A rischio Gemmiti e Paolacci: il sindaco prova la maggioranza a sinistra

Il sindaco di Sora lunedì scioglie la riserva. Potrebbe ritrovare a sinistra la stabilità politica che ora è in bilico. Pronta la sostituzione di due assessori: Gemmiti e Paolacci (che entrerebbe in Consiglio al posto di Coletta)

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Il sindaco Roberto De Donatis si prepara a sterzare a sinistra: per portare su strade meno dissestate l’amministrazione comunale di Sora. Su quella strada sono pronti a saltare gli assessori Sandro Gemmiti e Gabriella Paolacci. Al loro posto, si prepara a salire a bordo Natalino Coletta in compagnia di un altro assessore che verrà indicato da Floriana De Donatis. Che per motivi di quote rosa potrebbe essere una donna: di sicuro non lei stessa.

L’assessore Paolacci non resterebbe a piedi: entrerebbe in Consiglio come prima dei non eletti, sostituendo in Aula il suo collega di lista Coletta. E potrebbe anche conservare una parte delle attuali deleghe.

La svolta impossibile

Gianluca Quadrini, vice coordinatore Forza Italia Lazio

La svolta a sinistra arriva all’improvviso. Nelle ultime settimane in tanti avevano tentato di portare a destra il sindaco civico. L’ultimo in ordine di tempo è stato il vice coordinatore regionale di Forza Italia Gianluca Quadrini. Spiegandogli che una sua adesione ad uno dei Partiti del centrodestra avrebbe ricompattato il quadro politico, consegnandogli una maggioranza stabile con la quale affrontare la seconda parte del mandato.

Non solo. Gianluca Quadrini ha tentato di fare il bottino pieno: proponendo l’adesione a Forza Italia sia al sindaco che al consigliere di maggioranza Floriana De Donatis. Entrambi sono civici come l’intera amministrazione, nata in pieno periodo di anti politica: le liste ammainarono i simboli di Partito e si riunirono in un progetto che venne definito Piattaforma Civica.

Una svolta a destra che però era al limite dell’impossibile. Per una serie di motivi politici. Tanto per dare un’idea: la coordinatrice comunale di Forza Italia Serena Petricca sta fieramente all’opposizione dell’amministrazione De Donatis. Non solo: la fede politica di Roberto & Floriana De Donatis è nota, il sindaco è tra i dirigenti nazionali del Partito Socialista mentre la consigliera di maggioranza, già in quota Pd, sta seguendo con interesse le mosse di Italia Viva e Matteo Renzi

La strada dissestata

Maria Paola D’Orazio e Natalino Coletta

Anche per questo il sindaco Roberto De Donatis ha valutato la svolta a sinistra per ricompattare la sua maggioranza. Recuperando Natalino Coletta e Floriana De Donatis: il primo aveva auspicato un rimpasto con annessa rivisitazione generale delle deleghe per dare un nuovo slancio all’azione amministrativa. (leggi qui Il rimpasto può attendere: a Sora la politica gioca la ‘singola’). La seconda aveva rivendicato un assessorato per la lista di cui è capogruppo, “Sora che verrà” in quanto seconda forza per numero di voti presi, fra quelle che sostengono la maggioranza. (leggi qui Il consigliere destabilizza il sindaco: «Ora mi tocca un assessore. E lo voglio»).

Prima della pausa estiva era stato lo stesso sindaco ad ammettere che c’era bisogno di una discussione in maggioranza, visto che da più parti arrivavano richieste di rimpasto. Salvo rinviare tutto a settembre. (leggi qui De Donatis e la candidatura bis: «Non posso rispondere ma vi dico che…»). Poi c’era stato il repentino cambio di marcia: niente rimpasto, si applica la sostituzione singola: ogni Gruppo può chiedere al sindaco di sostituire il proprio rappresentante in Giunta. (leggi qui Il rimpasto può attendere: a Sora la politica gioca la ‘singola’).

Alessandro Mosticone, leader di Reset

Erano stati i consiglieri Alessandro Mosticone (ex Forza Italia e poi civico Reset) e Lino Caschera (ex Forza Italia e poi Cambiamo) a dettare pubblicamente la linea. E cioè: le deleghe non si toccano, ciascun gruppo si tiene le proprie. Il capogruppo che ritenga necessario sostituire un assessore ne parla con il sindaco e lo rimuove unilateralmente. Una soluzione che solo apparentemente era stata accettata, soltanto perché ciascuno aveva creduto che tutto sarebbe rimasto com’era. 

Troppe buche sul percorso

Il percorso si è rivelato molto più dissestato di quanto si immaginasse. Con il rischio di spezzare qualcuno degli assi sui quali cammina l’amministrazione. Quando. come per magia, il consigliere comunale Alessandro Mosticone dopo una cena da vero e proprio “cerchio magico” ha decide di ritirare l’assessore al Commercio Silvia Ucciero e di sostituirla con il già amministratore delegato di Sora Ambiente, Daniele Tersigni. Tanto tuonò che piovve! Soprattutto perché la gran parte degli amministratori di maggioranza avevano dovuto apprendere del cambio di assessore dalla stampa. (leggi qui Mosticone cambia l’assessore e non avverte nessuno).

