In Consiglio prende forma una nuova alleanza per il bis di De Donatis

Come si legge il consiglio comunale di mercoledì. Il sindaco ricompatta la maggioranza. Caschera gli regala una nuova possibile alleanza elettorale. Un Patto Civico 2.0 per affrontare le prossime elezioni

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

La maggioranza del sindaco Roberto De Donatis si ricompatta. E proprio sulla questione della gestione diretta della Farmacia Comunale: l’argomento che l’aveva mandata in frantumi a fine dicembre. Alessandro Mosticone e Floriana De Donatis danno il via libera al contratto per la gestione diretta.

Fondamentale è stato il ruolo giocato dal consigliere Lino Caschera. Che dopo aver respinto al mittente le condizioni capestro di Francesca Gerardi per poter seguire pure lui Pasquale Ciacciarelli nella Lega ha tessuto la tela che garantirà all’Amministrazione di finire il mandato.

E c’è già chi parla di una coalizione formata dalla compagine uscente. Alla quale potrebbe doversi accodare anche Fratelli d’Italia. Vista la evidente rottura con Lega e Forza Italia che sono all’opposizione.

I muscoli del sindaco

Roberto De Donatis

Il sindaco di Sora Roberto De Donatis, forte della sintonia ritrovata ieri sera in Consiglio Comunale, mostra i muscoli e spiazza l’opposizione. Forte anche dell’esperienza del Consiglio comunale del 23 dicembre. Quando più volte era stato costretto a chiedere la sospensione dei lavori per poi far presentare emendamenti o addirittura ritirare alcuni documenti incompleti. Come quello riguardante lo schema del contratto di servizio tra il Comune e la società Ambiente Surl proprio per la gestione in house della farmacia comunale.

Stavolta è stato diverso. A nulla sono servite la questione sospensiva e quella pregiudiziale presentate dal consigliere di minoranza Fabrizio Pintori. Respinte al mittente. Solo una breve sospensione, poco più di dieci minuti, dalle 20.43 alle 20.59. Il tempo necessario perché il personale dell’ufficio Segreteria del Comune fotocopiasse e distribuisse all’Assise i documenti presentati da Pintori.

Un tempo sufficiente al sindaco Roberto De Donatis per chiedere un consulto legale. Poi è rientrato in aula e, senza troppi giri di parole, ha annunciato che secondo lui le questioni presentate da Pintori erano inammissibili e lui avrebbe votato contro. Infatti sono state bocciate dall’aula. Pintori ha abbandonato i lavori del Consiglio.

La svolta

E’ stato certamente il Consiglio comunale della svolta politica quello che si è celebrato ieri pomeriggio a partire dalle 18 circa nel Palazzo municipale di Sora. A differenza dei due precedenti appuntamenti l’opposizione è apparsa di non poter più riuscire nell’intento di scalzare l’Amministrazione de Donatis.

La sua maggioranza – perché stavolta i numeri c’erano – è apparsa sicura sin dal primo punto: comunicazione prelevamento dal fondo di riserva.

L’opposizione parte all’attacco, lancia in resta. A incalzare è Valter Tersigni: “Avete fatto il prelevamento dalla Riserva per spedire ai cittadini gli avvisi della Tasi. Siccome non lo avevate previsto in Bilancio avete pensato di aggirare l’ostacolo facendo questo storno dal fondo di riserva”.

Secca la replica dell’assessore Maria Gabriella Paolacci: “Si può attingere anche per quei capitoli che ne sono sprovvisti”.

Polemica sulla Tosap

Poi è il turno di Serena Petricca, consigliere di minoranza in quota Forza Italia. Illustra l’interrogazione presentata insieme ad Antonio Farina riguardo gli avvisi Tosap. Fra le varie contestazioni sollevate all’Amministrazione, a tenere il banco è stata certamente quella inerente gli avvisi che sarebbero stati inviati a chi ha il passo a raso o a chi ha fatto i lavori da sé. E quindi avrebbe diritto al 50 per cento di sconto. A sollevare la prima questione è stata Petricca, alla seconda ci ha pensato Antonio Farina.

