L’ora di Natalino: in giunta per indebolire Fratelli d’Italia

La nomina di Natalino Coletta ad assessore. Una strategia per indebolire Fratelli d'Italia. Raggruppando tutte le competenze sull'Ambiente oggi spacchettate tra 4 persone

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Istituire un assessorato all’Ambiente, assegnargli tutte le competenze che oggi vengono delegate ad un consigliere, aggiungere la parte che riguarda la Farmacia ora gestita direttamente dal Comune. Il Comune di Sora si prepara. Ormai è questione di ore. Natalino Coletta da un momento all’altro entrerà nell’Esecutivo. Un provvedimento con cui il sindaco di Sora Roberto De Donatis prende due piccioni con una fava: rafforzare il proprio gruppo politico Patto Democratico e indebolire Fratelli d’Italia.

La genesi del rimpasto

Il municipio di Sora

Il rimpasto in giunta era diventato il problema centrale per l’amministrazione De Donatis. Perché poggia su un equilibrio molto fragile: si tiene in piedi grazie ad un solo voto in più. Spostare una sola casella cambia gli assetti dell’intero sistema e rischia di mandare tutti a casa.

L’esigenza di rivedere gli equilibri era nata con la nomina dell’Amministratore Unico di Ambiente Surl, la municipalizzata che si occupa della raccolta e riciclo dei rifiuti urbani. Ha assegnato una fetta di equilibrio in più all’area di Massimiliano Bruni (Fratelli d’Italia).

Troppo rischioso un rimpasto tradizionalr con il quale riequilibrare l’intero sistema. Si è preferito procedere un passo alla volta. Sono accadute tante cose dall’estate ad oggi: Alessandro Mosticone ha cambiato il suo assessore al Commercio nominando Daniele Tersigni a Silvia Ucciero.

Dopo pochi giorni Massimiliano Bruni costituisce il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia facendo entrare nel Partito il presidente del Consiglio Comunale Antonio Lecce e la vice Simona Castagna. In questo modo il Partito acquisisce anche il controllo politico e amministrativo dei Comitati di quartiere e degli Alloggi Ater ai quali ha la delega Simona Castagna. Che si aggiungono ai Lavori pubblici e alle Politiche ambientali, in capo a Massimiliano Bruni che, nel frattempo, ha incassato anche l’Amministratore di Ambiente Surl.

Il sindaco Roberto De Donatis, in quei frenetici giorni d’estate, dice con chiarezza che non gradisce la costituzione del gruppo consiliare: convoca una conferenza stampa notturna in cui dichiara la fine della Piattaforma civica – l’esperimento politico con cui nel 2016 aveva convinto i Partiti a mettere da parte i simboli e sostenerlo in maniera trasversale. Annuncia la stesura di un patto politico-programmatico di fine Consiliatura che tutti dovranno sottoscrivere e che poi verrà presentato alla stampa. (leggi qui De profundis per De Donatis: la piattaforma civica non c’è più).

Nulla di fatto

Roberto De Donatis

Nulla di tutto ciò accade. Anzi. Fratelli d’Italia chiede garanzie. Prima fra tutte che non si parli  di patto “politico”. Poi mancano i numeri. Altri esponenti della maggioranza non firmano.

Il sindaco, dopo aver annunciato con un messaggio WhatsApp che il documento è pronto, è costretto a ritirarlo. Ne sbuca un altro, proposto da alcuni consiglieri di maggioranza. (leggi qui Ultimatum su WhatsApp: “Prima firmate il patto e poi facciamo i conti” e leggi anche Il sindaco: “No firme, no rimpasto”. I gruppi: “No rimpasto, niente firme”).

Arrivano poi al pettine i nodi del passaggio alla gestione diretta della Farmacia. Floriana De Donatis e Alessandro Moasticone il 23 dicembre non partecipano al voto delle delibere consiliari e fanno mancare la maggioranza qualificata per l’immediata esecutività. Ritengono che si stia concentrando troppo potere politico in mano a Fratelli d’Italia. (leggi qui La Farmacia passa alla Ambiente ma da febbraio).

Non lo dice mai ma lo ritiene anche il sindaco: dopo i fatti della farmacia annuncia una verifica di maggioranza. Nemmeno quello ci sarà mai. Addirittura c’è una precedente fase in cui trapela la notizia secondo cui Roberto De Donatis avrebbe valutato anche la possibilità di far gestire l’Ambiente Surl da un Consiglio di Amministrazione anziché dal solo Amministratore unico scelto da Massimiliano Bruni.

Nel frattempo si continua a parlare di un imminente ingresso di Natalino Coletta in Giunta. Che però non avviene. “Si devono fare prima degli aggiustamenti politici” commenta spesso il diretto interessato.

Lo spostamento dell’asse

Massimiliano Bruni

In realtà si tratta di un’operazione studiata a tavolino per spostare l’asse della compagine amministrativa a sinistra. Per recuperare spazio politico togliendolo a Massimiliano Bruni ed a Fratelli d’Italia. Perché Bruni ha detto chiaramente che rispetterà l’impegno preso con De Donatis fino alla fine del mandato nel 2021 ma poi, da uomo di Partito, avrà innanzitutto il dovere di verificare le condizioni per la nascita di una coalizione politica perché ritiene concluso l’esperimento della Piattaforma.

Nel frattempo avrebbe anche suggerito al primo cittadino di dichiararsi simpatizzante di uno dei Partiti di centrodestra. Ma Roberto De Donatis non ha mai scelto, al punto tale da suscitare la constatazione secondo cui “anche la non scelta è una scelta”.

De Donatis non solo non passa nel centrodestra ma, anzi rafforza l’ala sinistra. Quella su cui dovrà fare affidamento in caso di ricandidatura per il secondo mandato. Che dipenderà fondamentalmente dalla realizzazione della scuola di Renzo Piano e dal recupero della Ex Tomassi. Insieme ad altri cantieri da realizzare.  

Natalino assessore

Maria Paola D’Orazio e Natalino Coletta

È in questo quadro politico che va letto l’ingresso in Giunta di Natalino Coletta, capogruppo consiliare di Patto Democratico. Tesserato del Pd ma indipendente dal Partito, come sottolineato nei giorni scorsi dallo stesso segretario cittadino Enzo Petricca. Ma soprattutto un politico di altri tempi, paziente, diplomatico e fedele alla linea del gruppo.  (leggi qui Petricca: “L’inciucio, Tersigni ed il futuro di De Donatis”).

Il sindaco De Donatis ne ha annunciato l’ingresso in Giunta da oltre due mesi, durante una riunione dei capigruppo di maggioranza. Ma prima della nomina ufficiale Coletta avrebbe chiesto che venga risolta la vicenda della Tosap per i passi carrabili.

Con l’arrivo di Coletta nell’Esecutivo prende forma la stessa ricandidatura di De Donatis in un raggruppamento civico tendente a sinistra.

La delega dell’Ambiente, oggi divisa tra quattro consiglieri, tornerebbe tutta nelle mani del nuovo assessore. Attualmente Massimiliano Bruni detiene quella delle Politiche ambientali, ciò gli permette di avere un filo diretto con la società Ambiente Surl che ormai può essere chiamata Ambiente e Salute perché incorpora anche la Farmacia. Il Verde pubblico è già nelle mani di Coletta. Floriana De Donatis detiene invece il Piano ambientale di Ambiente Surl. Delega che aveva già annunciato di voler riconsegnare al sindaco all’indomani del passaggio formale alla gestione diretta della Farmacia. Formula con cui lei non era d’accordo.

Andrà a Coletta, salvo ripensamenti, anche la delega alle Società partecipate (Ambiente e Farmacia oggi fuse in una sola) attualmente in capo al vicesindaco Fausto Baratta.

Cambia pure l’Aula

Il sindaco Roberto De Donatis con l’assessore Sandro Gemmiti

L’ingresso in Giunta di Natalino Coletta permetterà a Bruno Caldaroni, altro fedelissimo del sindaco, di entrare in Consiglio comunale. Prenderà infatti il posto del capogruppo che, per Statuto, deve dimettersi se vuole accettare l’incarico nel governo cittadino.

A uscire dall’organo di governo cittadino sarà invece l’attuale assessore alla Cultura Sandro Gemmiti. Non è dato ancora sapere a chi andrà la sua delega ma lui andrà nello staff del sindaco.     

Un’operazione politica senza dubbio mirata, per evitare che i Fratelli d’Italia possano prendere anche il controllo politico della Farmacia.

Sarà Natalino Coletta, fedelissimo del sindaco, a tenere la situazione sotto controllo con le deleghe all’Ambiente e alla Farmacia.

Patto Democratico si rafforza

E se Fratelli d’Italia si indebolisce Patto Democratico si rafforza. Si tratta della lista fondata dallo stesso Roberto De Donatis, con la quale si candidò a sindaco nel 2011.

Con le deleghe a Coletta Patto Democratico, con soli 746 voti raccolti nel 2016 nellala Piattaforma civica – la quarta arrivata della coalizione in termini di percentuali – si ritroverà a gestire Farmacia comunale, Ambiente e Bilancio. Nonché Urbanistica e Personale che il sindaco ha tenuto per sé.

Maria Gabriella Paolacci

Oltre a Coletta appartengono al gruppo anche l’assessore al Bilancio Maria Gabriella Paolacci; Bruno Caldaroni, secondo dei non eletti che prenderà il posto di Coletta in Consiglio, ma anche Valentino Cerrone ora nello staff del sindaco.           

Intanto la proroga del Bilancio previsionale e programmatico al 30 aprile che, con gli ulteriori 20 giorni eventualmente concessi dal Prefetto in casi di diffida per superamento dei termini, potrebbe portare comodamente a maggio. Come a dire: non tutti i mali vengono per nuocere. Come il Coronavirus. Che se da un lato desta gradi preoccupazione dall’altro ha dato un po’ di respiro a quella Politica che era in difficoltà. Sia a Roma che a Sora.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright