“Sindaco se hai le pa… racconta la verità”

Un messaggino di ottobre del 2021: è quello a spiegare cosa c'è dietro lo scontro in atto in queste ore ad Alatri. E che dopo Pasqua culminerà con la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Comunale

“È inutile che ci vediamo domani mattina: vado a dimettermi”: sta tutto in questo messaggio inviato su WhatsApp dal sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca il significato dello scontro politico di questi giorni. Che subito dopo Pasqua darà fuoco alle polveri nell’amministrazione di centrodestra e culminerà con la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale Sandro Vinci.

Per capire cosa sta accadendo oggi bisogna tornare indietro a quel messaggio. È il mese di ottobre del 2021 ed il commercialista Maurizio Cianfrocca ha appena portato il centrodestra a riconquistare la città dopo dieci anni di centrosinistra. Subito arriva il momento di governare, bisogna allestire la squadra. Iniziano le consultazioni ma c’è poco da confrontarsi: il metodo è stato definito già prima della campagna elettorale.

In pratica? La lista che prende più voti fa la sua scelta. Poi toccherà alla seconda e così via. Bisogna individuare il Presidente del Consiglio Comunale, figura di garanzia che arbitra i lavori in Aula: Fratelli d’Italia avanza la sua richiesta, la quasi totalità degli eletti è favorevole a convergere su Antonello Iannarilli. Una scelta quasi naturale: è stato presidente della Provincia, capogruppo ed assessore in Regione Lazio, due volte deputato.

Mi vado a dimettere

Il sindaco Maurizio Cianfrocca con il vice Roberto Addesse

All’esito di quel confronto informale, Roberto Addesse l’uomo destinato a fare il vicesindaco, invia un messaggio al neo sindaco. Preannuncia che l’indomani mattina lui e Iannarilli andranno a fargli visita e definire l’iter del Consiglio di insediamento. La risposta li gela. Maurizio Cianfrocca gli dice di lasciar perdere perché l’indomani rassegnerà le dimissioni.

Motivo? I rapporti tra lui ed Antonello Iannarlli sono alle zero. Perché prima delle candidature, l’ex presidente della Provincia disse in maniera chiara che secondo lui Maurizio Cianfrocca non era adatto per fare il sindaco. Onesto e competente quanto si vuole, ma privo della necessaria dose di freddezza e cinismo che molte scelte da indaco invece impongono. Cianfrocca ritirò la sua disponibilità a candidarsi. Ci vollero due settimane per ricucire la situazione. È evidente che non se l’è dimenticata.

Ora Fratelli d’Italia ha i numeri per pretendere quella presidenza. E lo ha scritto nero su bianco nei giorni scorsi. Ha avanzato le sue richieste di rimpasto. Il sindaco e la maggioranza hanno risposto picche. Ci sta. Quello che non ci sta è un passaggio della lettera con cui l’ultimatum viene respinto. Scrive il sindaco: ” all’inizio della consiliatura i consiglieri Antonello Iannarilli e Gianluca Borrelli rifiutarono rispettivamente sia un assessorato che l’assegnazione di qualsiasi delega o incarico”. Iannarilli non ci sta.

Racconta la verità

Antonello Iannarilli

Iannarilli risponde su instagram: “Caro Maurizio Cianfrocca, se hai le palle devi dire la verità e spiegare perché non ho accettato né l’assessorato né le deleghe. Altrimenti lo farò io”.

Non c’è bisogno. C’è chi la storia la conosce bene. Bisogna riportare gli orologi ad ottobre e tornare a quel messaggio WhatsApp. Appena Iannarilli lo legge scrive una nota per tutti i consiglieri: rinuncia a porre la sua candidatura come presidente del Consiglio Comunale di Alatri. Il sindaco è disposto a dargli un assessorato. L’ex presidente della Provincia rinuncia: non c’è il clima e sa benissimo che da assessore può essere messo alla porta in qualsiasi momento e senza giustificazione. No grazie.

Ora che a febbraio scorso Gianluca Borrelli ha lasciato la Lega e lo ha raggiunto in FdI gli equilibri d’Aula sono cambiati. Iannarilli ora vuole quella presidenza.

Il vertice con Ruspandini

Il vertice con Ruspandini

In giornata c’è stato un vertice con il deputato Massimo Ruspandini, coordinatore provinciale del Partito. La dichiarazione ufficiale: “È stata una riunione molto positiva. Alla presenza del coordinatore cittadino Damiano Iovino, del capogruppo Mattia Santucci e dei consiglieri Antonello Iannarilli e Gianluca Borrelli, ho riscontrato un clima molto collaborativo e disteso. Abbiamo parlato con grande serenità dei problemi di Alatri e dei rapporti con il sindaco e i nostri alleati.
Sopratutto quello che più mi è piaciuta è stata  la totale unità e solidità di tutto il gruppo dirigente alla luce anche del meraviglioso dato elettorale delle recenti Regionali dove il partito ha toccato il 50%”.

Cosa significa? Significa che la posizione presa da Fratelli d’Italia ad Alatri è condivisa dal partito al massimo livello provinciale. Non è un capriccio politico di Antonello Iannarilli. E qualunque decisione verrà presa dal Gruppo, Massimo Ruspandini la condivide dal momento che Iannarilli è legittimato da un consenso personale di circa 10mila voti, ha preso la metà delle preferenze di Alatri. Ed anche il coordinatore è personalmente convinto che sia in atto una mancanza di rispetto verso FdI.

Dopo Pasqua parte la mozione di sfiducia.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright