Si ricandida Sara: una, nessuna, cento donne

Dietro le quinte. Messaggi in chiaro e tra le righe. Cosa è successo all'apertura della campagna elettorale di Sara Battisti. Addio ticket: né con Buschini né con altri. Per dire che lei è tante persone, ma non "la compagna di" o "la candidata in coppia". L'abbraccio pubblico con Albino Ruberti.

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

«Siamo quello in cui crediamo», dice Sara Battisti. Perché lei, consigliera e vicesegretario regionale del Pd, è anche tante persone. Erano presenti ieri sera al lancio della sua ricandidatura alle Elezioni Regionali. Ha scelto lo stiloso Cotonificio di Frosinone per proporla in maniera diversa: farlo dire agli altri se è stata brava, anzi se sono stati bravi lei e tutto il suo micro-universo.

Perché Sara Battisti è anche due Barbara, Di Rollo e Caparrelli. Sono loro che hanno aperto il diario di viaggio scritto negli ultimi cinque anni da Sara Battisti in seno alla Regione Lazio. La presidente del Consiglio comunale di Cassino e la vicepresidente dell’Ater Frosinone erano candidate nel 2018 nella lista del Pd. «Non da rivali, ma da alleate», hanno ribadito all’unisono, una volta per tutte, nell’occasione.

Un’occasione servita anche per lanciare un appello congiunto a favore del Campo largo regionale in vista della prossima tornata.

Tutti al Cotonificio per Sara

“Siamo quello in cui crediamo”, l’iniziativa elettorale di Sara Battisti

Lunghissima la lista degli invitati. Si fa prima a dire che non c’era soltanto il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, tra i nomi forti del Pd per la successione di Nicola Zingaretti. Assente giustificato: è stato trattenuto dai lavori per l’approvazione del collegato al Bilancio

C’era il gotha del Pd laziale: l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, il segretario regionale Bruno Astorre, il deputato Matteo Orfini, il leader provinciale Francesco De Angelis, il presidente della Provincia e candidato in pectore alla Regione Antonio Pompeo, i consiglieri regionali Mauro Buschini, Eleonora Mattia e la capogruppo Marta Leonori.

Con loro Lucio Migliorelli e Marco Delle Cese, rispettivi presidenti della Saf e del Cosilam – la Società Ambiente Frosinone, che gestisce i rifiuti dell’intera provincia, e il Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio Meridionale, ente cassinate ormai assorbito dal Consorzio del Lazio guidato e realizzato da De Angelis. Costruito quello, il Consorzio industriale più esteso d’Italia, con l’indirizzo di Zingaretti e la tecnica di Albino Ruberti, suo ex capo di gabinetto.    

Tante donne, l’omaggio a Coccoluto

Barbara Caparrelli, Sara Battisti, Barbara Di Rollo

Sara Battisti, oltre a rappresentare tutti gli altri intervenuti e le ragazze del suo staff, è anche “100 Donne”: quelle che hanno lanciato una campagna antiviolenza fatta di volti fintamente deturpati per urlare quanti ne esistano purtroppo realmente. Tra quei volti anche quello della collega Lorenza Di Brango, che ha condotto e moderato un appuntamento elettorale altamente svecchiato dalla Battisti. Anche a livello di mentalità.

Lei è anche quella che ha scelto di concludere l’evento in suo onore con un omaggio al compianto deejay cassinate Claudio Coccoluto, scomparso nel 2021 lasciando un grande vuoto come testimonial e icona del brand Ciociaria. Il prossimo anno, grazie alla consueta sinergia con l’associazione Ammuri Liberi, verrà realizzato un murales presso il Teatro Rossellini di Roma. Ieri sera, in sua memoria, si è esibito l’amico fraterno e collega Savino Martinez.