Floriana De Donatis, Sandro Gemmiti ed il sindaco

A quel punto Floriana De Donatis si era rifiutata di “accollarsi” l’assessore alla Cultura Sandro Gemmiti, espressione del consigliere comunale Augusto Vinciguerra sceso dalla maggioranza e passato all’opposizione dopo il mancato appoggio della sua elezione alle scorse elezioni Provinciali. (leggi qui Natalino non va alla riunione, Floriana alza la voce: il sindaco balla). 

La capogruppo di “Sora che verrà” ha infatti reclamato un proprio assessore durante una riunione di maggioranza. Mentre Natalino Coletta quella riunione l’ha  disertata per poi costituire un altro gruppo consiliare e, pur rimanendo in maggioranza ha lanciato un chiaro segnale. (leggi qui Parte l’assedio a De Donatis: cena segreta per salvarlo).

Asse e semiassi spaccati

La buca che ha spaccato asse e semiasse di questa amministrazione è stata l’assegnazione di una nuova delega al consigliere Mosticone. In pratica, quella che riguarda la verifica dello stato di attuazione del programma amministrativo. Insomma, una sorta di supervisione generale su tutto l’operato dell’Esecutivo De Donatis.

Mosticone ha una linea di dialogo aperta con il vice coordinatore di Forza Italia nel Lazio Gianluca Quadrini che sta tentando di riportarlo nel Partito. Insieme hanno organizzato l’incontro con il sindaco nel tentativo di verificare la fattibilità della svolta a destra. (leggi qui Parte l’assedio a De Donatis: cena segreta per salvarlo).

Serena Petricca

Ma è stato proprio a questo punto del percorso politico che Roberto De Donatis ha capito l’impossibilità di trovare “salvezza” verso destra. Perché su quella strada gli si aprirebbe l’incognita dei due consiglieri di opposizione di Forza Italia, Serena Petricca e Antonio Farina. Ha capito che con molta probabilità i loro voti non gli sarebbero mai arrivati.

L’ostacolo Tersigni

Così ha valutato quanto fosse più facile rimettere insieme i pezzi della sua maggioranza. Che, seppur risicata a un solo voto in più, potrà certamente garantirgli di arrivare a fine consiliatura, mandando in fumo i disegni dell’ex primo cittadino Ernesto Tersigni.

L’ex sindaco stava iniziando a tessere una rete di dialogo con cui arrivare a concepire una Mozione di Sfiducia. Soprattutto a raccogliere le nove firme necessarie per mandare tutti a casa. Ovviamente, pescando nella maggioranza dato che, fra i banchi dell’opposizione, sarebbe mancata quella della consigliera Maria Paola D’Orazio, pronta a gettare il salvagente all’Esecutivo in carica. (leggi qui la Mozione di Sfiducia e qui il niet di D’Orazio: Niente sfiducia al sindaco: Maria Paola D’Orazio non firma).

Lunedì nei decide

Con questa mossa invece il sindaco De Donatis – che lunedì dovrebbe sciogliere la riserva – si sarebbe assicurato anche la maggioranza per le decisioni da prendere sulla Farmacia comunale. Un tema sul quale Floriana De Donatis e Natalino Coletta sono contrari alla gestione in house e, comunque, alla chiusura.

Roberto De Donatis

E a proposito di rimpasto, a conferma dell’imminenza della decisione, l’assessore alla Cultura Sandro Gemmiti avrebbe già addirittura salutato i responsabili dei vari uffici comunali, considerando così quella che si riunita ieri pomeriggio l’ultima sua Giunta prima del rimpasto. 

Massimo riserbo invece su quelli che sarebbero i successori dei due assessori che stanno per lasciare. Non dovrebbero esserci dubbi su Natalino Coletta che entrerebbe nell’Esecutivo lasciando a Maria Gabriella Paolacci il posto in Consiglio comunale perché prima dei non eletti. 

Di sicuro Floriana De Donatis conserverebbe il proprio scranno, soprattutto per garantire il voto al sindaco. Visto che, in caso di un suo ingresso in Giunta, al suo posto in Consiglio siederebbe Francesco Monorchio che ha già mandato a dire che sarebbe all’opposizione. (Leggi qui Il cerchio magico si riunisce a cena e sceglie l’assessore).

La forza del proscioglimento

Il Palazzo di Giustizia di Cassino

Una nuova linfa sembra averlo rianimato politicamente dopo il proscioglimento arrivato ieri per la vicenda giudiziaria delle due assunzioni ritenute “sospette” di altrettanti dirigenti comunali. Una vicenda in cui era stato accusato di abuso d’ufficio e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Ma la stessa Magistratura cassinate ha chiuso il caso per assenza di elementi.

«Da uomo delle istituzioni – ha detto ieri il sindaco – ho sempre nutrito fiducia  nei confronti della magistratura, inquirente e giudicante. Il proscioglimento per insussistenza del fatto conferma, al contempo, che la fiducia era ben riposta e che l’Amministrazione comunale ha agito rispettando le regole che devono presidiare l’attività amministrativa».