Ci sono già state valutazioni caso per caso” la replica del sindaco. “Si sono già attivati anche i consiglieri di maggioranza e l’Amministrazione è pronta a valutare ogni singolo caso”. Poi spiega come in passato la riscossione della Tosap sia stata affidata “a un concessionario esterno di cui tutti conosciamo le vicissitudini”. Si riferisce all’azienda Cosap.

I locali alla Pro Loco

Ad accendere il dibattito anche il quarto punto. È una mozione presentata dai consiglieri Ernesto e Valter Tersigni, Serena Petricca, Luca Di Stefano e Maria Paola D’Orazio. Riguarda l’affidamento di locali comunali alla Pro Loco.

Massimiliano Bruni

Salomonica la presa di posizione del primo cittadino che spiega come alla Pro Loco fosse stata già offerta una sede lungo una traversa all’inizio di Corso Volsci. Rifiutata dalla dirigenza dell’associazione che aveva invece chiesto i locali destinati allo Sportello Europa che presto vedrà la luce. Il primo cittadino spiega anche come all’affidamento di una sede sia indispensabile una propedeutica ricucitura fra l’attuale gruppo dirigente e gli altri rimasti fuori.

La discussione si è conclusa con la decisione di trattare la Pro Loco come le altre associazioni. La mozione è stata ritirata e la questione verrà affrontata.

Vivace anche il dibattito sul quinto punto che riguarda la disciplina dei Dehors. L’argomento era stato già ritirato e il regolamento rivisto. La consigliera Petricca ha presentato un emendamento. Prontamente respinto dal primo cittadino. Il consigliere Pintori ha presentato una questione sospensiva. Respinta anch’essa.

La classe di Luca

Un tocco di classe lo ha portato il consigliere Luca Di Stefano, arrivato proprio per il dibattimento del quinto punto. Senza dire una parola, ha votato a favore del regolamento.

Luca Di Stefano con Ernesto Tersigni

Il pubblico in sala durante la votazione ha sentito il presidente del Consiglio Antonio Lecce annunciare “ favorevoli 10”. E, in un primo momento, nessuno ha capito chi fosse il decimo, visto che dalla parte della maggioranza siedono solo in nove.

L’ho fatto per il bene della mia città – ha detto Di Stefano dopo la fine dei lavori – Ci sono tanti giovani che a Sora vogliono investire”. E quando gli si fa notare che avrebbe potuto fare una dichiarazione di voto lui replica senza indugiare: “Le iniziative positive si approvano. Senza il bisogno di farci politica sopra”.   

Pintori arringa e se ne va

L’argomento Farmacia è stato posto al sesto punto all’ordine del giorno. Ad aprire il dibattito il consigliere Pintori che ha presentato una questione sospensiva e una pregiudiziale.

Diretto e sicuro l’affondo del primo cittadino contro quelle che Pintori definisce illegalità presenti nello schema di contratto e invita a ritirare il punto e a fare un’altra proroga tecnica.

Le questioni sollevate fanno riferimento ai punti approvati il 23 – esclama il sindaco – il consigliere Pintori era assente e ora vorrebbe  rifare quel Consiglio”.

Pintori fa un ultimo appello sottolineando anche gli aspetti penali in cui si rischia di incorrere: “Robe’.. ti chiamo per nome. Lo dico per voi. Di cuore. Siete grandi e vaccinati. Vi prenderete le vostre responsabilità. La farmacia comunale non può autocertificare il reddito. Date un’altra proroga tecnica”.

Dopo il voto contrario alle questioni da lui poste Pintori abbandona l’aula. Ma prima esclama: “non partecipo al voto così siete liberi di votare un contratto illegittimo. Tanto dovrete fare la proroga tecnica per modificare il codice”.

E si prende la critica di Lino Caschera: “Prima fa l’arringa e poi abbandona l’aula”?

