Sopra e sotto il tavolo: il patto tra Lega e FdI per vincere le elezioni

L'intesa ufficiale e quella che sta tra le righe. Ecco il patto tra Lega e Fratelli d'Italia. Per andare alle elezioni del prossimo anno con un candidato sindaco unitario in grado di vincere. Primo giro di carte alla Lega. Ma a FdI va riconosciuto il sacrifico. Nessuna pregiudiziale per Di Stefano

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Sguscia come un’anguilla, si mimetizza come un gufo, sfugge alle domande come un politico. Massimiliano Bruni sa che non è questo il momento delle dichiarazioni: una sola parola fuori posto potrebbe essere presa come pretesto per far saltare l’accordo elettorale con la Lega. Blindato e sigillato con il sangue già al livello regionale dal Carroccio e da Fratelli d’Italia. Benedetto cioè dal senatore Massimo Ruspandini e dall’onorevole Francesco Zicchieri. (leggi qui Lega – Fdi, l’accordo per Sora c’è ed è blindato).

Allora perché sgusciare, mimetizzarsi, sfuggire? Perché il patto prevede una serie di clausole scritte. E poi, come in tutti gli accordi politici, una serie di clausole non scritte, non dette, non pronunciate in alcuna sede. Ma è evidente che ci siano: tra le righe, nei fatti, nelle conseguenze di ciò che è dichiarato.

Sopra e sotto il tavolo

Luca Di Stefano © AG. IchnusaPapers

Sopra il tavolo c’è un’intesa che prevede la scelta di un candidato unitario per le prossime elezioni comunali di Sora tra Lega e Fratelli d’Italia.

Sotto il tavolo c’è l’evidenza che a dare il primo giro di carte sarà la Lega: se il patto è benedetto dai livelli Regionali non c’è altra via d’uscita. Perché Forza Italia ha indicato Mario Abbruzzese a Cassino, Fratelli d’Italia ha espresso Roberto Caligiore a Ceccano. Non c’è bisogno di dire, dichiarare, specificare: il candidato di Sora è logica conseguenza.

Così come sotto il tavolo c’è il via libera alla possibilità che quel ruolo possa andare a Luca Di Stefano: il capogruppo della Lega (all’opposizione) che fino ad oggi è stato il più fiero avversario di Fratelli d’Italia (in maggioranza) sia in Aula che fuori. Nonostante i corpo a corpo tra Di Stefano e Massimiliano Bruni (il leader di FdI a Sora) non c’è stato alcun veto sull’esponente leghista. Non c’è bisogno di dire.

A Massimiliano Bruni va riconosciuto il merito d’avere accettato di rispondere.

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Massimiliano Bruni
 Accordo fatto con la Lega?

La posizione di Fratelli d’Italia è molto chiara: sia politicamente che amministrativamente. E mi spiego meglio. Politicamente ritengo che Sora debba riprendersi quel ruolo di guida che nel lontano passato le veniva riconosciuto a livello provinciale. Questo per essere il faro delle due valli, la Valle di Comino e la Valle del Liri. Intendiamo dire basta alle logiche anacronistiche che hanno depotenziato la nostra splendida città. È arrivato il momento di parlare di progettualità, dialogando con tutte le forze civiche del territorio

Traduzione dal politichese. Si l’accordo c’è: l’unico modo per vincere le elezioni è mettere insieme i nostri voti anche se fino ad oggi ci siamo cacciati gli occhi.

Si al territorio, via i personalismi

“È mettendo da parte ambizioni e rancori personali che si vince. Dobbiamo tutti insieme ambire a riportare Sora nelle istituzioni che contano, per potere avere eletti strutturati, capaci di tutelare gli interessi del territorio. Bisogna evitare gente eletta per caso, sull’onda dell’emotività, o dietro un simbolo senza alcun legame con il territorio. Quella gente poi accade che non è in grado di rispondere alle esigenze del territorio.

Traduzione dal politichese. Il sindaco Roberto De Donatis è stato una necessità: quattro anni fa la gente odiava i Partiti e fummo costretti ad ammainare i nostri simboli appoggiando l’unico che non veniva da una storia di Partito. Lo abbiamo eletto sull’onda dell’emozione.

In questi anni laLega è stata all’opposizione e voi avete governato.

Va da sé che il primo obiettivo di Fratelli d’Italia consiste nel far comprendere agli alleati del centrodestra la responsabilità del momento“.

