Sora, centrodestra senza parenti. Formia i dettagli dell’intesa

Scaduti i termini. Niente apparentamenti a Sora. Come prevedibile. Ma le diplomazie sono all'opera. A Formia cosa c'è dietro l'accordo La Mura - Conte

Nessuno ha bussato alla porta del centrodestra di Sora. Nessuno ha proposto alle liste guidate da Federico Altobelli di apparentarsi per andare uniti al secondo turno. Quello che domenica prossima eleggerà il nuovo sindaco tra i civici Luca Di Stefano ed Eugenia Tersigni.

I termini sono scaduti a mezzogiorno. E la realtà è che nessuno si aspettava di sentir bussare alla porta, nessuno credeva davvero che una richiesta di apparentamento sarebbe arrivata. Perché sia il progetto di Luca Di Stefano e sia il progetto di Eugenia Tersigni sono nati in contrapposizione al modello rappresentato in questi cinque anni dai big del centrodestra all’interno della piattaforma civica che sosteneva il sindaco uscente Roberto De Donatis. I numeri del primo turno di voto lo hanno detto con chiarezza: De Donatis non rientra nemmeno come semplice consigliere comunale, il centrodestra che ha governato settori nevralgici come Lavori Pubblici e Manutenzioni non raggiunge il ballottaggio.

Eugenia Tersigni e Luca Di Stefano

In queste condizioni, proporre un apparentamento avrebbe rappresentato un abbraccio mortale. Ragionamento diverso invece è l’eventuale accordo con le singole forze: i voti di Massimiliano Bruni (Fratelli d’Italia) e Lino Caschera (Lega) sono tanti e possono rivelarsi strategici. Se le diplomazie sono già al lavoro non lo danno a vedere. Ma è l’evidenza a dire che quelle preferenze non resteranno in congelatore.

Il Conte per il candidato

È uno scenario diverso quello di Formia dove ieri è stato formalizzato l’apparentamento tra Amato La Mura e Gianfranco Conte. (Leggi qui Un Conte per il candidato: firmato l’apparentamento con La Mura).

Non era in programma. Tutt’altro. Rivela l’ex deputato Conte “Avevo prenotato una vacanza subito dopo il primo turno. Poi mi ha chiamato Amato La Mura e ho sospeso tutto”.

A conti rifatti, l’intesa prevede che in caso di vittoria del dottor Amato La Mura la sua lista “Per Formia” perderà due consiglieri comunali (Martina Matano e Luciano Simione) che verranno rimpiazzati da Gianfranco Conte e dal primo degli eletti di “Formia con te”, l’ex consigliere comunale di Alleanza Democratica e del Ccd Luigi Scafetta.

È la prima volta dall’entrata in vigore dell’elezione diretta dei sindaci nel 1993 che a Formia si applica l’apparentamento. Sul piano programmatico il patto è stato definito sulla base di un solo punto: la radicale riorganizzazione della macchina amministrativa con la formazione continua del personale.

Foto: Pietro Zangrillo

Gianfranco Conte ha confermato l’indiscrezione rivelata da Alessioporcu.it: ha avuto anche un incontro con i delegati dell’altro candidato sindaco Gianluca Taddeo (Forza Italia, Fratelli d’Italia ed altre quattro liste). Ma Taddeo è stato freddino. Dicendo “Prima vinciamo e poi vediamo”.

La mossa chiave l’ha compiuta l’ex quattro volte sindaco Sandro Bartolomeo. È consapevole che la sua presenza sul fronte di Amato La Mura può essere un ostacolo al dialogo con i voti del Pd e del blocco progressista, arrivati terzi nella tornata di domenica e lunedì scorsi. Per questo Bartolomeo ha annunciato che non intende “rivestire alcun tipo di ruolo” nella prossima amministrazione in caso di affermazione di La Mura. Un annuncio che sgombra la strada ai voti Dem. Se vorranno mobilitarsi.

La campagna di odio

Per Gianluca Taddeo invece «c’è chi sta facendo di tutto per provare a portare questo ballottaggio sul terreno dello scontro. Lo fa buttando fango, insultando, diffondendo falsità. Provano a scendere a patti con tutti, sconfessando quanto avevano detto durante il primo turno. Eppure non una parola sui programmi. Stanno facendo una campagna contro. Fatta di odio e veleni».