Sora, il centrodestra rompe le righe. In ordine sparso al ballottaggio

La conferenza stampa del candidato di centrodestra. "Nessun accordo è possibile: c'è sinistra con entrambi i candidati al ballottaggio". Via agli accordi individuali. Fine della coalizione. Nessuno dei 'mister preferenze' era con lui all'annuncio

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

Rompete le righe. O, se preferite un approccio più cinematografico, “Tutti a casa” come il film di Comencini che raccontava lo sfascio del Regio Esercito dopo l’armistizio. Non è una resa quella di Federico Altobelli, l’avvocato di Sora che è stato scaraventato in prima linea a quarantott’ore dalla presentazione delle liste per le Comunali; l’uomo che ha restituito una dignità ad un centrodestra fino a quel momento dilaniato e diviso: raccogliendo 3.599 voti al termine di una rincorsa a perdifiato. In mattinata ha convocato una conferenza stampa per dire chi voterà domenica al turno di ballottaggio: quello che lui ha sfiorato, nel quale si sfideranno i civici Luca Di Stefano ed Eugenia Tersigni. (Leggi qui I mattatori e gli sconfitti, tutti i numeri del voto a Sora).

Troppo distanti ma…

Federico Altobelli

Dietro le quinte si racconta che quella conferenza stampa sia stata preceduta da una riunione dai toni accesi. Nella quale fino alla fine Federico Altobelli ha tentato di tenere unita la coalizione, portare tutti su una posizione condivisa. Insomma, votare compatti uno dei due candidati: senza chiedere assessorati, oppure presidenze d’Aula o di partecipate. Ma facendosi assicurare il rispetto di alcuni punti programmatici.

Invece no. Si va divisi. Il centrodestra unito è ufficialmente finito. «Dopo avere valutato i programmi dei due candidati sindaco – ha detto Federico Altobelli è apparso chiaro che non ci sono le condizioni per una convergenza. Verso nessuno dei due».

I rumors dicono che se fosse stato per l’avvocato sarebbe stato trovato un accordo con Eugenia Tersigni. Lui invece dice «Noi siamo una coalizione di centrodestra. E per nostra natura siamo alternativi al centrosinistra. In questo caso il centrosinistra sta in entrambe le coalizioni al ballottaggio. Proprio per questo decidiamo di non indicare alcuna preferenza tra i due candidati sindaco».

I fatti parlano chiaro: l’ala Pd di Pensare Democratico sta con Luca Di Stefano, i big della componente ci hanno messo la faccia e sono saliti sul palco. Con Eugenia Tersigni invece ci sta Pop, il movimento del consigliere regionale Marta Bonafoni; c’è il vice presidente della Provincia Luigi Vacana che è stato eletto con una lista nella quale ha messo insieme fedelissimi del deputato Ue di sinistra Massimiliano Smeriglio, Socialisti di Schietroma e di Cacciola, si prepara a candidare Christian Bellincampi del M5S. Non ha mai smentito l’appoggio di alcuni suoi fedelissimi il presidente Pd della Provincia Antonio Pompeo.

I margini c’erano

Grafica: Giornalisti Indipendenti / Ciociaria Oggi

Inutile nascondersi dietro le parole: una parte della coalizione di Federico Altobelli voterà Eugenia Tersigni; una parte voterà Luca Di Stefano.

«Se fossimo rimasti uniti c’erano le condizioni per chiudere un’intesa con una delle due parti» assicura uno dei protagonisti. E allora? «Nella delegazione c’è stato chi ha iniziato ad avanzare pretese: come se ci fosse il chiaro intento di far saltare il tavolo». Infatti l’ingegner Terisgni ad un certo punto pare che abbia tagliato corto dicendo «No, le liste della spesa proprio no».

Con meno dettagli ma filtra uno scenario simile anche dal fronte di Luca Di Stefano: «Il nostro progetto è chiaro. Massimo rispetto per l’avvocato Altobelli ma decideranno i cittadini di Sora chi votare».

A Sora è ‘Rompete le righe’

Lino Caschera, Massimiliano Bruni, Vittorio Di Carlo

Che sia scattato il rompete le righe è stato evidente anche dalla conferenza di oggi. Nessuno dei mister preferenze era al fianco dell’avvocato. Non c’era il leghista Lino Caschera, nemmeno l’uomo forte di Fratelli d’Italia Massimiliano Bruni o la sua capogruppo Simona Castagna; assente il coordinatore di Forza Italia Vittorio Di Carlo.

A Federico Altobelli resta solo la speranza: «abbiamo dei punti programmatici che ci stanno a cuore, spero che i due candidati al ballottaggio vogliano farle proprie». Per il resto, tutti a casa. Anzi, tutti al voto in ordine sparso.