L’anatra zoppa e Zingaretti volano: sondaggio choc per i renziani

Panico nelle file renziane dopo il sondaggio di queste ore. Che proietta Zingaretti con largo vantaggio. Questa sera a La7 Renzi torna a parlare di linea rosa. La divisione interna. Il messaggio da Ferentino. L'anatra che vola in aula

A scatenare il panico nelle file renziane è stato l’ultimo sondaggio. Lo ha pubblicato Il Fatto Quotidiano e non ha fatto altro che certificare ciò che da giorni è chiaro a chiunque. E cioè che Nicola Zingaretti ‘buca’: colpisce direttamente al cuore l’elettorato di sinistra, per quello che dice e per come lo dice. Ha scavato il vuoto alle sue spalle: gli sono bastate un paio di apparizioni con Bianca Berlinguer a RaiTre (leggi qui «Le navi non vanno avanti solo con il capitano»: CartaBianca per Zingaretti) e con Barbara Palombelli su Rete4 per scavalcare nei sondaggi il favorito Graziano Delrio.

Soprattutto dilaga tra i delegati, tra quelli che al Congresso dovranno votare per eleggere il nuovo Segretario. Li sta contattando ad uno ad uno, ci sta parlando di persona: usando gli schemi che per decenni hanno governato il Pci, i principi che hanno portato all’Ulivo, le parole del nuovo millennio post renziano.

 

Il passo indietro da Lilli

Il primo a capirlo – giurano – è stato proprio Matteo Renzi. Al suo giglio magico ha detto che sta pensando sul serio, per una volta, di fare ciò che ha promesso: non candidarsi.

In serata lo ha detto a Lilli Gruber durante Otto e Mezzo. Per il Congresso «io non sono della partita. Chi voterò lo diro’ quando si saprà la data».

Il sondaggio e la decisione (momentanea) del Segretario più sconfitto nella storia del Partito hanno seminato il caos nella componente. Dividendola tra chi vuole la resa dei conti finale (Maria Elena Boschi) e chi invece propone un’intesa in base al principio ‘Se non puoi batterli, alleati con loro’ (Luca Lotti)

L’uomo di Rignano preferirebbe la prima ipotesi. Nello studio di La7 ha continuato a tenere sbarrata ogni strada che porti a Zingaretti. «Non credo vada bene. La posizione Zingaretti verso il M5s è ambigua. Per me – ha detto Matteo Renzi il punto fondamentale è dire con chiarezza che non possiamo fare un accordo con chi mette in discussione i vaccini. Ma se vincerà Zingaretti non farò quello che hanno fatto a me, il fuoco amico».

La sfiducia è reciproca. I due modi di concepire la politica ed il Partito sono agli antipodi.

A La7 Renzi continua a parlare di una linea rosa per la segreteria. C’è chi scommette che alla fine a sfidare Nicola Zingaretti potrebbe scendere in campo Maria Elena Boschi.

 

Il passo di Nicola sul treno

Nicola Zingaretti intanto continua sulla sua traiettoria. Lo fa anche a Ferentino dove nel pomeriggio ha tagliato il nastro della stazione ferroviaria ristrutturata in un anno. «Noi andremo avanti così come abbiamo fatto con quest’opera, lavorando con passione e collaborazione, senza odio né contrapposizione, senza strillare. Quando si lavora così si ottengono questi risultati, che migliorano sensibilmente la qualità della vita ai cittadini».

Continua a parlare di risultati amministrativi. Ha ricordato che oggi la Regione Lazio paga con regolarità i fornitori e nel nuovo contratto di servizio con Trenitalia del 2019, ci sono almeno 350 milioni di euro di investimenti sull’innovazione della rete ferroviaria del Lazio. «Quando abbiamo iniziato, sei anni fa, i bus del Cotral prendevano fuoco ed i treni puzzavano perché nemmeno i gabinetti funzionavano. la gente non mi chiedeva la luna ma almeno condizioni umane per viaggiare».

 

Le veloci anatre del lazio

E a proposito di risultati c’è il nuovo traguardo tagliato dalla sua anatra zoppa in Regione (leggi qui Il Consiglio finisce alle 6:45 e dentro c’è di tutto)

«Se tutte le anatre fossero zoppe come quelle della Regione Lazio le anatre sarebbero gli animali più veloci del pianeta» ha commentato il governatore.

È soddisfatto per i risultati amministrativi. ma anche per quelli politici. L’approvazione del Collegato è la dimostrazione che la politica è l’arte sottile della mediazione. «Abbiamo disegnato una Regione più semplice e forte e questo è stato possibile grazie alla determinazione dell’Alleanza del fare – ha aggiunto Zingaretti – per portare a termine questo obiettivo. Ma nello stesso tempo ringrazio tutto il Consiglio, perche’ la particolarità di questa avventura è il grande protagonismo dell’Aula in una dialettica aperta tra maggioranza e opposizioni, che ha visto la prima aperta al contributo e lo spirito collaborativo delle seconde».