Si scrive Pizzutelli ma si legge Sport. Anzi, stavolta Welfare

All’Astor Hotel di Frosinone l’incontro-confronto con il candidato del Campo largo Marzi e l’associazionismo sportivo. O meglio gli altri sport: «Perché non esiste solo il calcio e lo Stadio lo ha fatto Stirpe». A promuoverlo il decennale Mister Preferenze Angelo Pizzutelli: capogruppo uscente e capolista del Pd

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

I numeri innanzitutto: 572 preferenze nel 2012 nella lista del Partito Socialista e 703 preeferenze nel 2017 tra le file del Partito Democratico. Angelo Pizzutelli è stato il più votato di tutti alle due precedenti Elezioni Comunali di Frosinone. Pur cambiando Partito, da Socialista a Democratico, ha aumentato i consensi. Sono tutti voti suoi: conquistati sul campo. Per questo ora sarà nuovamente capolista del Partito Democratico. Ovviamente. C’è mancato davvero poco che lo candidassero a sindaco. Ma a lui, per ora, piace fare l’amministratore.

Basti ricordare i 1.600 voti, anche quello record cittadino, presi e garantiti al Partito Democratico. Nonché al Campo largo ante litteram – ma tendente a Sinistra – alle Regionali 2013. Poi Zingaretti l’ha chiamata Piazza Grande e ci ha portato “persino” i Cinque Stelle. A Calenda e Renzi, ad Azione e Italia Viva (ma non IV ciociara), non piace: il Campo largo rilanciato dal guru Goffredo Bettini anche nel Capoluogo ciociaro. (Perché De Angelis ha invitato Bettini a Frosinone).

Nella tarda mattinata di oggi, presso la sala convegni dell’Astor Hotel, il capogruppo consiliare uscente del Pd Angelo Pizzutelli ha promosso “Un ruolo centrale per le politiche sportive nella città di Frosinone”: un confronto tra lui, il candidato sindaco del Campo largo Domenico Marzi e vari addetti ai lavori. Qualcuno, scherzosamente ma fino a un certo punto, ha detto che se l’avesse aperta al pubblico non sarebbe bastato l’albergo. Lui, nel mentre, è anche delegato provinciale alle Politiche Sportive nella federazione provinciale Dem guidata dal segretario Luca Fantini: presente anche all’appuntamento con lo Sport.

«Non esiste solo il calcio»

Lo Stadio Benito Stirpe di Frosinone (Foto: arch. Renzi)

Il messaggio di fondo? «A Frosinone non esiste solo il calcio, con tutto il rispetto parlando, ma tanti altri sport». Materia che, a detta di Marzi e Pizzutelli, è stata letteralmente dimenticata dal sindaco Ottaviani. Che lo stesso Marzi, pur riferendosi alle sue amministrazioni, non nomina mai. Ma lo manda ai pazzi sentir dire che «lo Stadio di Frosinone è stato realizzato da Ottaviani».

Lo ha ribadito che «è opera del presidente Maurizio Stirpe e al Comune mancano 4 milioni di euro per le opere pubbliche». Ma, per l’appunto, si è discusso dello sport a 360 gradi. Pizzutelli è partito dal «caso emblematico del Palazzetto Coni di Frosinone». Così, prima di confrontarsi per due ore con l’associazionismo provinciale e regionale, Marzi: «Prepariamo una scheda da affidare all’assessore in modo da dirgli “Questo è quello che devi fare”». La praticità di Marzi: ovvero la deformazione professionale dell’avvocato, che tra l’altro non si è sottratto al lavoro neanche stamattina. A moderare il dibattito la giornalista Laura Collinoli.

La fotografia attuale è chiara. A Frosinone amministra da dieci anni il centrodestra di Ottaviani. Alla Regione Lazio, invece, governa da nove anni il centrosinistra di Zingaretti. Quantomeno fino al 2023. È già campagna elettorale, soprattutto nel Capoluogo ciociaro, anche per i prossimi appuntamenti clou: alla Pisana, ma anche le Politiche del post Governo tecnico Draghi. 

Dallo Sport al Welfare?

Il capolista del Pd Angelo Pizzutelli, il candidato sindaco Domenico Marzi e la moderatrice Laura Collinoli

Intanto sia chiaro che si scrive Pizzutelli ma si legge Sport. Anzi Welfare: perché Marzi, se eletto, intende creare un pacchetto formato da Sociale, Cultura, Sport e Tempo Libero. Deleghe le ultime detenute proprio da Pizzutelli negli esecutivi guidati dal già sindaco 1998-2007 e poi dal vice e successore Michele Marini. Chiaro: in caso di successo, Pizzutelli diventerà con tutta probabilità assessore al Welfare nella Giunta Marzi 3.

