Sondaggio: sale Fdi, stabile il Pd, giù i 5 Stelle

Il sondaggio settimanale sui Partiti registra un aumento del centrodestra ed un Pd stabile. Mentre la formazione di Grillo ha perso un terzo di punto. Tutti gli altri sotto il 5%

Fratelli d’Italia recupera in una settimana i due decimi di punto persi nei sette giorni precedenti: la formazione di Giorgia Meloni torna al 23,4% di gradimento degli elettori, tallonato da un Partito Democratico che conferma la posizione. Alle loro spalle salgono gli altri Partiti del centrodestra e scende invece il Movimento 5 Stelle.

A dirlo sono i numeri del sondaggio settimanale Monitor Italia, realizzato dall’Istituto Tecné per Agenzia Dire, intervistando nelle giornate di giovedì e di venerdì un campione di mille persone rappresentativo dell’elettorato italiano.

Il recupero del centrodestra

Nel borsino dei partiti, alle spalle dei due battistrada c’è la Lega con il 14,6% cioè un fisiologico +0,1%.

La crisi di governo e lo scioglimento delle Camere si avverte con maggiore forza su Forza Italia e Movimento 5 Stelle. Il Partito di Silvio Berlusconi ha recuperato subito un terzo di punto salendo al 10,6% (+0,3%). Merito delle dichiarazioni ad effetto rilasciate proprio con l’intenzione di muovere gli indicatori dal politico che ancora oggi è il migliore conoscitore dei criteri della comunicazione. Berlusconi, in piena rilevazione, ha ipotizzato l’aumento delle pensioni a mille euro e la piantumazione di un milione di alberi.

L’autoaffondamento del M5S non è piaciuto ai suoi elettori. Che lo hanno punito togliendogli un terzo di punto e facendo scendere la formazione di Beppe Grillo al 9,4% (-0,3%).

Tutti gli altri stanno sotto la soglia del 5%. A partire da Azione di Carlo Calenda che scende dello 0,1% e si attesta al 4,8%. Seguono poi Europa Verde e Si con il 4,2%; poi Italia viva di Matteo Renzi con il 2,8% in recupero dello 0,1% sulla settimana precedente. Mentre Italexit di Paragone perde anche questa settimana lo 0,1% e scende al 2,5%.

Coalizioni ed economia

Anche questa settimana, non ha senso parlare di coalizioni. Perché al momento non esiste un centrosinistra ma un Pd che non ha soggetti politici con cui dialogare. Come il centrodestra è in via di conferma della posizione e del quadro di riferimento. (Leggi qui: I candidati ed il problema della cornice).

Le dimissioni del Governo e lo scioglimento delle Camere hanno reso inutile anche il sondaggio sul gradimento del premier Mario Draghi e del suo gabinetto.

Come la scorsa settimana è il dato dell’astensionismo a dover fare riflettere. Perché quasi la metà degli elettori non si pronuncia o si astiene. Un dato che è stato confermato anche nei giorni scorsi: l’Istituto Tecné ha tastato il polso degli elettori anche per Zona Bianca su Rete 4. Il risultato è stato che solo il 55% degli intervistati si è pronunciato su un Partito mentre il 45% ha detto che nonsa se voterà e per chi votare.  

Il clima economico peggiora per il 57% degli intervistati. Il pessimismo è in aumento anche questa settimana: dello 0,4%. La situazione è stabile per il 30% (-0,2%), mentre per il 13% (-0,2%) è in miglioramento.

Leggi qui i sondaggi delle settimane precedenti.

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