Gradimento: è primo Zaia, Raggi ultima. Zingaretti paga l’out per il Covid

Sondaggio per il Sole 24 Ore sulla popolarità dei sindaci e dei governatori di Regione. Il primo è Luca Zaia. Sale Bonaccini. Zingaretti allineato al risultato delle elezion. Sindaci: Coletta (Latina) perde ma è comunque 9°, Ottaviani (Frosinone) guadagna qualcosa. Raggi all'ultimo posto (-29%)

Il governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Bari (e presidente dell’Anci) Antonio Decaro sono gli amministratori locali più popolari in Italia. Entrambi, anche sotto la spinta dell’emergenza Covid-19, ottengono un consenso quasi plebiscitario: se si votasse in questo momento otterrebbero il 70% delle preferenze. Nicola Zingaretti paga la sua assenza dai riflettori proprio nei giorni del dramma, nei quali i suoi colleghi hanno migliorato molto il loro gradimento. Era a letto a combattere le conseguenze del virus.

Luca Zaia

È, questa, l’indicazione più significativa del Governance Poll 2020, un’indagine sul livello di gradimento dei presidenti delle 18 Regioni a elezione diretta e dei sindaci di 105 città capoluogo di provincia realizzata per Il Sole 24 Ore del Lunedì da Noto Sondaggi.

Agli intervistati – un campione di 1.000 elettori per ogni Regione e per ogni Comune – è stato chiesto se, in caso di elezioni oggi, votassero a favore o contro il governatore e il sindaco in carica.

Regioni, en plein del centrodestra

Per le Regioni, l’indicazione più evidente è l’en plein del centrodestra con i quattro governatori più popolari d’Italia: subito dopo Zaia, infatti, si piazzano Massimiliano Fedriga (Friuli V.G., Lega, 59,8%), Donatella Tesei (Umbria, Lega, 57,5%) e Jole Santelli (Calabria, Forza Italia, 57,5%). Al quinto posto, con consensi in crescita rispetto al giorno delle elezioni (dal 51,4 al 54%), si classifica il primo governatore del centrosinistra, quello dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Il progresso più significativo è quello di Giovanni Toti in Liguria (dal 34,4 al 48%), mentre gli arretramenti più vistosi sono accusati da Michele Emiliano in Puglia (dal 47,1 al 40%) e Attilio Fontana in Lombardia (da 49,7 a 45,3%). 

All’ultimo posto nel Governance Poll delle Regioni c’è il governatore del Lazio e segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, la cui performance è praticamente allineata al risultato – poco più del 30%, il più basso tra i governatori – ottenuto il giorno delle elezioni.

Le città capoluogo

FOTO © STEFANO STRANI

Sul fronte delle città capoluogo, l’indagine di Noto Sondaggi, dopo il primo posto di Decaro e il secondo di Cateno De Luca (Messina, Lista civica), registra il terzo posto ex aequo di sindaci che hanno vissuto in prima linea due diverse situazioni di emergenza: quella del Ponte Morandi per Marco Bucci (centrodestra, Genova) e quella del coronavirus per Giorgio Gori (centrosinistra, Bergamo). 

Scende la popolarità del sindaco di Latina Damiano Coletta, che comunque gode ancora di un grandissimo consenso: è nono assoluto, ma in calo del 15%. È sceso da un consenso del 75,1% al 60.

Guadagna qualcosa il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani che vede aumentare il suo gradimento dell’0,6% in 26esima posizione.

È 67esimo il primo cittadino di Viterbo, Giovanni Maria Arena in crescita dello 0,9%. Leggera crescita anche per il sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, 68esimo; il suo consenso sale dell’1,7%.

Debacle a Cinque Stelle

Virginia Raggi © Imagoeconomica / Paolo Cerroni

Dal Governance Poll 2020 emerge, poi, la debacle delle due figure simbolo a livello amministrativo del Movimento Cinque Stelle: Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino precipitano, rispettivamente, al penultimo posto (con un calo di 29 punti rispetto al 67,2% del giorno di elezione) e al 97° (-10,9).

Molto deludente anche la performance del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris (al 100° posto con un calo di 24 punti). Tra le grandi città, in lieve crescita i sindaci di Firenze Dario Nardella (34° posto) e di Milano Giuseppe Sala (52°).