Sindaci di tutta la provincia, unitevi

foto: copyright stefano strani

Nella crisi dei Partiti tradizionali gli amministratori locali potrebbero inserirsi e recitare da protagonisti su tematiche come la sanità, l’acqua e i rifiuti. A sinistra c’è Antonio Pompeo, a destra Nicola Ottaviani. Ma

Tra qualche mese Simone Cretaro (Veroli) e Marco Galli (Ceprano) difenderanno la carica di sindaco. Contemporaneamente, ad Isola del Liri, Massimiliano Quadrini concorrerà per la fascia tricolore, cercando di raccogliere il “testimone” dal padre Vincenzo. Si tratta di tre esponenti importanti, specialmente in prospettiva futura, del Partito Democratico.

Nella scorsa tornata amministrativa Forza Italia ha risposto con Daniele Natalia (Anagni) e Alioska Baccarini (Fiuggi). Ma in Italia sta riprendendo quota un Partito dei sindaci dopo la netta presa di posizione di Orlando (Palermo) e De Magistris (Napoli), ma pure di Sala (Milano) e Nardella (Firenze)? Difficile dirlo, perché parliamo di esponenti di centrosinistra che stanno contestando delle misure del governo gialloverde.

Un fronte trasversale, o repubblicano (come si augura l’ex ministro Carlo Calenda) ancora non si vede. In provincia di Frosinone c’è stata la stagione, a metà degli anni Novanta, di Domenico Marzi (Frosinone), Giuseppe Golini Petrarcone (Cassino), Enzo Di Stefano (Sora), Patrizio Cittadini (Alatri), Francesco Scalia (Ferentino) e tanti altri.  Alla fine però non si riuscì a fare squadra e a influire sulle tematiche davvero importanti. E soprattutto in modo bipartisan.

Oggi le condizioni potrebbero essere diverse. C’è il sindaco di Ferentino e presidente della Provincia Antonio Pompeo (Pd) che da anni lavora ad un progetto in grado di coinvolgere gli amministratori locali. C’è il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani (centrodestra) che è impegnato nella costruzione di qualcosa di analogo.

Ma ci sono pure, oltre ai primi cittadini indicati all’inizio, Carlo Maria D’Alessandro (Cassino), Anselmo Rotondo (Pontecorvo), Lucio Fiordalisio (Patrica), Giuseppe Morini (Alatri), Roberto De Donatis (Sora), Roberto Caligiore (Ceccano).

L’assetto della Provincia disegnato dalla riforma Delrio prevede un ruolo non secondario per l’assemblea dei sindaci, che è un organo importante anche in materie come la sanità, la gestione delle risorse idriche e i rifiuti. Potrebbero esserci delle affinità generazionali oltre che programmatiche in grado di spingere gli amministratori ad “osare” di più.

Considerando anche il declino dei partiti.