Siamo acqua che può diventare vino

Siamo come acqua: inodore ed incolore. Che però può trasformarsi in vino, profumato e saporito. Ecco come può accadere e come possiamo riuscirci

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino Gv 2

Tramutare l’acqua in vino, un fenomeno da baraccone? Così Caleb, il personaggio del romanzo Il ladrone di Pasquale Festa Campanile, vede l’azione di Gesù a Cana: d’altronde, sembra proprio un gioco di prestigio, le anfore cariche d’acqua, che erano lì per le abluzioni rituali, diventano botti di pregiatissimo vino.

Invece, nella raffinata costruzione letteraria dell’autore, si tratta di uno dei “segni”, anzi il primo dei segni, come li chiama l’evangelista Giovanni. Sono i modi, le azioni, i gesti con cui Gesù spiega il nostro rapporto con Dio: era acqua, è diventato il migliore dei vini, come attesta il “sommelier” di quei tempi.

Nozze di Cana – Il Veronese – Olio su Tela. Museo del Louvre – Parigi

Questo può fare Dio con noi, se come dice Maria, cui si erano rivolti i servi in cerca di aiuto, si lascia fare a lui: fate come vi dirà

Ecco il significato del segno. Se lasciamo fare a lui, cesseremo di essere acqua insignificante e diventeremo il migliore dei vini, quello che uno non si aspetta.

L’acqua si trasforma in vino

L’acqua si trasforma, se proveremo a fare il nostro dovere, se agiremo con responsabilità, se non cederemo alla tentazione di fare soldi facili, se ci lasceremo guidare dalla nostra coscienza e non dalle nostre paure che ci incatenano alle nostre inadeguatezze, ai nostri egoismi.

Questa è l’acqua dello stagno in cui nuotiamo, uno stagno che ci dà false sicurezze, che non vogliamo sia increspato da qualunque onda che ci possa preoccupare. Uno stagno che però rischia di decadere nelle sabbie mobili dell’egoismo e della paura per la nostra inadeguatezza. E non capiamo quanto sia irreale questa situazione: possiamo decidere, infatti, se rimanere nell’acqua  o invece diventare vini apprezzati dal palato, scelti perché preziosi, saporiti, pieni di gusto, frutto del paziente lavoro del vignaiuolo.

E questa trasformazione avviene facilmente. Ecco io pongo davanti a te la via del bene e la via del male: basta decidere la strada giusta ed è fatta. Cin cin!

(Leggi qui qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).

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