Soldi a fondo perduto per chi deve riaprire: li mette Cciaa

Al via i primi finanziamenti a fondo perduto. Due milioni e mezzo messi a disposizione dalla Camera di Commercio. Per corpire interessi, spese di istruttoria dei prestiti, sanificazione, test sierologici. E non solo

Arrivano i soldi a fondo perduto. Quelli per chi non è riuscito ad agganciare altri finanziamenti. Per chi deve riaprire l’attività e teme di non farcela. Una mano ha deciso di darla la Giunta della Camera di Commercio di Frosinone. Si è riunita ed ha dato il via lib era ad interventi per 2,25 milioni di euro.

Quattro direzioni

I fondi andranno in quattro direzioni. Tutte unite da un comune denominatore: sono somme a fondo perduto (che non devono essere restituite) e puntano ad aiutare la fase della riapertura.

Il primo milione di euro andrà a sostenere l’acquisto di dispositivi di protezione per le attività. Rientrano tra le spese finanziabili anche quelle di sanificazione.

Sanificazione delle strade © Sergio Oliverio / Imagoeconomica

Nella riunione convocata dal presidente Marcello Pigliacelli è stato il presidente di Confimprese Guido D’Amico a sottoporre alla Giunta la condizione di molte piccole attività commerciali. Spiegando che «abbiamo tanti piccoli negozi che prima di riparire dovranno sanificare, andando incontro ad una spesa media di mille euro; per tanti è insostenibile».

Da qui la decisione di sostenere l’acquisto di guanti, gel, mascherine e anche le spese di sanificazione con un bonus di 500 euro al massimo per ogni attività, fino ad un tetto di un milione di euro.

Test e banche

Mezzo milione di euro andrà a sostenere le attività che vorranno effettuare i test sierologici sul personale. In molti casi può essere un elemento indispensabile per garantire la sicurezza dei clienti. In Regione si parla della possibilità di creare un bollino Fever Free cioè locale senza febbre, nel quale ai clienti viene misurata la temperatura all’ingresso e vengono ammessi solo quelli che non hanno problemi di salute.

La certificazione periodica dei test sierologici effettuati puà essere un ulteriore elemento di tranquillità e priudenza.

La Camera di Commercio di Frosinone

Altri 500mila euro andranno per le attività che hanno chiesto prestiti alle banche per affrontare la crisi di liquidità determinata dalla chiusura totale. Nonostante le promesse, quei prestiti hanno avuto un costo per le spese di istruttoria e saranno gravati da interessi.

Il mezzo milione a fondo perduto della Camera di Commercio servirà a copriere anche loro.

Aiuti alimentari

Gli utlimi 250mila euro verranno gestiti dall’azienda speciale Aspiin. Andranno a sostenere l’acquisto di pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà.

Verranno realizzati prevalentemente con prodotti tipici locali. In modo da sostenere le propduzioni artigiani del luogo.