Solo otto sindaci rispondono all’appello dei disoccupati

IGNAZIO MAZZOLI per L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Alle 16,10 nel salone di rappresentanza della Provincia di Frosinone ci sono 30 presenti in tutto. Quanti sindaci? Ci sono Roberto Caligiore (Ceccano), Lucio Fiordalisio (Patrica), Simone Cretaro (Veroli), Giampiero Fabrizi (Boville Ernica), Fausto Bassetta (Anagni) e Marco Galli (Ceprano). Presente anche il consigliere provinciale e consigliere comunale di Frosinone, Danilo Magliocchetti. Il vicepresidente della Provincia, Andrea Amata, parla di uno tsunami sociale. «Oggi ci saremmo aspettati di più ma non demordiamo. Questa assemblea coi sindaci è stata convocata perché si esplicitasse la proposta di reddito di dignità. Serve un documento forte».

«Solo pochi Sindaci – annota Gino Rossi, leader di Vertenza Frusinate -. Perché? Il lavoro non può dividere. Nessuno può sapere meglio di noi che cosa significa non avere di che sostenere le proprie famiglie. I sindaci che oggi non si sono presentati con che faccia guarderanno i senza lavoro dei loro comuni. E le aziende continuano a chiudere: Terme di Fiuggi, Eurozinco…. Nessuno vuol parlare di emergenza. Per questo siamo stati in silenzio, in segno di lutto per il lavoro che non c’è più, davanti alla Prefettura».

A’ Mauro questi li dovemo fa’ lavorà”. Riecheggia questa battuta tra i disoccupati presenti, invero ironica e infelice perché non è un impegno serio quale è richiesto dalla gravità della situazione. Che produrrà il tavolo convocato per il 9 marzo alla Regione? Dopo 3 settimane non si ha ancora il verbale della riunione del Coordinamento dell’Accordo di Programma che convocò la riunione pure in assenza del Presidente della Provincia di Frosinone.

Il sindaco Roberto Caligiore annota: «Sul territorio di Ceccano abbiamo una situazione drammatica. Noi sindaci siamo l’ultima spiaggia per i nostri disoccupati. Il Prefetto ha messo in luce come l’esposizione di Zingaretti e dei suoi collaboratori non fosse di aiuto ai Sindaci ed ai loro cittadini. I sindaci cosa possono fare? Innanzitutto il segno della croce. Complimenti alla compostezza ed all’autocontrollo dimostrato di fronte alla atteggiamento del Presente Zingaretti. Tutti gli assenti hanno torto».

Un operaio: «Cari sindaci solo voi siete eletti da noi. Fate squadra con i cittadini».

Marco Galli ringrazia per la compostezza, ma – avverte «può essere stata fraintesa. I sindaci sono consapevoli del ruolo che hanno. Il lavoro viene prima di Acea. Qui il grande assente è la politica. I sindaci che si muovono tutti assieme sono una grande forza al servizio dei nostri cittadini. Il problema del lavoro e il più importante in questa area. La Provincia ci può coordinare. Dobbiamo riconvocarci per mettere insieme più sindaci». Voci dalla sala. Il sindaco di Frosinone mai visto. Galli insiste: «Dobbiamo riconvocarci perché in 8 nulla possiamo fare». Così si sviluppa un dialogo vero. I sindaci presenti sono applauditi con calore.

Simone Cretaro commenta: «Queste occasioni possono essere utili anche se siamo in pochi; innanzitutto sono propizie se, insieme, cerchiamo di trovare soluzioni concrete da attuare. Urge pensare a occasioni di occupazione sul proprio territorio. Il sostegno fine a se stesso rinvia solo le difficoltà. In questi incontri si può ragionare sulle richieste di finanziamento, come presentarle e come scegliere gli indirizzi degli investimenti. I sindacati si impegnino per chi non ha lavoro».

Lucio Fiordaliso sostiene di non trovare giustificazioni per gli assenti. «Parliamo pure di partiti. Occorre farsi l’autocritica: essere presenti anche come rappresentanti di partiti o dei partiti. Bisogna fare pressioni sui partiti di appartenenza. Anche se non riusciamo ad avere informazioni sui singoli problemi. Ecco perché qui è stata fatta una bella figuraccia. Invece dobbiamo ottenere almeno le risposte, altrimenti noi sindaci restiamo con il cerino in mano. Perciò è utile se ci organizziamo e facciamo un coordinamento sul lavoro e la disoccupazione».

I disoccupati insistono su un tasto: siamo inascoltati e delusi da come siamo stati trascurati. La sfiducia è alle stelle. Chi ci governa ha fatto un disastro gigantesco: siamo senza lavoro e senza speranza per colpa loro. Viene confermata la fiducia ai sindaci. Fabio Bernardini – Cisl unico sindacalista presente grazie a Vertenza Frusinate, lamenta che i sindacati non siano stati invitati dalla Provincia. Manca una proposta su cui discutere. Per il tavolo del 9 teme ancora un progetto di Area di Crisi complessa. Nemmeno un posto di lavoro. «Il tessuto d’impresa di questo territorio è sconosciuto a chi ha redatto l’AdP – afferma -. I corsi finanziati dalla Regione sono stati inutili completamente. Ai sindaci dico: ripensare le politiche industriali ricordandosi dell’esistenza dei distretti».

Giampiero Fabrizi sindaco di Boville Ernica ammette: «È vero che, come sindaci, dobbiamo impadronirci dei temi del lavoro. Del resto in provincia abbiamo avuto almeno 3 suicidi per mancanza di lavoro e di reddito. Un plauso a Vertenza Frusinate per l’ottimo lavoro che sta facendo: ha lacerato un velo di silenzio. Andate avanti. Non mi sento di seguire più Zingaretti. Anche nelle gare e nell’affidamento dei lavori siamo discriminati rispetto a Roma».

Fausto Bassetta sindaco di Anagni afferma: «Bisogna parlare di tutto. Della peggiore sanità regionale, del peggiore ambiente regionale. Occorrono, quindi, misure d’emergenza. Non si può accettare il microcredito se non è legato allo sviluppo di questo territori. La Regione non può parlare in astratto di bandi per la prossima estate. Nei bandi vanno previste premialità per chi viene a investire in questo territorio. Ma qui mancano pure le strade. Il depuratore Asi è fermo da anni. Il riutilizzo dei siti dismessi resta una buona intenzione. Eppure abbiamo beni fenomenali con città stupende. Ma cosa fa la Regione? Il 9 marzo, l’incontro per lavoro ed emergenza economica, andrà affrontato con una visione a 360 gradi».

Oreste Della Posta, segretario del PCd’I, si rivolge ai sindaci: «Mettetevi alla testa di questo movimento. Propongo un Comitato dei Sindaci per la Vertenza Frusinate. Il reddito di dignità è l’unica risposta seria e concreta in questo momento, senza rinunciare a progettare lo sviluppo futuro. Voi Sindaci siete la risorsa politica di oggi».

Torna a parlare Amata: «La Provincia, anche se depotenziata, farà la sua parte. Ci aggiorniamo alla prossima settimana anche con tutti gli eletti e i sindacati. Non ci fermeremo».

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