Ma Mosticone resta

Alessandro Mosticone

Per la minoranza restano Ernesto e Valter Tersigni, Luca Di Stefano e Maria Paola D’Orazio. I primi tre usciranno durante il voto del punto, dopo aver preso parte al voto per le eccezioni presentate da Pintori. Proprio per non garantire la maggioranza qualificata in caso di defezioni tra i banchi dell’Amministrazione.

Da giorni, infatti, ci si chiedeva quale sarebbe stata la posizione dei consiglieri di maggioranza Alessandro Mosticone e Floriana De Donatis. Un interrogativo più che legittimo visto che loro, durante il Consiglio comunale del 23 dicembre non avevano partecipato al voto sul passaggio alla gestione diretta della farmacia: Mosticone arrivando in aula soltanto per i punti successivi e chiedendo scusa per il ritardo. La consigliera De Donatis, invece, preferendo andare fuori per un breve viaggio.

Del resto la sua posizione sulla gestione della farmacia era stata netta da subito. In tempi non sospetti aveva dichiarato ad Alessioporcu.it prima e in Consiglio comunale qualche settimana dopo, di essere favorevole alla gestione mista pubblico-privata con gara a doppio oggetto. E non alla gestione in house voluta dall’Amministrazione De Donatis.

Mosticone aveva invece preferito rimanere in silenzio, trincerandosi sempre dietro un “deciderò dopo aver letto le carte”.

Vietato sbagliare

Ieri sera però era vietato sbagliare. Pur essendoci i numeri, viste le assenze tra le file della minoranza, la mancanza di una maggioranza qualificata per la immediata esecutività delle delibere di Consiglio – come era già accaduto il 23 – avrebbe fatto slittare i tempi ben oltre il 31 gennaio 2020, giorno ultimo della proroga tecnica votata dallo stesso Consiglio il 23 dicembre, con un emendamento, proprio per ovviare alla mancanza di immediata esecutività delle delibere consiliari.

Il Consiglio Comunale di Sora

Floriana De Donatis ha voluto addirittura motivare la sua scelta, con una dichiarazione di voto : “Mi sento in dovere di precisare la mia posizione ha detto all’assemblea Oggi voto favorevole solo perché si tratta di un adempimento gestionale e tecnico. La scelta era stata già fatta”.  

Nessuna dichiarazione, invece, da parte di Mosticone che si è limitato a votare a favore del sesto punto. Non era d’accordo con il modello gestionale in house ma “non potevo permettere la chiusura della farmacia” avrebbe poi detto a microfoni spenti.

Atteggiamento decisamente responsabile. Del resto che la sua posizione critica fosse limitata ai nuovi equilibri che si sono venuti a creare in Consiglio comunale dalla metà di novembre, con la nascita del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia era cosa nota. Equilibri a cui si era ovviato già con la nascita del patto federativo fra Lo stesso Mosticone, De Gasperis e Caschera. Perché si sa, in politica contano i numeri. E per pesare più di Fratelli d’Italia occorre un gruppo di quattro consiglieri. (leggi qui Il Patto del Tartufo è servito: Mosticone – De Gasperis – Caschera uniti al voto).

Fatto sta che a rimettere insieme i pezzi della risicata maggioranza di Roberto De Donatis, oltre che lo stesso sindaco, abile nel recuperare la consigliera omonima, ci ha pensato anche e soprattutto Lino Caschera. Che con Mosticone e altri pare stia scrivendo un progetto di più ampio respiro che guarda già alle elezioni comunali del 2021. E che potrebbe vedere il Partito dei Fratelli d’Italia costretto ad accodarsi, rinunciando alla tanto agognata unità del centrodestra.

D’altronde le posizioni di Forza Italia e Lega, che siedono in minoranza, appaiono sempre più distanti. E il probabile avvento della legge elettorale proporzionale a livello nazionale, potrebbe sparigliare le carte in tavola un po’ ovunque. Anche a Sora.