Sfida Lega-FdI a Ceccano: a chi sta più lontano da Lucia

A Ceccano confronto a distanza tra FdI e Lega. Alleati in città ma divisi su tutto: dal Governo in giù. Piccole punzecchiate e scivoloni sul tema della Cultura

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Addì 2 luglio 2018, Radio1: “Un giorno da pecora”. «L’ultima cosa che ho riletto per svago è “Il castello” di Kafka, tre anni fa». Lo ammise nella trasmissione radiofonica della Rai la leghista Lucia Borgonzoni: allora e attuale Sottosegretaria di Stato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Prima nel Conte I e ora nel Governo Draghi. Qual è il colmo per una Sottosegretaria alla Cultura? Facile: non leggere un libro da anni. Continua a far ridere. Per non piangere.

Addì 27 febbraio 2021, Ceccano: “Un giorno da leone”. Chi? Proprio la Lega: quella della provincia di Frosinone. In cosa? Proprio in materia di Cultura: legata al Turismo. Manco a dirlo in un villaggio spesso surreale e dominato da un Castello: come quello raccontato da Franz Kafka nel suo romanzo incompiuto. In cui il protagonista non è il Sindaco bensì un agrimensore: uno che misura e delimita un terreno. In questo caso, ovviamente politico. Rispetto a quello confinante: di Fratelli d’Italia.

La sfida a distanza Lega – FdI

Lucia Borgonzoni (Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

Ieri, in sala consiliare, non c’era “soltanto” il Carroccio locale per celebrare l’adesione di Ceccano al progetto di rilancio turistico-culturale “Latium Terra Benedicta: di cui è capofila il Comune di Fiuggi e principale promotrice l’assessora leghista al Turismo Simona Girolami.

Non c’erano esclusivamente i Salviniani di casa: l’assessore alla Cultura Stefano Gizzi, il consigliere delegato al Turismo Pasquale Bronzi e l’altro esponente di maggioranza Angelo Macciomei. Nonché il coordinatore cittadino Vincenzo Parisi, fautore dell’adesione, e il primo dei non eletti Alessio Patriarca: quest’ultimo a capo della Lega Giovani Ceccano, ma più nelle vesti di curatore degli allestimenti delle sale del Castello dei Conti. È il futuro consigliere delegato alla Cultura: occuperà lo scranno consiliare di Macciomei quando quest’ultimo diventerà assessore al posto di Gizzi ma ai Lavori Pubblici. Cultura e turismo, in ogni caso, saranno sempre nelle mani della Lega. 

Carroccio al completo in casa FdI

In sala consiliare Carroccio al gran completo: tutto il Gotha ciociaro. Dal nazionale al provinciale: il senatore Gianfranco Rufa, la deputata Francesca Gerardi, il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli e il coordinatore provinciale e sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Erano tutti lì per lanciare un chiaro messaggio in tempi di “Borgonzonate”: fare cultura non è appannaggio della sinistra.

Anche un altro: noi le donne non le releghiamo in posizione secondarie come il PD di Nicola Zingaretti. Vedi, nell’occasione, Girolami: responsabile del dipartimento regionale Turismo della Lega. Senza parlare di Gerardi: arrivata a essere vicecoordinatrice regionale. E poi ancora il distinguo a casa dei Fratelli d’Italia: meglio essere “Responsabili” nel Governissimo Draghi che stare all’opposizione per partito preso. Quando l’ha sottolineato Ottaviani, ovviamente, i Fratelli d’Italia hanno storto il naso: su tutti il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore e la vicesindaco di Fiuggi Marina Tucciarelli. Che è assessora alla Cultura e co-promotrice del progetto “Latium”. Ma è passato inevitabilmente in secondo piano: l’ondata leghista ha letteralmente invaso il Comune di Ceccano. 

Gizzi ed il suo Medio Evo

L’intervento dell’assessore Stefano Gizzi

La prima bordata alla sinistra, che ama definire “radical chic”, l’ha tirata l’assessore Gizzi. «Nel momento in cui il Francesco Merlo di turno, cioè il giornalista cafone, prende in giro la Ciociaria, tutti reagiscono. Poi però, purtroppo, mancano gli strumenti concreti per dare spazio a questo tema anche come volano dell’economia. Perché se la Ciociaria ha un grande giacimento di petrolio, è proprio il turismo. E la grande arte e la storia».

Contro l’editorialista di Repubblica, che definendo «ciociaro» Giuseppe Conte intendeva offenderlo ma in realtà gli ha fatto un complimento, si era già armato di sarcasmo il sindaco del Capoluogo Ottaviani: «Ma se tu sei rimasto Merlo, la colpa è della Ciociaria?». (Leggi qui Fischi e Fiaschi della settimana VI – 2021). 

Gizzi ha rincarato la dose tra un’esaltazione del Medioevo in Ciociaria, condita da impeccabili ricostruzioni storiche, e la sottolineatura del restauro delle sale del maniero medievale ceccanese. Quello che sovrasta un villaggio spesso surreale. Perché alla fine s’è scoperto che il Castello dei Conti, simbolo della città, non è ancora considerato un bene di interesse culturale. L’apposito vincolo non è stato ancora dichiarato: è ancora da verificare. Per questo nell’ottobre del 2019 era stata rifiutata la richiesta di iscrizione del Castello nella rete delle dimore storiche regionali. Gizzi, però, ci riprova: ha scovato un vincolo del 1928, prodotto dall’allora Soprintendenza alle Gallerie e alle Opere d’Arte Medievali e Moderne della provincia di Roma. Una richiesta di verifica al Ministero per i Beni e le Attività Culturali sarà inviata prossimamente. Così il Gizzi 2 potrà rimediare al flop del Gizzi 1. Un’altra missione da portare a termine prima di procedere alla staffetta della Lega. 

