Speranze, orgoglio e pregiudizio: dal Lazio Pride allo Scalo (di L. D’Arpino)

Foto: © Giornalisti Indipendenti

Si sta sfiorando il ridicolo sulla storia del percorso sul quale dovrà tenersi la marcia del Lazio Pride del 22 giugno prossimo a Frosinone. Intanto si prepara l'arrivo di telecamere allo Scalo e nel centro storico. Soprattutto ai varchi ZTL.

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

di Luciano D’ARPINO per IL MESSAGGERO

Da Orgoglio e pregiudizio a Frosinone. Non è la riscrittura in salsa ciociara del romanzo di Jane Austen, ma quello che sta accadendo in questi giorni nel capoluogo in relazione all’annunciata sfilata del Lazio Pride del 22 giugno. Una storia che sta sfiorando il ridicolo: due riunioni tra gli organizzatori e i rappresentanti del Comune, infatti, non sono bastate per definire il percorso della manifestazione.

L’orgoglio è quello della comunità LGBTI che rivendica il diritto di non volersi nascondere e per questo chiede di sfilare nelle vie principali della città: via Aldo Moro o corso della Repubblica, anche se quest’ultima ipotesi è tramontata. Il pregiudizio è quello che finora ha impedito di trovare una soluzione condivisa, anche se si sta cercando di trovare un accordo, come riportiamo in un altro servizio. Speriamo bene.

Nel frattempo, almeno a livello progettuale, si sta muovendo qualcosa per riqualificare il quartiere Scalo diventato negli ultimi tempi il nervo scoperto della questione sicurezza in città per i continui episodi di microcriminalità.

La prima notizia è questa: entro l’estate il Comune installerà altre telecamere ai varchi delle Ztl (Zone a traffico limitato) sia nella parte bassa che nella parte alta del capoluogo. Questo per evitare che restino lettera morta, come è accaduto finora, i divieti di circolazione delle auto inquinanti. I trasgressori saranno infatti immortalati e per loro scatteranno multe salate. È ovvio, però, che questi occhi elettronici saranno utili anche nell’ottica di una maggiore sicurezza.

In soldoni il discorso è questo: essendo pochi i vigili nelle strade il Comune cercherà di supplire ai pochi controlli con l’ausilio della videosorveglianza.

La seconda notizia è che, oltre agli interventi urbanistici programmati (ma non ancora partiti) per ricucire il quartiere Scalo, scenderà in campo Ferrovie dello stato. Entro un mese, infatti, dovrebbe essere presentato il rendering del progetto di nuova stazione ultramoderna, sul modello della Tiburtina a Roma, che rappresenterà una vetrina d’ingresso adeguata alla città.

Ovviamente in zona serviranno più parcheggi e per questo il Comune sta accelerando per espropriare l’area ex Frasca: la delibera, assicurano, sarà portata al prossimo Consiglio comunale.

Attendiamo fiduciosi.

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