bevitore. Con tanto di grembiule bianco farà anche il servitore dei clienti, tutti selezionati. A mezzanotte i tappi delle bottiglie di spumante voleranno nel cielo dell’osteria. E gli altri? Faranno un salto anche CMD’A e forse anche M.A.

 

 

I BULLDOZER DELL’AULA-SALERA-SEBASTIANELLI

Sono diventati il terrore di CMD’A e del presidente d’aula Dino Secondino il quale è costretto ogni volta a ripassare statuto e regolamento comunali. Sono l’ex assessore Enzo Salera, nonostante il divieto del suo medico di gridare e di arrabbiarsi, e l’ex assessore di tempi antichi Giuseppe Sebastianelli.

Entrambi predicano al vento anche con paroloni richiamandosi alle leggi che, però, paiono astruse al banco della presidenza. Così la scena si ripete ad ogni Consiglio con i due predicatori che rinfacciano ai comandanti dell’aula il mancato rispetto delle leggi e dei cittadini.

E’ accaduto anche ieri. Alla fine Giuseppe Sebastianelli, spossato dall’inveire contro CMD’A e il ciellino presidente, sorretto da monastica pazienza, si è arreso astenendosi dal voto. Salera, ricordandosi delle parole del suo medico curante, se ne è andato.

 

 

SFILANO LE MODELLE

Assente Barbara Di Rollo, già in campagna elettorale, show sartoriale per le consigliere modelle Rossella Chiusaroli in completo bianco neve monte Cairo e Francesca Calvani in noir 31 dicembre.

In elegante noir anche Dana Tawinkelova l’assessore bionda venuta dal lontano est europeo. Eleganza misurata per Sarah Grieco, Sabrina Grossi e per l’assessore ingegnere Paola Verde.

Un tocco di grazia al termine di un anno dominato da ben altre immagini. Buon anno pertanto dal Conte della Selvotta, infinitamente grato al panorama politico Cassinate per avergli voluto fornire, durante questi dodici mesi, così tante occasioni di ispirazione.