Partiti che galleggiano e Paese che affonda

La fotografia “scattata” dai sondaggi della Supermedia Agi/Youtrend conferma un quadro nel quale i principali partiti scendono o restano allo stesso punto. Nessun leader dà la sensazione di poter prendere in mano la situazione. E intanto l’Italia arretra.

La Lega scende ancora nei consensi, il Partito Democratico non si avvicina, mentre Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia rimangono stabili, anche se il Partito della Meloni è l’unico che guadagna consensi. Questa, in estrema sintesi, la fotografia “scattata” dalla Supermedia Agi/Youtrend, che propone un confronto tra i sondaggi politici elettorali di questa settimana e quelli di due settimane fa.

Matteo Salvini Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

Il Carroccio anche questa settimana cala dello 0,3%. Il partito di Matteo Salvini è al 25,6%. Sotto perfino la soglia psicologica del 26%. Resta il primo partito, ma lontanissimo dal 34% delle Europee di appena un anno fa. La pandemia Covid e il distanziamento sociale hanno tolto a Salvini le armi dei bagni di folla, dei selfie e dell’attacco quotidiano in politica di immigrazione.

Ma scende ancora pure il Partito Democratico di Nicola Zingaretti, che non riesce ad avvicinarsi alla Lega nonostante il calo. Il Pd, infatti, dal 20,4% di due settimane cala al 20,2%. Un partito bloccato, in stallo, che sta pagando la vocazione soltanto governativa di tantissimi dei suoi leader. Serve una scossa vera.

Le polemiche tra Beppe Grillo e Alessandro Di Battista non sembrano aver influito sui consensi del Movimento 5 Stelle, che rimane stabile al 16,1%, stessa percentuale registrata due settimane fa. Sale al 14,7%, invece, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che guadagna uno 0,1%. L’unico, tra i principali partiti, a guadagnare consensi questa settimana.

Tra i partiti accreditati sotto il 10%, Forza Italia rimane stabile al 7,2%, mentre Italia Viva perde uno 0,1%, scendendo al 3,1%. Azione di Carlo Calenda sale dal 2,5% al 2,6%.

Giuseppe Conte

Il quadro politico italiano resta stabile da tempo, ma questa era anche la settimana degli Stati Generali, che non hanno sostanzialmente spostato nulla né per quanto riguarda la maggioranza né per quanto concerne l’opposizione.

Un evento percepito lontano anni luce dalla gente normale. Ma quello che emerge dai sondaggi è che nessun partito, e quindi nessun leader politico, in questa fase dà la sensazione di poter prendere in mano il Paese. Il monito di ieri del Capo dello Stato Sergio Mattarella è indicativo.

Matteo Salvini è in calo da mesi, Nicola Zingaretti non cresce, nel Movimento Cinque Stelle si litiga, Giorgia Meloni aumenta ma è lontana dal superare una percentuale come il 20%. Giuseppe Conte tira a campare tra uno Stato Generale e l’altro. Ma così affonda il Paese.