Gli spazi inesistenti per gli ex “azzurri” della Ciociaria in Fratelli d’Italia

Foto: © Imagoeconomica

Antonello Iannarilli e Alessia Savo non hanno toccato palla. Un elemento che Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli e Tommaso Ciccone devono valutare nell’avventura con Giovanni Toti. In questa provincia c’è posto soltanto per i fedelissimi (meglio se ex missini) di Massimo Ruspandini.

Fino a che punto c’è davvero spazio per gli ex di Forza Italia nel partito di Giorgia Meloni? E’ una domanda  che dovrebbero porsi tutti, anche quelli che adesso sono pronti a seguire Giovanni Toti nello strappo con Silvio Berlusconi. (leggi qui Forza Italia, avanti verso la scissione: Abbruzzese, «il sogno si avvera»)

Finora in Ciociaria non si aperta nessuna porta vera. Prendiamo Antonello Iannarilli, non uno qualunque: ex parlamentare, assessori e consigliere regionale, presidente della Provincia. E’ passato sostenendo Alfredo Antoniozzi alle Europee e schierandosi con Alessandro Foglietta in Ciociaria. Ma finora non ha toccato palla, perché in provincia di Frosinone c’è spazio soltanto per Massimo Ruspandini.

Il quale gli spazi, agli altri, non li lascia. A meno che non abbiano pretese di candidature, come Alfredo Pallone per esempio.

Stesso discorso per Alessia Savo, ex sindaco di Torrice e tutto il resto. Gli unici spazi che Ruspandini concede sono per i suoi fedelissimi, quelli che provengono dal Movimeno Sociale Italiano. Come Daniele Maura. In questo caso l’eccezione è stata ardita: addirittura presidente del Consiglio Provinciale su nomina di Antonio Pompeo, esponente del Pd, peraltro di fede renziana. È come per le norme di legge: per i nemici si applicano, per gli amici si interpretano.

In realtà lo stesso Alessandro Foglietta, che forse paga il fatto di essere stato un fedelissimo di Gianfranco Fini, non ci sono molti spazi in Ciociaria. Dove l’area di Fabio Rampelli è in terza fascia, soprattutto rispetto a quella di Francesco Lollobrigida. Cioè quella alla quale fanno riferimento Ruspandini e Pallone.

Certamente Giovanni Toti non aderirà a Fratelli d’Italia, farà un’intesa di tipo diverso. Però Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli, Tommaso Ciccone e Danilo Magliocchetti non hanno proprio l’obiettivo di fare i portatori d’acqua. Bisognerà vedere quali spazi avranno davvero in un contesto dove comunque Fratelli d’Italia resta prevalente.

Si faranno davvero le primarie aperte basate su merito, competenze e spinta dal basso? Ruspandini rinuncerà veramente a sostenere sempre e soltanto i vecchi militanti ex missini e alleanzini? Inoltre, non è che tra Massimo Ruspandini e Mario Abbruzzese ci sia questo grande rapporto.

Giorgia Meloni vuole far crescere Fratelli d’Italia aprendo il Partito a chi non proviene soltanto da Destra. Sui territori come quello di Frosinone l’operazione non sarà semplice.

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