Stazi blinda la Pro Loco dalla campagna elettorale

Gli attacchi alla gestione della Pro Loco. Un tentativo per riportarla nell'orbita della maggioranza. Ma il presidente Stazi non ci sta. “Se questo è immobilismo, ben venga”.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Una replica puntuale. Che conferma, caso mai qualcuno non lo avesse notato, che ad Anagni è iniziata la campagna elettorale. La replica è quella del presidente della Pro Loco di Anagni Franco Stazi. Che qualche ora fa ha voluto far sentire la propria voce in merito alle parole di Guglielmo Vecchi. Vecchi, durante l’ultima assemblea, in qualità di socio, aveva attaccato Stazi, parlando di “immobilismo” nella gestione della Pro Loco degli ultimi mesi. (Leggi qui: Il doppio attacco di Vecchi che apre la campagna elettorale).

Un’accusa che Stazi non ha accettato, ricordando tutte le cose che sono state fatte negli ultimi mesi; i progetti presentati, i concorsi vinti, le iniziative varate per valorizzare la città. “Se questo è immobilismo, ben venga nel corso dell’anno e negli anni a venire”, ha detto Stazi. Che ha chiarito di voler continuare a lavorare per “raggiungere gli standard elevati  che ci siamo prefissi di raggiungere”.
Insomma, Stazi ha messo i puntini i sulle i. Dimostrando di aver lavorato. E pure bene.

Cosa c’è dietro all’attacco

Guglielmo Vecchi

Ma la questione è più ampia, e non coinvolge solo le attività della Pro Loco. Anche perché, è bene ricordarlo, Vecchi non è solo un socio dell’associazione, ma anche (soprattutto) un esponente della maggioranza consiliare. E poiché la nomina di Stazi era stata interpretata da tutti come il tentativo di allontanare le mani della maggioranza dall’associazione, l’attacco di Vecchi è apparso a tutti come il tentativo di rimettere a posto le cose e di riportare la Pro Loco dalle parti del governo cittadino.

Il che riporta alla questione principale; la campagna elettorale per le comunali. Che si terranno nel maggio del 2023. Ma i cui movimenti sono, evidentemente, già iniziati. Perché è noto a tutti che la Pro Loco è un mezzo importante per controllare il territorio. E quindi influenzare l’elettorato. Si spiega solo così l’interesse improvviso nei confronti della struttura capitanata da Stazi. 

Il seggio della Pro Loco

Tutto naturale e legittimo, ci mancherebbe. Ma questo significa anche che la maggioranza, alle prese con una serie di fibrillazioni interne che nessuno vuole far emergere ma che ci sono, si preoccupa di mantenere alto il livello di consenso. Anche, appunto, provando a controllare meglio una delle principali realtà turistiche e culturali della città. 

E questo ci dice anche che, inevitabilmente, tutti i temi importanti in città da adesso in poi si caricheranno di un valore elettorale aggiunto. Biodigestore, sanità, lavori pubblici, diventeranno non solo punti di un programma da realizzare, ma anche occasioni per testare il livello di consenso della maggioranza del sindaco Natalia in città.

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