Siluro al Governo ma anche ai sovranisti: il capolavoro di Tajani

Il voto in Europa di Forza Italia getta le basi per i prossimi scenari. Gli “azzurri” si smarcano da Salvini e Meloni e mettono in evidenza la lacerazione tra Pd e Cinque Stelle.

L’Unione Europea è casa sua. E a casa sua Antonio Tajani, europarlamentare di Forza Italia e vicepresidente del Ppe, si muove benissimo. Dopo il voto di ieri, ha detto: «Credo che si sia votato un buon documento che tutela bene gli interessi dell’economia italiana. Ci auguriamo che il consiglio europeo ci segua. Se l’Europa continua a non decidere rischiamo che questo sogno in frantumi».

Ha aggiunto: «La sinistra, il Pd e il Movimento Cinque Stelle hanno detto che Forza Italia ha votato contro gli eurobond. Bisogna leggere le carte ed essere in buona fede, non abbiamo votato l’emendamento dei Verdi perché riduceva l’azione dell’Europa a favore dell’emissione di obbligazione».

Al termine dell’analisi tecnica, quella politica: «Il Movimento 5 Stelle va in frantumi al Parlamento Europeo, si spacca in due e il Partito Democratico vota ancora in un altro modo. La maggioranza è divisa in tre. Per nascondere le loro difficoltà avevano attaccato Forza Italia. Le bugie hanno le gambe corte».

Antonio Tajani in ‘smart working’

Tajani, già presidente del Parlamento Europeo, ha spiegato che gli Eurobond sono di fatto irrealizzabili e che sarebbe servito a poco inserirli all’interno della risoluzione del Parlamento Europeo.

Ma adesso la questione è soprattutto politica. Forza Italia si è smarcata e sta recitando da protagonista. Il distanziamento sociale e le misure restrittive hanno avuto effetti anche sulla comunicazione politica. Si affidano tutti ai social, ma poi quando occorre prendere le decisioni è la strategia a fare la differenza.

La maggioranza che sostiene Giuseppe Conte è franata ieri. Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti da una parte, il Movimento Cinque Stelle di Luigi Di Maio (il capo è ancora lui) dall’altra. Ma i pentastellati si sono a loro volta spaccati in tre. Nel centrodestra le posizioni sono state diverse. Forza Italia e la Lega hanno affossato l’emendamento dei Verdi, mentre su questo punto Fratelli d’Italia ha espresso voto favorevole, come il Pd e i Cinque Stelle.

Antonio Tajani con Silvio Berlusconi Foto © Daina Le Lardic / Imagoeconomica

Più in generale, però, gli “azzurri” hanno preso le distanze, sottolineandolo, sia dalla Lega di Matteo Salvini che da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Sotto la regia di Silvio Berlusconi e di Antonio Tajani.

Prima o poi si arriverà al redde rationem anche in Italia e allora la prospettiva di un Governo tecnico, magari guidato da Mario Draghi, si realizzerà. A quel punto Forza Italia sarà protagonista per un fatto semplice: i futuri scenari avverranno sempre all’interno di un contesto europeo.

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