Si al ‘progetto trasversale’ per una grande alleanza su Formia

Incassa consensi il progetto per un'alleanza trasversale nel nome di Formia. Il vertice alla Casa del Sole. I tre nodi da sciogliere. L'outing di Sandro Bartolomeo. E la fuga in avanti di mezza FdI. da oggi niente più consiglieri provinciali

A.A.A. candidato sindaco cercasi.  Il dopo Paola Villa è iniziato sabato pomeriggio presso la clinica “Casa del sole. Per l’ormai ex sindaco di Formia è stata il Quartier Generale della sollevazione contro la sua amministrazione. Una sollevazione culminata venerdì mattina con l’arrivo in municipio del prefetto Silvana Tizzano, investita dei poteri di commissario: traghetterà la città fino alle prossime elezioni. Lì alla Casa del Sole nelle ore scorse si è parlato del progetto trasversale con cui archiviarla in maniera definitiva.

Nella Sala delle Riunioni di quella clinca, l’altro giorno è stato fatto il punto. Per chiarire “cosa bisogna fare”. A tracciarlo sono stati i vertici della civica “Ripartiamo con voi”, quella ispirata dall’imprenditore della sanità privata Maurizio Costa.  A settembre era stata lei a dare inizio alla valanga fermatasi solo con il crollo di Paola Villa: ritirando i suoi due assessori, uscendo dalla maggioranza, aprendo lo scontro per i posti lasciati liberi nelle Commissioni, dicendo infine No all’approvazione della delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio il 28 dicembre. Mosse che poco alla volta hanno imprigionato la professoressa Villa nella sua roccaforte civica.

Il progetto trasversale

Joseph Romano

La componente Costiana dell’ex maggioranza consiliare ha fatto la prima mossa. Ha aperto il dibattito sulle prossime alleanze in vista del voto che darà a Formia un nuovo sindaco ed una nuova amministrazione.

Su una conclusione il vertice di “Ripartiamo con voi” è arrivato subito: ha definito “inevitabile”  la rottura con il sindaco Villa. Ha commentato il coordinatore politico Joseph RomanoNel corso di 30 mesi ha acuito un ingiustificato arroccamento nei confronti della città e dei suoi cittadini”.

Il quadro sulla situazione politica tracciato da “Ripartiamo con voi” è nitido. Condivide il progetto trasversale proposto dall’ex sindaco Sandro Bartolomeo. Ci sarà un banco di prova sul quale collaudare la solidità e la capacità di confrontarsi: sarà il tavolo inedito e by-partisan intorno al quale scegliere il candidato sindaco della coalizione.

Al momento a credere in questo progetto sono, oltre a “Ripartiamo con voi”, ci sono anche la Lega di Claudio Durigon, l’Udc del capogruppo uscente Erasmo Picano, i Dem filo governativi vicini al quattro volte sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. Che mette in chiaro: “scrivetelo, per favore, io non mi devo candidare a nulla…Voglio soltanto stare vicini ad un gruppo di giovani che hanno bisogno di crescere sul piano politico e nella gestione quotidiana dell’azione amministrativa per essere classe dirigente un domani”. Al gruppo dei trasversali si è aggiunto Maurizio Tallerini, l’ex vice sindaco del Pd, primo dei non eletti alle amministrative del 2018 con la lista Formia con te di Gianfranco Conte e con una simpatia, sopita, per l’Italia Viva di Matteo Renzi.

Il mea culpa di D’Angelis

Enrico D’Angelis

Un progetto giudicato interessante anche uno dei fondatori  della coalizione che ha permesso due anni e mezzo fa alla professoressa Villa di vincere le elezioni: Enrico D’Angelis, dimissionario coordinatore politico della lista “Formia città in comune”. Ha auspicato la nascita di un stagione di pacificazione.

Sì, l’ammetto – ha detto D’Angelis – Ho fatto una sciocchezza a sostenere un’iniziativa che doveva essere rivoluzionaria e innovativa. E’ stato la peggiore che Formia potesse meritarsi. Con tutti i problemi che ha la città, destra e sinistra lasciamoli al glossario di una vecchia concezione della politica. Ora c’è bisogno di tanta responsabilità e di energie affidabili che l’intero quadro politico possa esprimere. Naturalmente attorno ad un programma condiviso. Il candidato a sindaco arriverà in maniera fisiologica”.

I nodi da sciogliere

Il vertice della “Casa del sole” non ha lanciato una candidatura a sindaco. È una mossa tattica: proporre adesso un nome significherebbe mettere le mani avanti, alzare uno steccato, allontanare i possibili interlocutori. Chi sarà il candidato sindaco? Il nome dovrà uscire dal tavolo. Ma “Ripartiamo con voi” non ha escluso di lanciare una proposta da confrontare insieme a quelle degli altri alleati.

Prima però dovranno essere sciolti tre nodi. Il centrodestra riuscirà a riaggregarsi oppure anche a Formia si concretizzerà la stessa divisione vista a Terracina, Fondi e che si sta profilando a Minturno? (Leggi qui Balzo di Del Balzo: la Lega apre a FdI e sbircia D’Amici).

