Il fumo di Londra copre le dimissioni di ‘zappatore’ Evangelista (Conte della Selvotta)

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

LA FURIA DEL LEONE

Consigliere comunale, assessore comunale, vice sindaco in pectore, primo consigliere di CMD’A e del presidente d’aula D.S. e programmista del consigliere regionale M.A. nonché gran cerimoniere abbaziale, al secolo Benedetto Leone, impiegato 12 ore al giorno nel palazzo comunale di Cassino, non è stato riconosciuto nei chiassosi uffici regionali della Pisana romana. Che affronto!

«Ma come non sapete chi sono io? E poi mi avete bocciato il progetto del servizio civile. Come vi permettete? Siete dei nullafacenti». Il piccolo leone non si arrende e minaccia. «Quando sarò consigliere regionale qui cambierà tutto, a cominciare dalle persone di sinistra». Leone s’infuria e se ne va con tanto d’insulti regionali.

E a dare man forte al Leone cassinate arriva, per caso, anche l’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione), sua eccellenza Gianluca Quadrini. «Anche a te hanno bocciato il progetto del Servizio Civile. Non capiscono niente. Quando arriveremo qui faremo la rivoluzione del personale». E Leone sconsolato ribatte:«Pensa con le assunzioni dei giovani in quel servizio potevamo farle proprio prima della campagna elettorale».

Il benedettino era arrivato nei giardini della Pisana a bordo di una Fiat Punto d’annata a disposizione del settore Servizi Sociali del comune di Cassino. Invece, l’eroico presidente era colà giunto con la datata ma pur sempre indomita auto di servizio con tanto di lampeggiante.

Ed ora: sotto con le candidature alle regionali.

 

IL CONTATORE DI BUCHE

Sudato e ansimante, Franco Evangelista, Ministro della Manutenzione Generale nel regno di CMd’A, si è presentato di fronte al Segretario Comunale. Tergendosi le grosse gocce di sudore con un fazzolettone in stoffa tolto da una tasca del pantalone da lavoro, il ministro ha annunciato: «Devo riconsegnare un po’ di cose». E sul tavolo del dirigente ha poggia un piccone, una pala, due sacchette di asfalto pronto, sei chili di sale stradale, la fascia tricolore da conigliere delegato del Comune di Cassino.

Se ne è andato sbattendo la porta. Dal primo luglio 2016 al 15 maggio 2017 ha lavorato giorno e notte facendo il consigliere comunale ma soprattutto l’impiegato e l’operaio del comune di Cassino “per ripulire la città dalle scorie petrarconiane”. E’ l’instancabile Francesco Evangelista di Forza Italia, consigliere comunale, che ha contribuito a far eleggere sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Al quale aveva chiesto la delega alla Manutenzione per l’esperienza acquisita all’epoca di Bruno Scittarelli sindaco con il quale era in perenne lite.

Motivo: autorizzazioni e fondi per i lavori di manutenzione. Che spesso non arrivavano, anche per le invidie interne per il suo “strafare” e per i possibili ritorni elettorali. Allora come ieri. Perché i nemici e i concorrenti interni stavano aumentando ed anche i blocchi dei fondi.

L’Evangelista aveva orari rigidi. Sveglia alle 5. Alle 5,30 ordini di servizio ai netturbini per la raccolta dei rifiuti. Quindi ordini di servizio agli operai della manutenzione per le riparazioni diverse in città. Il Ministro delle Manutenzioni è stato visto tante volte lungo le strade “bucate” contare il numero delle buche da riempire con l’asfalto a caldo o a freddo, secondo le forniture. E ripeteva: «Sono mesi che sto tappando le buche lasciate vuote da Petrarcone e compagni. Ma se questi nuovi dirigenti non mi danno i soldi per gli acquisti me ne vado». Detto fatto.

Si narra che l’eterno cronista che Domenico Tortolano, asciutto biografo delle amministrazioni comunali di Cassino dai tempi dell’Antica Roma, lo abbia sentito dire: «Ora farò solamente il consigliere di maggioranza e basta».

Altri potrebbero seguirlo. Attento alle Idi di Maggio, CMD’A.

 

CMD’A, WHO IS?

Un imperturbabile cittadino londoner lo ha visto dondolare lungo le strade di Piccadilly al centro di Londra. Era in abito extra large con impermeabile XXXL. Seguito da un boy, metà giovane, metà anziano per via dell’abbondante chioma riccioluta e semi canuta. E il londoner, pur abituato alle tante stravaganze in mostra, pensa:”Who is?”.

Era il sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, guidato dal consigliere comunale Gianrico Langiano che conosce Londra per un soggiorno studentesco avvenuto diversi decenni fa.

Più in là, distratto e affascinato, c’era Mario Abbruzzese attratto dal paesaggio urbano.«Caspita, che ci stà qui. Quasi quasi rimango» ha detto roteando la testa non per seguire il profilo dello skyline bensì quello posteriore di alcune graziose abitanti della capitale di Sua Maestà Britannica . E CMD’A, anche lui affascinato dalle novità londinesi, pensa: «Quasi quasi copio qualcosa di Londra per fare a Cassino».

Ma che ci facevano nella capitale inglese questi tre personaggi? E perché, proprio mentre i tre si divagavano lungo le strade della City, a Cassino il consigliere Evangelista depositava in Comune le sue dimissioni “irrevocabili” dal settore Manutenzione?

Misteri che verranno diradati appena il fumo di Londra sarà alle spalle.

 

RIENTRO AMARO

Il rientro dall’eroica missione londinese è stato però amaro per il commander in chief Mario Abbruzzese: andato a recuperare l’auto, lasciata nel parcheggio del grand hotel Pavone a Cassino, l’ha trovata con i cristalli frantumati. Stesso sorte anche per altre auto posteggiate accanto alla sua, appartenenti ai membri della civica spedizione.

Si teme un dispetto, anche perché, come hanno commentato alcuni, «A noi non ci sta proprio niente da rubare»