I puntini di Caligiore sulle i

L’intervento del sindaco Roberto Caligiore

Caligiore, al di là della «grande concorrenza che c’è tra Ceccano e Frosinone – ha detto sorridendo – nel far vedere chi è nato prima e chi ha più cultura», ha ringraziato il sindaco di Frosinone per la sua presenza. All’attenzione di tutti, compreso l’Ottaviani coordinatore provinciale della Lega, ha messo in chiaro: «La qualità del lavoro che viene svolto all’interno della comunità è il frutto del lavoro della squadra. Tutti stanno facendo un egregio lavoro con le varie deleghe accordate. Parliamo di un progetto che magari abbraccia delle deleghe specifiche, ma è presente quasi tutta l’amministrazione in considerazione del grande legame che ci deve essere per portare avanti progetti così importanti».

E poi ancora: «Noi abbiamo un gruppo importante della Lega qui a Ceccano che sta lavorando bene e si è integrato molto bene con tutta l’amministrazione. È stata una colonna portante alle scorse Amministrative e questo la dice lunga su quello che rappresentano loro nella città». Traduzione: il progetto è curato dalla Lega, ma l’amministrazione è trainata da Fratelli d’Italia e oggi vi siete allargati un po’ troppo. 

Le donne di Ottaviani leggono

Nicola Ottaviani

Cosa ha detto poi Ottaviani? Non solo che «questa provincia non è seconda a nessuno». Soprattutto che, malgrado altre incombenze, non poteva non essere presente «perché – ha spiegato – non si può non portare un tributo nei confronti di donne che si rimboccano le maniche e dimostrano come la cultura non è appannaggio di una sola parte politica». In altre parole: sono donne di centrodestra che i libri se li leggono eccome. Si riferiva a entrambe le assessore comunali di Fiuggi: Tucciarelli di FdI e Girolami della Lega. Ma di certo non si sarebbe sottratto alle altre incombenze se il progetto non fosse anche e soprattutto di stampo leghista. 

A seguire, sulla scia del Capitano Salvini, parole da “Responsabile”: «Il Governo si è formato da poco. È un governo di grande unità nazionale. È un governo all’interno del quale ci sono tematiche che vanno oltre i singoli steccati. E se questo è successo a livello nazionale, non vedo perché a livello locale ancora sentiamo determinate parti politiche dire alla nostra parte politica di riferimento, quindi al centrodestra, che la cultura la portano avanti soltanto gli altri».

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Daniele Massa, presidente provinciale di Gioventù Nazionale, non ha retto già dopo le parole «un governo di grande unità nazionale»: se n’è andato dietro le quinte perché gli sanguinavano le orecchie.  

Francesca ed il dito nella piaga

Francesca Gerardi

Per Francesca Gerardi, originaria di Pontecorvo ma nata a Ceccano, è sempre un piacere tornare nella Contea. Che, però, è più dei Fratelli d’Italia che della Lega. Pertanto, ha tenuto a ringraziare Caligiore «per averci aperto le porte di casa tua». E, visto che oggi si parlava di turismo, la deputata ha riportato qualche dato allarmante: «Nell’ultimo anno abbiamo avuto il 50% di calo dei turisti in Italia. Meno 71 miliardi di spese dei viaggiatori in Italia. Meno 57 milioni di pernotti in Italia».

Una premessa prima di passare anche lei al ruolo di “Responsabile”: «Solamente oggi si sta cominciando a porre l’interesse su questo settore che è trainante per il nostro territorio e la nostra economia. Con l’insediamento del nuovo Governo, noi abbiamo voluto un ministero dedicato proprio al turismo, con un nostro esponente che è il ministro Garavaglia a cui noi siamo molto legati». Altro punto a favore della Lega: il Ministero del Turismo l’ha voluto e ottenuto il partito di Salvini. 

Rufa, lamico di Borgonzoni

Per portare avanti al meglio la “Giornata da leone” bastava semplicemente non citare colei che l’ultimo libro che (ri)lesse quasi sei anni fa fu “Il Castello” di Kafka. Ma così: per svago. Era sufficiente fermarsi al Turismo e non parlare troppo di Cultura. Non secondo il senatore Gianfranco Rufa: «Questa è la conferma che anche in questo Comune la Lega ha portato un valore aggiunto – ha accentuato -. Noi siamo e saremo sempre presenti, come ha detto l’onorevole Gerardi, con il ministro Garavaglia. Ma ci onoriamo anche di avere la senatrice Borgonzoni, che conosco personalmente e deve e sarà a disposizione».

Gianfranco Rufa e Francesca Gerardi

Per la Cultura questo e altro: ma così, per svago. Come sempre la regola aurea dovrebbe essere una: Less is more.    

In conclusione, il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli: alla Pisana presiede la Commissione consiliare “Cultura e Turismo”.  «Appena mi sono insediato in Regione, l’assessore Girolami e il vicesindaco Tucciarelli vennero immediatamente a proporre questa progettualità – ha attestato -. Pur stando all’opposizione, avevamo avuto e abbiamo ancora la fortuna di detenere la presidenza della Commissione Cultura e Turismo della Regione Lazio».

Lui la chiama “fortuna”, ma c’è chi continua a definirlo opportunismo o, peggio, poltronismo. Le solite malelingue. (Leggi qui Ciacciarelli bis: salva Zingaretti e la seduta)