Silenzi, assenze e scortesie nell’ultimo Consiglio del 2022

L'ultima seduto del 2022 per il Consiglio Comunale di Cassino. Il sindaco non fa gli auguri a Barbara di Rollo, in aula per la prima volta anche da Consigliere regionale. La maggioranza lo imita. L'opposizione rimedia. Sguardi bassi con Demos. E Grossi non si presenta

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Inutile, a tratti noioso. L’ultimo Consiglio comunale del 2022 rispecchia in pieno lo spettacolo offerto dalla massima assise civica di Cassino nel corso dell’anno: punti all’ordine del giorno di ordinaria amministrazione, interrogazioni dell’opposizione talvolta presentate solo per cavalcare le polemiche. Dibattito politico non di rado infarcito di turpiloquio (ieri, bontà loro, i consiglieri solitamente meno attenti alla forma – per usare un eufemismo – hanno dato sfoggio della lingua italiana senza dialetti e senza epiteti).

L’uscita di scena dell’ex presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese non ha aiutato a volare alto. E così anche ieri solo normale amministrazione. Un’ennesima variazione al Piano Triennale delle Opere Pubbliche a causa dell’aumento dei materiali; la staffetta tra i consiglieri Franco Evangelista e Luca Fardelli nella commissione Toponomastica; qualche interrogazione che ha finito per toccare temi che nulla avevano a che vedere con i punti all’ordine del giorno.

Il Consiglio dei silenzi

L’unico vero significato politico dell’ultimo Consiglio comunale del 2022 sono stati i silenzi. Quelli del sindaco Enzo Salera. E della sua maggioranza. Dopo l’appello del segretario – che ha fatto registrare molti assenti sia tra la maggioranza che nell’opposizione – il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo ha passato la parola al sindaco Salera. Che ha iniziato ad illustrare la sua relazione in merito al primo punto all’ordine del giorno tra lo stupore generale.

Cosa c’era da stupirsi? Neanche una parola per fare gli auguri di buon lavoro alla presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo che per la prima volta ha fatto il suo ingresso in sala Di Biasio anche nella veste di Consigliere Regionale del Lazio. Allo stesso modo nessuno ha preso la parola tra i consiglieri di maggioranza. Si è dovuti arrivare alle interrogazioni, quando in cattedra sono salite le opposizioni: prima Franco Evangelista, poi Luca Fardelli, Renato De Sanctis e Giuseppe Golini Petrarcone si sono complimentati con il presidente Di Rollo, che ha incassato gli auguri con malcelato orgoglio.

Di tutta evidenza, non si è trattato di una dimenticanza. Anche nelle conclusioni, infatti, Salera non ha inteso rimediare in calcio d’angolo. Un silenzio che ha fatto rumore, tant’è che non è passato inosservato: “Barbara, hai fatto ingelosire il sindaco?” ha domandato malizioso qualche consigliere dell’opposizione al termine della seduta. La risposta non si è fatta attendere: “Non solo lui, a quanto pare, visto che neanche il mio capogruppo – Gino Ranaldi del Pd, ndrsi è degnato di farmi gli auguri”.

Assenze e sguardi distanti

L’assessore Luigi Maccaro

Del resto, nella prima assise dopo la debacle alle Provinciali c’era ben poca voglia di fare festa. Un clima tesissimo. tensione palpabile con l’assessore Maccaro e il gruppo di Demos: il sindaco ha evitato anche gli sguardi, quando possibile.

Per evitare imbarazzi, non si è presentato in Consiglio l’assessore alla Comunicazione e alla Cultura Danilo Grossi, impegnato a pubblicare sulla sua pagina Fb il finanziamento di 500.000 euro ottenuto per il museo Historiale. Non come lo scorso anno quando i finanziamenti di fine anno venivano pubblicizzati sulla pagina del sindaco Salera. Sono cambiati i tempi, ed anche i rapporti.

Nulla per la Pace

Emiliano Venturi, Renato De Sanctis (al centro) e Luca Fardelli (di spalle)

Nelle file dell’opposizione era assente Benedetto Leone. Renato De Sanctis, che il giorno prima aveva partecipato ad un incontro con ‘Unione Popolare’ dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris in vista delle prossime Regionali, è tornato a rimarcare il fatto che nulla è stato fatto per promuovere una manifestazione per la Pace. “Non si è ancora capito – ha detto – perché l’amministrazione ha annullato la data prevista per il 16 dicembre”. Poi ha redarguito il sindaco per non aver invitato tutti i consiglieri allo scambio di auguri del 23 dicembre.

Domani mattina ci sarà però l’occasione di bissare: alle 10.30 è in programma la consueta relazione di fine anno nel corso della quale il sindaco illustrerà i risultati raggiunti e quelli in programma per il 2023. In una mano il calendario amministrativo, nell’altro quello politico: un doppio binario che segnerà inevitabilmente il prossimo anno, cruciale per arrivare uniti al 2024, quando la città di Cassino sarà chiamata nuovamente alle urne.