“State sereni”: adesso Renzi punta all’alleanza elettorale con il Pd

A pochi mesi dalla scissione il leader di Italia Viva, in caso di elezioni anticipate, cercherà il patto di ferro con Zingaretti. E in provincia di Frosinone Spilabotte, Calcagni e Caperna torneranno al tavolo con Buschini, Battisti e Pompeo. In realtà la strada maestra sarebbe quella di ricostruire il centrosinistra, davanti ad una destra litigiosa a livello locale ma granitica sul piano nazionale.

Secondo il quotidiano La Repubblica Matteo Renzi sta preparando la via di fuga dal Governo e quando dice che non teme elezioni anticipate è perché è pronto ad un accordo con il Pd. Ma allora, perché la scissione dal Partito Democratico, dopo che peraltro Nicola Zingaretti lo aveva seguito lungo la strada di mandare Matteo Salvini all’opposizione? E perché la scissione visto che aveva comunque la maggioranza nei gruppi parlamentari Democrat?

Forse davvero si è trattato di una volontà di avere una propria forza politica senza essere costretto a trattare con altri big dello stesso calibro.

Germano Caperna con Matteo Renzi

Il paradosso è che anche in provincia di Frosinone si ritroveranno tutti dalla stessa parte. Sono obbligati a stare dalla stessa parte: Germano Caperna è rimasto naturalmente nell’alveo del centrosinistra e continuerà a sostenere Antonio Pompeo alla Provincia.

Maria Spilabotte e Valentina Calcagni, le “amazzoni” di Italia Viva, non potranno far altro che sedersi allo stesso tavolo con Mauro Buschini e Sara Battisti. La storia delle scissioni della sinistra è talmente ricca che di situazioni ce ne sono a centinaia. Ma il punto è proprio questo. Ci si continua a dividere, di fronte ad una destra che invece resta unita.

Ieri sera l’annuncio di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi che il centrodestra marcerà unito a tutte le regionali. In Ciociaria Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia), Francesco Zicchieri, Francesca Gerardi (Lega), Gianluca Quadrini, Adriano Piacentini (Forza Italia), Pasquale Ciacciarelli, Mario Abbruzzese (Cambiamo) sanno perfettamente che molti tra loro non si sopportano.

Alle Politiche e alle Regionali andranno avanti uniti, alle comunali bisognerà vedere. Ma in ogni caso la coalizione c’è. Il Pd in provincia di Frosinone ha la strada obbligata: provare a ricostruire la coalizione di centrosinistra. Con i Cinque Stelle non si cava un ragno dal buco.

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