Lo certificano anche i sondaggi: posizioni politiche cristallizzate

Non ci sono spazi per vedere cambi di schemi. Soltanto un sistema elettorale proporzionale potrebbe modificare qualcosa. Mentre tra i leader continua a dominare Giuseppe Conte.

La Lega di Matteo Salvini resta il primo Partito di maggioranza relativa con il 24,6%. È questo il risultato più importante del sondaggio dell’Osservatorio politico Ixé, commissionato dalla trasmissione televisiva di Rai 3, Carta Bianca. Un appuntamento settimanale atteso dal mondo politico perché considerato tra i più autorevoli. (leggi qui tutto il sondaggio).

Rispetto alla settimana precedente la Lega rimane praticamente stabile. Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti invece è al 21,6%, in calo dello 0,4%. Sono esattamente 3 i punti percentuali che separano il Partito Democratico dalla Lega.

Il sondaggio Ixé per Cartabianca

Il sondaggio Ixè dà il Movimento Cinque Stelle in crescita dal 16,9% al 17,2%. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni sale al 14,7% (mezzo punto in più), mentre Forza Italia è al 7,2%. Italia Viva viene accreditata del 2,1%, Azione dell’1,8%; +Europa dell’1,6% mentre la Sinistra del 2,5%.

Poi c’è il capitolo dedicato alla fiducia nei leader politici. Il 59% degli intervistati indica il premier Giuseppe Conte, seguono Giorgia Meloni al 34% e Matteo Salvini al 29%. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti è a pari merito con Luigi Di Maio. Entrambi al 27%. Silvio Berlusconi è al 21% dei consensi mentre Matteo Renzi al 10%.

Il sondaggio ha una dimensione campionaria di 1.000 intervistati, con un margine d’errore massimo del 3,10%. Periodo di rilevazione: dal 18 al 19 maggio 2020. Vale a dire che è recentissimo. In piena Fase 2.

Alla fine non cambia molto, anche perché parliamo di rilevazioni settimanali. Quello che viene fuori però è che in Parlamento la maggioranza formata da Pd, Cinque Stelle, Italia Viva, Sinistra e altre formazioni non sembra avere possibilità di vincere una eventuale sfida elettorale. Mentre il centrodestra, sempre ammesso che si presenti unito, non supera la soglia del 50%.

L’Aula di Palazzo Madama

Fermo restando che bisognerà vedere quale legge elettorale ci sarà quando si tornerà alle urne, il quadro appare abbastanza cristallizzato. Certamente un ruolo importante lo giocherà la Fase 2. Nel senso che la crisi economica potrebbe in effetti ribaltare equilibriste oggi appaiono consolidati. Ma forse è lo schema stesso centrodestra-centrosinistra che appare destinato ad essere superato quando si arriverà al termine della legislatura. Specialmente se il Parlamento avrà ancora la forza e i numeri per scrivere una legge elettorale proporzionale.

Nel frattempo si andrà avanti così. Come dimostrato dalla votazione di ieri al Senato, con la quale è stata respinta la mozione di sfiducia al ministro della giustizia Alfonso Bonafede.

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