Crollo dopo le elezioni: giù la Lega, stabili Pd e M5S

Le rilevazioni Swg per La7 certificano le grandi difficoltà della Lega di Matteo Salvini, che vede la leadership del centrodestra insidiata da Giorgia Meloni. Nicola Zingaretti respira ma sa che deve cambiare marcia. Calenda davanti a Renzi.

L’effetto election day si sente eccome. La Lega perde 2,5 punti percentuali e si ferma al 23,8% dei consensi, a meno di 4 punti di vantaggio dal Partito Democratico. Che peraltro rimane sostanzialmente stabile.

È quanto emerge dagli ultimi sondaggi Swg per La 7. Un dato che non può non preoccupare Matteo Salvini, per una serie di motivi. Fra i quali il fatto che da quando è iniziata la pandemia, il Carroccio soffre più delle altre forze politiche la mancanza delle piazze, dei selfie. E di un modo di fare campagna elettorale in mezzo alla gente.

LUCA ZAIA. FOTO © CANIO ROMANIELLO / IMAGOECONOMICA

Ma siccome la pandemia non è terminata, né lo sarà in tempi brevi, o la Lega trova strategie alternative o sarà complicato provare a risalire la china. Così come è evidente che più il Carroccio perde terreno, più all’interno possono verificarsi malumori e dubbi. Con Luca Zaia che è lì, anche se continua a ripetere che il profilo nazionale non gli interessa.

Il Partito Democratico è stabile al 20,1%, con un aumento del solo 0,1% rispetto all’ultima rilevazione di quattro settimane fa. Vero che le vittorie in Toscana e in Puglia, oltre a respingere le Destre, hanno dato una forte iniezione di fiducia alla segreteria di Nicola Zingaretti. Tuttavia alla fine sul piano nazionale occorre di più. Serve un cambio di passo, sul terreno economico ma pure su quello della sicurezza (il cambiamento dei Decreti Salvini).

Sul Recovery Fund, sul Mes, ma pure sulla scuola, il Pd zingarettiano non è più nelle condizioni di dover subire i diktat del Movimento Cinque Stelle.

Lega giù ma Meloni sù

Giorgia Meloni

Intanto nel centrodestra continua la crescita di Fratelli d’Italia che guadagna l’1,4%, salendo al 15,8%. Ad appena 0,2 punti percentuali dal Movimento 5 Stelle che registra una crescita di appena 0,2 punti, fermandosi al 16%.

Pure qui alcune considerazioni sono d’obbligo. Intanto la leadership di Giorgia Meloni avanza. E questo è un grosso problema per Salvini. I Cinque Stelle crescono sull’onda del taglio dei parlamentari, ma si tratta comunque di rilevazioni di “opinione”. Il Movimento deve decidere la strategia delle alleanze. (Leggi qui Come la giri, il risultato non cambia: vince il centrodestra).

Forza Italia si rivela in flessione (-0,5%) e si attesta al 5,8%. Sinistra italiana al 3,5%Azione al 3,4%, Italia Viva al 3%. Ancora una volta Carlo Calenda è davanti a Matteo Renzi.