«Se ad oggi le associazioni sportive, gli enti di promozione e le federazioni si rivolgono ancora al sottoscritto, è perché magari sono rimasti fermi al 2012, al decennio antecedente in cui qualcosa di buono era stato fatto», ha dichiarato Pizzutelli a margine dell’incontro-confronto. In altre parole: ha detto che non si rivolgono all’assessora Valentina Sementilli, delegata allo Sport e alla Cultura, ma ancora a lui. Come se l’assessore fosse ancora lui.

L’altro “suo” ex sindaco Marini, accantonando i dissidi del passato, ha schierato la sua lista civica a sostegno del candidato del Pd. La presenterà stasera. Fa parte della coalizione che abbraccia quasi tutto l’arco dei Progressisti nazionali: dal Movimento 5 Stelle a Italia Viva, senza Azione – che sta con Mauro Vicano – nonché Psi e Più Europa, nel Nuovo Centrosinistra per Vincenzo Iacovissi sindaco.

«Con Ottaviani sport marginale»

Il sindaco uscente Nicola Ottaviani con l’erede designato Riccardo Mastrangeli

L’avversario da battere si chiama Riccardo Mastrangeli: è l’assessore uscente al Bilancio e alle Finanze, che mostra come fiore all’occhiello, nonché braccio destro di Ottaviani nel suo doppio mandato. Punta ad essere vincente già al primo turno: in continuità con la doppia Amministrazione trainata dal sindaco in scadenza, coordinatore provinciale della Lega, pronto ormai a tutt’altri palcoscenici politici.

«In questi dieci anni di amministrazione di centrodestra, di Giunte Ottaviani – ritiene Pizzutellilo Sport ha avuto un ruolo residuale e marginale. Credo di parlare a ragion veduta, senza cavalcare l’enfasi della campagna elettorale. È un dato oggettivo sotto gli occhi di tutti».

Poi molto più di una speranza, quasi data per sicura: «Speriamo che nell’immediato futuro, ma ormai lo dico con assoluta certezza – ha detto con fermezza il capolista del Pd – lo Sport avrà con Domenico Marzi sindaco un ruolo assolutamente preminente. Abbiamo l’idea di impostare un pacchetto unico, quello del Welfare: dove inserire sociale, cultura, sport e tempo libero, soprattutto rivolto ai giovani, in modo che viaggino nella stessa direzione». Ne sono certi: Marzi sindaco e Pizzutelli assessore al Welfare.

Con il fiato sul collo

Angelo Pizzutelli con i vertici delle associazioni sportive regionali e provinciali

«Lo Sport non è stato nell’Abc delle Giunte Ottaviani – ha criticato il capogruppo uscente del Pd – Non è stato calendarizzato e quello ha portato a un lento e graduale degrado. La chiusura del Palazzetto Coni di via Mola Vecchia, con la riconsegna delle chiavi da parte del Comune, credo che sia l’emblema». Su tale questione Pizzutelli è stato di fatto sul pezzo: comunicato dietro comunicato, sollecitazione dopo sollecitazione.

In poche parole? Ha spronato insistentemente l’amministrazione Ottaviani a portare avanti l’iter amministrativo per il rilancio della storica Palestra Coni: tanti preferiscono chiamarla così. Poi, davanti al ravvisato disinteresse, la classica operazione del Pd: interessamento da parte dei consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti; colpo a sorpresa della Giunta Zingaretti con mezzo milione di euro garantito per la ristrutturazione; infine, spera il Pd, riapertura con taglio del nastro da parte di un nuovamente sindaco Marzi.

«Lì io mi sono fatto interprete, anche grazie ai consiglieri regionali Buschini e Battisti con il presidente Zingaretti, nel farmi parte attiva – ha esternato, a tal riguardo, Pizzutelli -. Non guardando alle colorazioni e bandiere, perché lo Sport non ha colori politici ed è solamente della gente e delle famiglie. Abbiamo fatto un pressing sulla Regione e abbiamo fatto sì che convocasse il Comune, nella fattispecie il sindaco Ottaviani, assieme alla società Sport e Salute, che gestisce il patrimonio e i beni ascrivibili al Coni».

«Palasport? Sconfitta per la città»

Un confronto prima del convegno incentrato sullo Sport

Risultato? Un finanziamento di 500 mila euro, oltre ai 43 mila assicurati da Sport e Salute Spa, azienda pubblica per lo sviluppo del settore. «Attendevamo impazienti qualche passo che non c’è stato – si è rammaricato Pizzutelli, parlando della Giunta Ottaviani – ma spero che sarà la Giunta Marzi a farsi carico di questo onere perché è tutto pronto».

Dalla Palestra Coni al Palazzetto dello Sport Città di Frosinone. Quale? «Quello che prima ospitava eventi clamorosi e di straordinaria portata a livello nazionale e internazionale, e ora è diventato una sorta di cattedrale nel deserto», ha lamentato il già assessore comunale allo Sport. «Una sconfitta per la nostra Città unitamente al rischio concreto che anche lo Stadio del Nuoto possa purtroppo chiudere i battenti nel mese di agosto». Badate bene: non una sconfitta per il Centrodestra, una sconfitta per la Città.