Perché Coccoluto, ha sottolineato la Battisti, «è motivo di orgoglio per il nostro territorio e simbolo per tutti i giovani artisti e fonte di ispirazione per tanti ragazzi, spingendoli a credere nei propri sogni e a lottare per i propri obiettivi». Lo ha detto ancora in lacrime, perché non ce l’ha proprio fatta a reggere l’emozione quando è andata a toccare la sua intimità: la sua famiglia, messa al centro dell’ideale e gremita Piazza del Cotofonificio, dove c’era anche quella allargata: politica, associazioni, enti del terzo settore, gente comune.

Il pianto di Sara Battisti

Sara Battisti, consigliera e vicesegretario regionale del Pd

Il suo discorso finale è stato rotto dal pianto perché «sono stati mesi difficili, ma ringrazio tutti coloro che mi hanno ricordato chi sono». È finita nell’occhio del ciclone per via del movimentato dopocena al centro storico di Frosinone.

È finito in un video virale in cui si vede protagonista il compagno Albino Ruberti, poi dimessosi da capo di gabinetto del sindaco di Roma Gualtieri. Usato per creare imbarazzo al Partito, togliere di mezzo Ruberti, far saltare la candidatura di Francesco De Angelis alla Camera. Anche Ruberti era al centro di quella Piazza, a fianco a De Angelis.

«Ho una famiglia bellissima, che ho scelto di mettere in mezzo a questa Piazza – ha detto per inciso Sara Battisti -. Mi ha insegnato l’umiltà e il senso di comunità. Sono cresciuta dovendo condividere tante cose con i miei fratelli e le mie cugine. Credo che mi abbia aiutato a essere la persona che sono oggi. Ringrazio i miei amici, che sono qui questa sera, mentre altri mi hanno scritto dall’estero. Sono stati mesi difficili, ma mi hanno ricordato chi sono». In mezzo a quella piazza del Cotonificio c’era anche Albino Ruberti. (Leggi qui Top e Flop, i protagonisti del giorno: Sara Battisti).

Una, nessuna, cento donne

Il discorso finale di Sara Battisti

La consigliera Battisti ha voluto condividere tutto con gli altri: «Se è stato possibile scrivere questa bellissima storia – ha detto riguardo al suo mandato in scadenza – è perché in questi cinque anni mi sono data un compito, quello di ascoltare tanto quello che mi dicevano le persone che incontravo. Molti mi hanno raccontato i loro problemi, i loro progetti, le loro idee, pezzi di vita personale. Siamo quello in cui crediamo, perché non mi piace parlare dell’io né le sfide e i Partiti personali».

Pensa che siano state restituite al territorio due cose, sotto forma di principali cambi di mentalità: «L’idea che può esistere una comunità in cui nessuno prevarica sull’altro. E che le donne non sono soltanto le “mogli di” o le “compagne di”». E là sinceramente non ci si aspetta di certo che menzioni la neo Premier Giorgia Meloni: «Siamo su due fronti opposti, ma è una donna che è cresciuta in un quartiere popolare di Roma, senza padre, che ha fatto la gavetta sin da quando si è iscritta giovanissima al suo Partito, ha portato avanti le sue idee e oggi è diventata presidente del Consiglio».

Non manca, però, il distinguo: «Non la si può accusare che stia un passo indietro agli uomini. Perché noi non ci stiamo, un passo indietro. Perché siamo la rappresentazione reale che c’è la parità tra sessi. Le donne possono fare politica e avere ruoli di responsabilità, senza reclamare le quote rosa di cui hanno bisogno». E qui arriva l’annuncio politico forte della serata, dirompente: non ripeterà il tandem di 5 anni fa con Mauro Buschini. Né con lui né con altri: «Io alle elezioni non vado “in coppia”, sono una persona che a diciotto anni si è iscritta a un Partito, ha fatto sempre politica e rimarrà qui anche se non dovesse proseguire l’attività politica in Consiglio regionale, da semplice militante».

L’ha lasciato dire agli altri

Sara Battisti tra le due Barbara: Di Rollo e Caparrelli

Sara Battisti l’ha voluto far dire alle due Barbara, Di Rollo e Caparrelli, cosa significhi il lavoro di squadra. L’una ha affermato: «Dicevano che fossimo in competizione nel 2018, ci definivano addirittura rivali, ma in realtà è nata una splendida amicizia piena di stima reciproca. A Cassino ho l’onore di ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio comunale e Sara è stata determinante per proiettare la città verso il futuro». 

