Silvio ri scende in campo dopo 28 anni

Dopo 28 anni l'unico sindaco di centrosinistra che ha governato Gaeta dal dopoguerra torna in campo. Con Silvio D'Amante un ampio cartello progressista. Manca il Pd: in attesa del Congresso. Ma Sabina Mitrano non ci sta. Ed anche Rosato attende gli eventi

Il centrosinistra si affida all’usato sicuro per tentare di riconquistare il palazzo comunale di Gaeta dopo un decennio di Cosimino Mitrano con le sue civiche che hanno messo insieme Forza Italia, mezzo Partito Democratico e ciò che poi è diventato Fratelli d’Italia. L’ex sindaco Silvio D’Amante (67 anni) ha accettato di essere il candidato sindaco di un campo progressista. Che appena messo in campo fa subito ciò che alla sinistra riesce meglio: dividersi.

Formiano per residenza e dentista per professione a Gaeta, Silvio D’Amante non è un nome qualsiasi. È stato l’unico sindaco di centrosinistra che ha governato Gaeta dal dopoguerra. Su di lui è stata registrata una “unanime convergenza da parte di Partiti e gruppi civici che, da ormai due anni, lavorano per la formazione di un campo progressista sempre più largo, unito e competitivo“.

D’Amante ha detto di si ad un cartello composto da Demos, Gaeta Futura, Insieme per Gaeta, Movimento Cinque Stelle, Movimento Progressista e Orizzonti per Gaeta. Manca il Partito Democratico: deciderà dopo il congresso; con ogni probabilità mancherà in ogni caso la componente che ha governato la città con Mitrano.

La rottura con Sabina

Sabina Mitrano

Eletto per la prima volta nella primavera 1994 alla testa di una rivoluzionaria (per quegli anni) coalizione ulivista, Silvio D’Amante è stato confermato quattro anni più tardi. A distanza di 28 anni da quell’esperienza ha accettato di tornare in camponel convincimento che l’unità delle forze in campo sia l’unica proposta efficace per un vera alternativa alla guida della città“.

La candidatura di D’Amante rompe le trattative con un’altra aspirante alla candidatura: la professoressa Sabina Mitrano. Le ripercussioni per l’intero fronte progressista potrebbe essere molteplici.

Per comprenderle bisogna tenere conto della posizione del Partito Democratico. È ancora in stand-by nell’attesa della conclusione del tesseramento e del Congresso cittadino che eleggerà il nuovo gruppo dirigente. Si svolgerà nella seconda meta di gennaio. La professoressa Mitrano aspetta i risultati: a seconda del vincitore ci sarà una linea politica differente. Il Pd potrebbe decidere di convergere verso la coalizione che sostiene D’Amante; oppure potrebbe decidere di sostenere la corsa della prof.

Le conseguenze di Silvio

Sabina Mitrano ha fatto parte dell’attuale giunta uscente: è stata assessore alla Cultura. È pronta a candidarsi sindaco. Ma vuole avere una copertura politica dal Pd. Contatti con il consigliere regionale Salvatore La Penna sono avviati da tempo ma la presentazione ai blocchi di partenza dipenderà esclusivamente dall’esito del dibattito congressuale

In caso di affermazione della componente del consigliere Scinicariello, il Partito andrebbe alle elezioni esibendo il proprio simbolo. Il che esclude in automatico la possibilità di continuare il dialogo politico con l’amministrazione in carica. Perché Cosimino Mitrano ed il suo successore designato Christian Leccese sono stati chiari: squadra che vince non si cambia, non vogliono simboli e vogliono continuare con la formula civica.

A quel punto, l’area guidata dalla presidente del Consiglio comunale Pina Rosato lascerebbe il Pd per trovare ospitalità in una civica e continuare il dialogo con il gruppo Mitrano – Leccese.

Marco vota Cosimino

Vittorio Ciaramaglia (Coordinamento Lega) e Marco Di Vasta (Capogruppo e portavoce Fdi Gaeta)

Intanto è tornato il sereno nella maggioranza.    Uno dei principali dissidenti interni, il capogruppo e portavoce comunale di Fratelli d’Italia Marco Di Vasta ha congelato l’incontro di domenica scorsa nel giardino del bar Platani. Quello che doveva dare vita ad una coalizione alternativa a quella pro Leccese.  (leggi qui Caro Cosimino, c’eravamo tanto amati).

Giovedì mattina Di Vasta si è presentato in Consiglio ed ha approvato il Bilancio di previsione 2022. Tutt’altro che il gesto di rottura che ci si aspettava.

“Embè che male c’è dietro quel voto – ha commentato – resto sempre un componente della maggioranza Mitrano. Credo ancora nel centrodestra unito e con quel mio ‘si’ ne ho dato ampia prova.” Generosamente fedele