Traduzione dal politichese. Il primo giro di carte lo danno loro. Ma se non quagliano con un candidato che aggrega tutti e soprattutto non sono in grado di proporci una contropartita soddisfacente…

Ma insomma, ha reso perfettamente qual è la sua idea circa l’unità del centrodestra. Ma, come sostenuto dalla coordinatrice provinciale della Lega Francesca Gerardi, quell’accordo esiste ed è ufficiale, oppure no?

L’accordo c’è e riguarda l’alleanza finalizzata ad attuare tutto ciò di cui le ho appena parlato. Spero che anche Forza Italia converga su questo punto. Il passaggio successivo sarà allargare al mondo civile e discutere di progettualità, programmi e candidature”.

Traduzione dal politichese. Forza Italia si è divisa peggio delle tribù àscare quindi veda cosa vuole fare: se si aggrega e fa una lista si conta; altrimenti si conta dall’opposizione

Francesca Gerardi con Massimo Ruspandini
All’interno della Lega c’è stato il tentativo di far passare il nome di Francesco Abbate. Avete l’accordo anche su quello?

Sul nome del candidato sindaco Fratelli d’Italia al momento debito dirà la sua. Non è una questione di nomi ma di metodo rispetto agli obiettivi da raggiungere. Fra essi appunto spicca quello di ridare un ruolo a Sora. Bisogna imparare a guardare oltre un palmo dal proprio naso, oltre Sora. Il nome del candidato uscirà fuori dal sereno confronto fra tutte le forze che si siederanno al tavolo e deve essere condiviso da tutti, a prescindere da quale partito o movimento civico lo esprima”.

Traduzione dal politichese. Non mi immischio nella faccende della Lega. Tirassero fuori il nome e l’ipotesi di equilibrio. Poi si vedrà.

Sta dicendo che non è già scontato che sia o questo o quel Partito ad esprimerlo?

Gliel’ho già detto e glielo ribadisco. Non si deve partire dal candidato sindaco ma da un progetto politico che riporti Sora al centro. Anche perché, aggiungo, io ritengo che questa pandemia legata al Covid-19 produrrà dei cambiamenti anche nel modo di fare politica. La crisi di questi mesi ha dimostrato che occorrono capacità competenze, lungimiranza. Dobbiamo imparare a guardare oltre. Non è più tempo delle invidie e del fuoco amico”.

Traduzione dal politichese. Fosse per me giocherei la partita in un altro modo. Ma non posso spaccare un’alleanza regionale. E poi è già un indizio forte “Non è più tempo delle invidie e del fuoco amico”.

Il nome lo avete?

A proposito di capacità, Fratelli d’Italia ha dimostrato in più circostanze di avere donne e uomini competenti e capaci. Una su tutte la scelta del dottor Luigi Saltelli alla guida dell’Ambiente Surl. Una società che rischiava di fallire e che lui ha trasformato in una risorsa e in un modello da prendere a esempio. Ecco chi sono le risorse di Fratelli d’Italia”.

Traduzione dal politichese. Certo che i nomi di riserva li ho. Ma non li brucio certo ora.

Il consigliere comunale di Sora Luca Di Stefano (Lega)
Qualora toccasse alla Lega esprimere il candidato sindaco di coalizione, potrebbe passare il nome di Luca Di Stefano?

E’ un tesserato della Lega…”

Traduzione dal politichese. Adesso te l’ho detto. Punto.

A proposito di Forza Italia, ci sono stati già dei contatti?

C’è stato un incontro ufficiale con un tavolo provinciale, di cui Alessioporcu.it ha già scritto e sulla base di quell’incontro stiamo lavorando”.  (leggi qui  Il centrodestra è in riunione, salta la seduta del Consiglio Comunale).

Traduzione dal politichese. Ti ho già risposto prima, non mi sbottono oltre.

C’è un aspetto amministrativo, oltre che politico. Fratelli d’Italia da un lato cerca l’accordo con il centrodestra, dall’altro amministra con una piattaforma civica molto più variopinta.

Continuiamo a sostenere come gli impegni presi con gli elettori vadano sempre onorati e le logiche del passato non ci appartengono. Siamo abituati a rispettare i patti”.

Traduzione dal politichese. Mica sono scemo che mollo il governo proprio adesso che sono arrivati a maturazione tutti i progetti per i quali abbiamo lavorato quattro anni. Proprio ora che stiamo aprendo i cantieri…

Quindi il bilancio previsionale e programmatico, che dovrebbe approdare in Aula consiliare entro la fine di giugno, lo votate?

Ne dobbiamo ancora discutere. Come posso dirle ora se voto una cosa che ancora non conosco?

Traduzione dal politichese. Li teniamo tutti sulla corda. E decidiamo alla fine cosa è più utile.

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