Le ha fatto eco, rinforzando il concetto, la già candidata Caparrelli: «La competizione non era e non deve essere tra di noi, candidati nella stessa lista, ma con il centrodestra – ha detto a gran voce -. Noi siamo alleati e combattiamo per raggiungere gli stessi obiettivi e portare in Consiglio regionale le nostre esigenze territoriali. Quegli obiettivi, grazie a Sara Battisti ma anche Mauro Buschini, li abbiamo raggiunti e vogliamo continuare su questa strada. Il nostro non è un passo di lato ma in avanti, verso l’unità».

Sono state proposte otto macroaree di intervento, una serie di interviste e dibattiti. Ed è uscito fuori un messaggio: «Con Sara si riescono a fare le cose». Se ne parlerà prossimante anche in altre iniziative di confronto e dialogo con gli amministratori del territorio, nonché con i sindacati e il mondo del lavoro.

Dalla Sanità al Turismo

Il pubblico presente al Cotonificio di Frosinone

Intanto lo ha lasciato dire direttamente al dottor Giancarlo D’Andrea, primario di una neurochirurgia di Frosinone ormai prima nel Lazio per efficacia degli interventi, che «a livello regionale l’ospedale Spaziani ha la più bassa mortalità per tumori cerebrali».

Ecco perché, sempre a detta sua, «bisogna dare continuità all’azione che i nostri consiglieri regionali hanno portato avanti e ci ha messo in condizione di ottenere un risultato così buono. Noi abbiamo fatto il nostro, ma le condizioni le hanno create loro». Al di là delle parti politiche, una piccola parentesi: non è di certo usuale vedere uno stimato Primario esporsi così tanto in prima persona da non candidato.

Lo ha poi detto l’imprenditore del settore Gianrocco Catalano quanto “Ciociaria aria di emozioni”, il viaggio del ciclista-testimonial Valerio Agnoli tra le bellezze provinciali, abbia inciso sul rilancio del turismo. «È un lavoro complesso che sta andando avanti – ha accentuato l’intervistato – e che ha portato la provincia di Frosinone a una destinazione turistica che prima non c’era, anche e soprattutto grazie all’operato di Sara Battisti».

Contro la Violenza, per le Donne

L’iniziativa “Noi siamo quello in cui crediamo”

Lo ha detto direttamente Elisa Viscogliosi, presidente dell’Associazione Risorse Donna, che quella di Cassino è la prima e unica casa rifugio per donne vittime di violenza nel sud della provincia di Frosinone. Il connesso sportello antiviolenza è diventato ormai un vero e proprio centro riconosciuto dalla Regione.

E poi, tra le altre, la legge contro il Revenge porn: la condivisione di video e foto intimi a scopo di vendetta o ricatto. «È stato un tassello fondamentale quello della Regione Lazio – ha detto la presidente Viscogliosi -. È stata la prima in Italia a istituire una legge di questo tipo, per investire risorse su eventi e iniziative di sensibilizzazione nonché sul sostegno psicologico delle donne».

Poi c’era Sarah Grieco, portavoce della Conferenza delle Democratiche di Frosinone, fortemente voluta anche dalla Battisti. «Noi siamo le prime e uniche ad avere una portavoce in Consiglio regionale – ha accentuato l’avvocato Grieco, specializzata in diritto penale e di famiglia -. È merito suo, che ha avviato questo importante percorso, e di tante donne del nostro Partito. Questo lavoro di squadra ha fatto sì che le scorse elezioni regionali fossero lo sbocco naturale di tale percorso».

«Dove c’è bisogno, c’è Sara»

L’intervento di Sara Battisti

Gianfranco Pizzutelli, presidente dell’Asp Frosinone – la neo Azienda provinciale per i servizi alla persona – non ci ha girato troppo intorno: «Dove c’è il sociale, una forma di fragilità o ogni forma di violenza, c’è Sara Battisti. La Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti ha attuato una profonda riforma sociosanitaria insieme agli enti del terzo settore, mettendo al centro il cittadino e rendendolo parte attiva nei servizi di assistenza alla persona».