Poi, Forza Italia è interessata ad allargare il perimetro di questo progetto trasversale? Infine quale potrebbe essere il nome del candidato sindaco da portare al tavolo della decisione finale, capace di mettere tutti d’accordo? I rumors si concentrano su due nomi: Gianluca Taddeo è espressione dell’attuale gruppo consiliare ed è il più votato alle amministrative del 2018. Pino Simeone è il presidente della commissione Sanità alla Regione ma dovrebbe lasciare in anticipo il consiglio della Pisana. (Leggi qui Un Pinuccio per sindaco: a Formia si pensa a Simeone).

Altro nodo. Questa “trasversalitàattende una risposta da Fratelli d’Italia.

Il livello superiore

Claudio Fazzone, Nicola Calandrini e Claudio Durigon

Il vertice tenuto presso la clinica di via Giuseppe Paone il problema se l’è  posto. Ma “Ripartiamo con voisa di non potere dare una risposta localmente a questa domanda. I tre Claudio della politica pontina sicuramente sì.

Claudio Fazzone (coordinatore di Forza Italia nel Lazio), Claudio Durigon (coordinatore regionale della Lega) e Claudio Moscardelli (segretario provinciale del Partito Democratico) dovranno interloquire subito con  i due Nicola di Fratelli d’Italia: il coordinatore provinciale Calandrini ed il deputato europeo Procaccini.

È una missione di non secondaria importanza. Perché Fratelli d’Italia aveva già cominciato a muoversi. Con la benedizione del  solo vice coordinatore regionale Enrico Tiero ha avallato già il progetto del “Rinascimento Formiano” che propone quale candidato a sindaco il cinque volte deputato di Fi Gianfranco Conte. È un’iniziativa che ha irritato non poco Durigon, Fazzone e gli stessi vertici provinciali di Fdi – ma che ha già incassato il sostegno del consigliere provinciale Pasquale Cardillo Cupo e del portavoce del circolo cittadino Giovanni Valerio.

La base formiana di Fdi, capitanata dal presidente degli iscritti Gianni Carpinelli, invece è propensa da tempo a sostenere un’offerta elettorale più appetibile: quella in cui “destra e sinistra si annullano, almeno nella prossima consiliatura, per il bene di Formia”.

L’outing di Sandro Bartolomeo

Sandro Bartolomeo

A lanciare la proposta di un progetto trasversale, sostenuto dai Partiti ma uscendo dai loro confini ideologici, era stato il pluri sindaco di Formia Sandro Bartolomeo.

Ribaltando una volta tanto i ruoli del suo mestiere, il neuropsichiatra fa outing: “Ma qualcuno pensa che abbia vinto quattro volte le elezioni e le abbia perse in altre due circostanze solo con i voti del centro sinistra? Chi lo pensa e lo dice è un ingenuo. Sono il primo ora a dire che lo scontro politico-ideologico destra-sinistra e sinistra-destra vada definitivamente superato. Deve calare il sipario sulla stagione dei Guelfi e dei Ghibellini che, qualche errore l’hanno commesso, ma qualcosa di buono per Formia l’ha anche realizzata”.

Bartolomeo viene dal Pd. È una voce ancora molto ascoltata nel Partito. Ed un consiglio lo ha già dato ai dirigenti che verranno prima o poi chiamati al Tavolo del confronto sul progetto di alleanza trasversale. Dice di puntare “su una piattaforma programmatica  di grande respiro, che non pensi solo a coprire qualche buca o potare gli alberi. A questo può pensarci da solo un buon dirigente della manutenzione del territorio”.

Ma potranno essere superate le appartenenze degli azionisti, in apparenza molto distanti sul piano ideologico? Bartolomeo liquida la cosa con una battuta: “Ma i formiani, quelli onesti, pensano che siamo degli scappati di casa? I miei concittadini hanno un grande merito e capacità: se il prodotto sarà chiaro e lungimirante, espresso da venditori affidabili sul piano amministrativo-gestionale e ancor prima personale, andrà a ruba subito. Tocca a noi dire quale città desideriamo per i prossimi cinque-dieci anni e con chi realizzarla. Molto facile”. 

Trasversale, la risposta a Villa

Paola Villa e Pasquale Di Gabriele. Foto © Andrea De Meo

L’analisi di Sandro Bartolomeo trova conferma in un altro elemento emerso dal vertice della “Casa del Sole”.

Se sarà perfezionata subito e senza tentennamenti, doppiogiochismi e veti incocciati, l’alleanza trasversale potrebbe ridurre drasticamente gli spazi alla professoressa Villa che si ricandiderà e tenterà di prendere voti nel campo progressista, nel Movimento Cinque Stelle e nelle eventuali divisioni del centro destra tout court.

Intanto da questa mattina Formia non ha più rappresentanze nel consiglio  provinciale di Latina. Con la decadenza del Consiglio Comunale di Formia infatti decandono anche i suoi Consiglieri eletti in Provincia.

L’assise di via Costa sarà chiamata a surrogare Eleonora Zangrillo di Forza Italia e Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia). L’esponente azzurra sarà surrogata da Stefania Saccoccio, prima dei non eletti alle elezioni di secondo livello della primavera 2019 e consigliera comunale ad Itri. L’avvocato Cardillo Cupo sarà sostituito dal vicesindaco di Rocca Massima, Angelo Tomei.