La colpa, a detta di Pizzutelli, è la mancanza di una programmazione seria. Come nel caso del Palasport, «dove si è data la proroga soltanto di un anno alla Fin (Federazione italiana nuoto, ndr), che ora sta facendo le proprie valutazioni. L’impianto che inaugurammo noi, come Giunta Marini, non si può gestire a livello associativo e con pochissime risorse. Ha costi insostenibili per chiunque e anche lì il rischio, ma sperando che venga scongiurato, è concreto».

«Con quella copertura in legno Hills Brau»

Marzi e Pizzutelli

Marzi, per forza di cose, è andato ancora più indietro nel tempo: «Lo realizzammo in due anni, con i fondi di Italia 90, vicino al Casaleno – ha rammentato l’ex sindaco -. Con una copertura in legno meravigliosa di cui andare orgogliosi, fatta dalla Hills Brau di Bressanone (Bolzano, ndr), veramente qualcosa di eccellente. Lì è venuta meno la capacità di continuare a gestire quel palazzo dello sport anche per una mancanza di integrazione tra il Comune di Frosinone e gli altri. Il Comune di Veroli, che pure era interessato a utilizzarlo, ne ha realizzato un altro uguale. Città capoluogo centripeta, capace di discutere con gli altri Comuni».

Un ulteriore messaggio di fondo? Qui tutti a parlare di Stadio Benito Stirpe, tempio del Frosinone Calcio, ma le altre strutture? Le altre discipline in cui eccellono i frusinati e i ciociari? Una folta rappresentanza dell’associazionismo sportivo stava al convegno di Pizzutelli.

Oltre al delegato provinciale del Coni Luigi Catalano, c’erano Massimo Zibellini, presidente onorario dell’Aics Roma; Filippo Tiberia, dirigente nazionale dell’Aics (la cinquantennale Associazione italiana cultura e sport); Orlando Giovannetti, presidente regionale della Uisp (la 74enne Unione italiana sport per tutti); Arcangelo Iori, consigliere provinciale dell’Acli (la 78nne Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani); Diego Piacentini, rappresentante dell’Italian Wrestling Association. Pure il mitico Wrestling: la lotta un po’ per davvero e un po’ per finta.

E poi ancora Massimo Sulli per il judo, Gabriella Sarandrea per la scherma e Tullio De Santis per il downhill. C’era persino il mountain biking estremo: perché il frusinate Davide De Santis, figlio di Tullio, è vicecampione nazionale di quello sport.

«Disinteresse per l’utile alla collettività»

In questi anni, quindici quelli dalla fine del suo secondo mandato, Marzi ha colto «il disinteresse verso l’utile alla collettività da parte delle amministrazioni che ci hanno preceduto – ha premesso rivolgendosi ai vertici delle associazioni sportive -. Disinteresse per il verde, la pulizia, le manutenzioni. Si sono nascosti dietro un problema che chiamano strumentalmente indebitamento consolidato. Questa carenza di amministrazione è stata l’elemento scatenante della mia candidatura».

«Il problema dello sport è sotto gli occhi di tutti – ha dichiarato poi -. Qui è esistito solamente il calcio, tra l’altro con modalità di rappresentazione della realtà diversa da quella vera. Lo Stadio di Frosinone lo ha fatto il presidente Maurizio Stirpe, che si è impegnato da circa vent’anni in questa avventura della squadra di calcio».

Lo ha detto come il suo slogan, “forte e chiaro”: Non esiste solo il calcio e lo Stadio non l’ha fatto Ottaviani, anzi «la precedente amministrazione». Quella in via di uscita.

Quei quattro milioni di euro

Il candidato sindaco Marzi con il segretario provinciale del Pd Luca Fantini

«Un’amministrazione (Ottaviani, ndr) con il solo obiettivo di apparire e far vedere di aver fatto qualcosa di importante in quel calcio che ha molti addebiti e seguaci, ha impegnato soldi che erano destinati a opere pubbliche». Ha riacceso nuovamente i riflettori sulla zona delle Fontanelle, che scende da via Firenze: «Doveva essere interessata da un importante intervento di riqualificazione. Sono stati sottratti denari a quell’obiettivo, come ad altri, e conferiti verso lo Stadio».

Dal comitato di Riccardo Mastrangeli hanno già ricordato gli ormai stranoti ringraziamenti di Stirpe, del settembre 2017, a Ottaviani. Testuali parole del patron del Frosinone Calcio: «Se il Comune non ci avesse aiutato nella costruzione dello Stadio, quest’opera non si sarebbe fatta».

Marzi, però, mostra l’altra faccia della medaglia: «Parliamo di quattro milioni di euro, che a Stirpe facevano ridere visti anche i mutui che si possono fare con il Coni si affrontano con disinvoltura. Mentre quattro milioni di euro per un Comune rappresentano una cifra significativa, da impegnare in altri modi, anche per gli altri sport. Non è stato fatto e l’atteggiamento superficiale c’è stato. Anche la piscina comunale rischia di chiudere».