Sfiducia su Buschini in Regione mentre il vescovo a Frosinone lo benedice

«Per quanto ci riguarda, presenteremo una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Mauro Buschini». Il siluro parte dai banchi dell’opposizione in Regione Lazio. Lo lancia il Capogruppo di Forza Italia Antonello Aurigemma. Si agita, sbraccia, prende carte e poi le rimette sul tavolo.

A tracciare la rotta di quel siluro è la situazione dei rifiuti a Roma. L’assessore all’Ambiente ha detto da mesi d’essere pronto ma è Virginia Raggi a non presentargli alcun progetto per risolvere il caos nella Capitale. Ora è sceso in campo anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galetti. E a Forza Italia non è parso vero. Antonello Aurigemma ha allagato le camere di lancio e sparato: «Dopo l’ennesima bacchettata del ministro Galletti sul silenzio e sull’immobilismo dell’amministrazione regionale sul piano rifiuti, penso che Nicola Zingaretti debba riflettere e assumersi le sue responsabilità».

La mira contro l’assessore è ancora più precisa e punta sulla linea di galleggiamento politico. «La Capitale è in emergenza da più di un anno. Per ben due volte su richiesta del sottoscritto si è svolto un consiglio straordinario sui rifiuti, dove l’assessore Buschini ha ribadito che la situazione era sotto controllo e non c’era alcun tipo di problema. Oggi a supporto delle nostre tesi interviene addirittura il ministro dell’ambiente Galletti. Ribadisce come Roma sia in una situazione di emergenza e che a breve potrebbe anche peggiorare».

La conclusione del capogruppo di Forza Italia è l’annuncio di una mozione di sfiducia. Con la quale reclamare in aula la testa dell’assessore all’Ambiente. Offrendo così a Nicola Zingaretti il pretesto politico per toglierselo di torno, se volesse.

Ma la salva di siluri lanciata da Forza Italia non raggiunge il bersaglio. Ad impedire che arrivi anche solo a distanza ravvicinata dall’assessore, scende in campo tutta la flotta del Gruppo Pd in regione Lazio. A capitanarla è il capogruppo Massimiliano Valeriani.

In serata affida alle agenzie di stampa una nota che non lascia spazio a dubbi. «L’operato dell’assessore Buschini é ineccepibile e ha il sostegno dell’intera maggioranza consiliare».

E le critiche sollevate dall’opposizione? Bollate con una frase: «Seppur legittime, le iniziative dell’opposizione non possono sottacere che la Regione Lazio ha fatto quanto doveva per il Comune di Roma, autorizzando attività che finora hanno tenuto la Capitale fuori dall’emergenza».

Insomma, per il Pd, se Virginia Raggi non ha i sacchetti della spazzatura fino sotto alla finestra del Campidoglio lo deve solo a Mauro Buschini e tutte le iniziative messe in campo dalla Regione Lazio per il Comune di Roma. Con il contributo delle province ed in particolare di Frosinone, con gli impianti di Colfelice e San Vittore del Lazio.

Valeriani è uno della guardia pretoriana di Nicola Zingaretti. E Buschini non più tra gli uomini di riferimento del governatore. Ma quell’attacco ha costretto tutti a fare quadrato. Al punto che in tarda serata è arrivato anche un sms sul cellulare di Buschini. Il numero apparso sul display è quello personale di Nicola Zingaretti . I due si sono chiariti, come anticipato da Alessioporcu.it (leggi qui)  ma il rapporto non è recuperato.

Il messaggio è apparso mentre Buschini era nell’auditorium Giovanni Paolo II a Frosinone per partecipare al convegno sulle Agromafie organizzato dal vescovo Ambrogio Spreafico. Aveva appena finito di parlare l’assessore. Un intervento appassionato. Con cifre, numeri, dati, impegni di spesa, delibere, determine con cui dire che il risanamento ambientale della Valle del Sacco si farà.

Il tutto mentre il cellulare in tasca vibrava e riceveva il messaggio da zar Nicola.

Buschini lo ha letto subito dopo avere terminato l’intervento. In quello stesso istante Ambrogio Spreafico, vescovo poco incline ai complimenti, ha ripreso la parola: «Grazie al nostro assessore finalmente qualcosa si muove. Per noi è tanto… Intanto inizia un percorso… Ci vorrà tempo ma si inizia».

Un siluro evitato, la fiducia del gruppo, il messaggio di Zingaretti, la benedizione del vescovo: pare che Buschini questa sera, prima di rientrare a casa, si sia fermato in un bar ed abbia chiesto di giocare sei numeri. «Se non li azzecco oggi non li azzecco mai più».

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