Sfidare l’e-commerce: la Camera di Commercio dice ‘why not?’

La sfida all'e commerce come lo abbiamo sempre visto. L'alternativa di una piattaforma dietro la quale ci siano persone vere, pronte a consigliare e dare una risposta ai consumatori. È l'idea selezionata dalla Camera di Commercio di Frosinone. Che di fronte alla sfida ha detto: Why not?

Giovanni Giuliani

Giornalista malato di calcio e di storie

Why Not? O, se preferite, perché no? Un frase pronunciata dall’allora presidente degli Sati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, quando la Nasa gli fu resa nota l’idea di andare sulla luna. Come a dire che niente è impossibile.

 Facendo sua questa frase la Camera di Commercio di Frosinone e Latina, in collaborazione con il Pa.l.Mer.(il Parco scientifico e tecnologico del Lazio Meridionale) hanno lanciato la sfida ad Amazon ed ai colossi del commercio elettronico. Come? Con l’idea selezionata attraverso un concorso rivolto alle piccole e medie imprese. Per mettere a punto una soluzione alternativa a quella dell’attuale e commerce, individuare una strada capace di coinvolgere i produttori locali e restituirgli la centralità nelle scelte dei consumatori.

Perché? La risposta arriva dalle analisi sui comportamenti dei consumatori. Amazon e l’e-commerce fanno risparmiare tempo, sono comodi. Ma sono freddi, impersonali: il vantaggio del commercio tradizionale è quello di poter vedere e toccare. Il problema di sistema è la chiusura dei negozi e lo spopolamento dei centri storici con le loro zone commerciali. Un disastro al quale il vice presidente dell’azienda speciale Informare Florindo Buffardi ed il presidente Giovanni Acampora hanno chiesto una soluzione attraverso un’idea innovativa di commercio.

Un commercio diverso

Un e-commerce differente, non più freddo, ma bidirezionale. Dove c’è relazione tra chi vende e chi compra.  Sfidare i giganti del settore affrontando la sfida del digitale e dell’innovazione dando un futuro al territorio del basso Lazio: per di più in un contesto storico dove molti centri commerciali stanno chiudendo.  A questo si aggiunga il fatto che c’è la necessità di ripopolare  i territori e non far scomparire le piccole realtà. Ed ecco allora l’iniziativa di Informare, l’azienda speciale della Camera di Commercio. Che ha Scelto l’idea più adeguata tra quelle pervenute: «La Camera di Commercio di Frosinone e Latina – argomenta Florindo Buffardi, vice presidente di Informare –  ha come mission quella di essere vicina alle aziende che in questo momento hanno bisogno, nell’ambito delle trasformazioni tecnologiche in atto, di innovazione e di poter utilizzare in un modo semplice gli strumenti innovativi».

 In questa ottica la Camera di Commercio ha messo in campo alcuni strumenti: uno di questi è il Pid, ovvero i Punti Impresa Digitale a supporto della digitalizzazione  delle imprese del territorio: parliamo di un bando da 2,5 milioni di euro che ha avuto un gran bel successo.

 L’altro strumento è quello relativo al concorso di idee per trovare una soluzione per le Pmi nel commercio elettronico: avvicinarsi all’e-commerce in un modo più semplice, pratico.

La soluzione di Babba

la consegna del premio (Foto: Rosario Russo)

Una quindicina le aziende che hanno partecipato. I risultati sono stati presentati nel corso dell’evento Ricominciare in Digitale.

A vincere è stata la Babba’Sons. Sua l’idea migliore. Un’idea per aiutare le piccole e medie imprese del basso Lazio a navigare nel mondo del commercio elettronico, differenziandosi da quanto fanno oggi tutte le altre piattaforme. In che modo? Aggiungendo la possibilità di interagire con un operatore umano, al quale inviare domande vocali e ricevere chiarimenti prima di decidere. “Dove è stato fabbricato questo capo d’abbigliamento? Si può lavare in lavatrice? In zona ne sono stati venduti molti?” domande che oggi non si possono fare sulle piattaforme tradizionali. L’idea innovativa è proprio questa: creare un ponte umano tra chi compra e la piattaforma elettronica che vende.

Il futuro tecnologico cambierà, ed in parte ha già cambiato, il modo di fare commercio. I negozi come li conosciamo oggi diventeranno quasi vetrine dove prendere informazioni e vedere gli oggetti. Ma la funzione umana resta centrale. Insomma: torna il calore del rapporto tra persone, seppure attraverso la piattaforma.

Why not o perché no?

(Foto: Rosario Russo)

E qui ritorna il concetto del “perché no”?

Perché non provare a sfidare i big partendo da un punto di vista diverso e restando legati al territorio? « È una filosofia tipica della mia generazione – dice il già Rettore dell’Unicas e presidente del Pa.L.Mer, Paolo Vigo –  stiamo sfidando in questo momento un gigante dell’e-commerce sapendo che il gigante territorialmente non soddisfa. Il rapporto è molto freddo, la descrizione del prodotto che si va a vendere è molto sintetica. Per vincere questa sfida e per dare le opportunità territoriali ci vuole un sistema che consenta una descrizione dettagliata ed anche un’interazione. La scelta deve essere guidata». Il cliente vuole essere confortato nelle sue scelte, affiancato da un parere, rassicurato da un esperto.

 È esattamente quello che propone l’idea dell’azienda vincitrice: ovvero dare delle risposte. Non solo informazioni economiche all’acquirente sul prodotto ma anche le diverse potenzialità del prodotto stesso. Per poi fare una scelta che sintetizzi desideri  e necessità.

Senza digital divide

Un limite non deve essere il digital divide, ovvero quel gap digitale che per tanti, troppi anni, ha frenato lo sviluppo del territorio. Un gap che il territorio del Sud Lazio sta superando investendo nell’innovazione.

Lo ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Giovanni Acampora: «Viviamo un momento di profonda trasformazione È un’opportunità irripetibile quella di mettere in grado le aziende del territorio di far parte di questo grande processo di innovazione e digitalizzazione: mettiamo in competizione le nostre imprese con i grandi giganti dell’online. La transizione digitale – ha osservato ancora –  non può essere sconnessa, però,  da un altro grande tema, quello della sostenibilità. La capacità di questa generazione di soddisfare i propri bisogni. Senza mettere a repentaglio le prossime».

Che il futuro sia sempre più tecnologico è un dato di fatto e assodato. Sta al territorio, alle sue idee come nel caso del concorso per le Pmi,  cogliere e sfruttare le opportunità per giocare questa partita sfidando i giganti anziché venir risucchiati dal loro strapotere economico. Si può fare ? Perché no… Why not…

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