E poi ancora Roberta Cassetti, psicologa e presidente del Collettivo Ugualmente, per mostrare l’attenzione alla salute mentale. «Anche e soprattutto – ha esemplificato la diretta interessata – grazie alla legge promossa da Sara Battisti per l’istituzione delle norme per la sperimentazione dello psicologo delle cure primarie nelle Asl».

Alessandro Ciotoli, presidente dell’associazione culturale IndieGesta, era lì per spiegare perché «con la cultura si mangia». Non senza ostacoli, ma non insormontabili: «La Provincia di Frosinone – ha esternato Ciotoli – è un territorio in cui se non hai tenacia, caparbia e determinazione, la “tigna”, è difficile riuscire a realizzare qualsiasi cosa. Però devo dire che il cambiamento c’è stato. La Regione finanzia di più la cultura. E Sara Battisti è una persona a cui appena chiedi di organizzare un evento, ti dà la disponibilità e quell’evento si fa».

Francesco Borgomeo, imprenditore circolare e presidente di Unindustria Cassino, non poteva essere presente. In un suo video, però, ha riconosciuto alla Battisti l’impegno a favore degli impianti di trasformazione dei rifiuti in energia: «Ha presentato anche un ordine del giorno sulla possibilità di utilizzare scarti alimentari per fare biogas, come c’è stata un’apertura alle fonti rinnovabili – ha riconosciuto l’industriale -. Tutti elementi sostenuti un periodo ancor più grave come quello attuale, in cui questo tipo di scelte sono diventate necessarie».

Non un passo indietro, una marcia in più

In conclusione l’evoluzione del Partito democratico. Partendo con “Oggi è già domani” e i giovani del Pd: Massimiliano Iula, segretario dei Giovani democratici ciociari, e Camilla Violante, portavoce della Rete degli studenti medi del Lazio. Spazio, poi, con “Il Partito democratico che verrà” ad opera dei vertici provinciali: il segretario Luca Fantini e la presidente Stefania Martini.   

La rappresentante studentesca Camilla Volante ha tenuto a far presente che «in Consiglio regionale abbiamo la fortuna di trovare risposte immediate alle nostre richieste». Il giovane Dem Iula, dal canto suo, ritiene che «nella grave situazione attuale l’unica luca è stata rappresentata dal governo regionale di Nicola Zingaretti, che in questi dieci anni ha investito molto sulle politiche giovanili».

Luca Fantini, a nome dell’intero Partito Democratico, ha ringraziato la consigliera Battisti per il lavoro svolto e l’iniziativa pensata per la sua ricandidatura. Così, chiamato in causa, Fantini: «Parte del lavoro importante che ci aspetta passa per i circoli. Per le Politiche abbiamo optato per una mobilitazione generale, per combattere in prima persona una battaglia difficile. Lo ha fatto tutto il corpo del Partito in maniera unitaria e straordinaria. Neanche questa è una campagna elettorale normale, bisogna salvare e incrementare il lavoro di questi ultimi dieci anni».

Anche Stefania Martini, presidente del Partito provinciale, si è appellata a favore della costituzione del Campo largo nel Lazio: «Unità prima di tutto – ha detto – Abbiamo parlato di una Regione Lazio che ha cambiato il territorio e questo cambiamento non si può fermare». E ha concluso così: «Ci siamo dati un’identità alle Politiche e continueremo a fare campagna elettorale uniti, con la determinazione e soprattutto i contenuti. A partire dai nostri iscritti e con tutte le forze sociali, sindacali e associative, all’interno di un campo largo di Progressisti, di chi vuole che vedere il futuro di questa Regione verso una prospettiva di miglioramento».

Sara Battisti è anche tante donne, associazioni, persone. Ieri sera le donne presenti al Cotonificio non erano un passo indietro rispetto agli uomini. Avevano una marcia in più.