Sondaggio: crescono FdI e Pd, si restringe il Centro

Il sondaggio settimanale 'Monitor Italia' realizzato dall'Istituto Tecné per Agenzia Dire. In crescita FdI e Pd mentre cala l'area centrista. Si allarga la forbice tra le coalizioni

Fratelli d’Italia e Partito Democratico in crescita, Lega in calo; il Centro si assottiglia mentre sale il centrosinistra. Sono i numeri del sondaggio settimanale Monitor Italia, realizzato dall’Istituto Tecné per Agenzia Dire, intervistando nella giornata di venerdì un campione di mille persone rappresentativo dell’elettorato italiano.

Il borsino dei Partiti

Le formazioni di Giorgia Meloni ed Enrico Letta sono cresciute nella stessa quantità: registrano un +0,1% di consenso tra gli elettori. Fratelli d’Italia si conferma ancora il primo partito italiano, con il 23,4%. Alle sue spalle il Pd sale al 22,9%. Tra i due Partiti c’è mezzo punto.

È da quei che si deve partire per comprendere il dibattito in corso sul cambio della Legge elettorale. Perché i due battistrada vanno bene ma sono i loro alleati a perdere consenso e rallentare la crescita della coalizione. Sta anche qui la riflessione su un possibile ritorno al Proporzionale. Il leghista Roberto Calderoli però al tavolo con il Pd l’altro giorno ha messo due paletti: ognuno corre per conto suo ma restano le coalizioni (come accade nelle Comunali) e resta il premio di maggioranza.

Alle spalle di FdI e Pd la Lega perde lo 0,3% e scende al 14,4%. Mantiene la posizione Forza Italia: venerdì c’è stata la presa di posizione fatta da Silvio Berlusconi che ha difeso con orgoglio il ruolo degli azzurri nel Centro politico italiano; attenzione mediatica che ha contribuito a muovere l’indicatore di uno 0,1% portando Forza Italia al 10,1% .

È lo stesso incremento registrato dal Movimento 5 Stelle che ore sale al 9,5%. Flettono invece Azione (perde lo 0,2) che scende al 5,0% ed i renziani di Italia Viva (perde lo 0,1) e si attesta al 2,8%. Recuperano uno 0,1% ciascuno gli altri Partiti: così Italexit sale al 2,7%, Europa Verde adesso è al 2,3%, Sinistra Italiana al 2,2%.

Il Centro si sgonfia

 In leggera discesa il peso elettorale dell’area di Centro. Le performances negative di questa settimana registrate da Azione e Italia Viva incidono determinando un calo dell’area centrista al 7,8% registrando un -0,3.

Guadagna invece un +0,2 la coalizione di centrosinistra. La sommatoria del gradimento ottenuto questa settimana da Pd, Movimento 5 stelle, Articolo 1 ed Europa Verde arriva al 36,6% (la scorsa settimana era al 36,4). 

La forbice si allarga anche perché il centrodestra ha perso lo 0,2%. La sommatoria del gradimento di Fdi, Lega, Fi, Udc, Coraggio Italia si attesta al 49%.

Il campione prevede che alla fine il M5s non uscirà dal Governo Draghi: se n’è detto convinto il 44% degli intervistati; per il 34% degli interpellati il Movimento guidato da Giuseppe Conte invece non resterà nell’esecutivo. Il 22% risponde che non sa.

Governo ed economia

Gli italiani sono conspevoli del fatto che si andrà verso un autunno difficile dal punto di vista economico. Lo ha detto il 55,6% degli italiani (+0,1% rispetto all’ultima rilevazione): ritiene che il clima economico è destinato a peggiorare nei prossimi mesi. È ottimista solo il 13,7% (+0,3%). A spostarsi verso l’area pessimista è una fascia di quelli che nelle settimane scorse prevedeva una situazione economica stabile: ora è il 30,7% (-0,4%).

Complice il tour in Turchia e l’insieme di tappe internazionali compiute nei giorni scorsi, risale la fiducia nel premier Mario Draghi. Crescono i giudizi positivi sul suo operato al Governo e scendono le critiche. Il 52,6% (+0,3%) degli intervistati esprime un giudizio positivo, per il 42,0% (-0,2%) l’operato di Draghi è negativo.

Cresce leggermente anche il giudizio positivo sul Governo: dà infatti fiducia il 46,1% degli intervistati (+0,1).

(Leggi qui i sondaggi delle settimane precedenti)