Stefania, in politica con il multitasking delle donne

Stefania Furtivo

Tre anni fa le elezioni Comunali a Pofi. Ed il suo esordio in politica. A distanza di 36 mesi Stefania Furtivo è assessore, consigliere provinciale, presidente della Consulta delle Donne. E inoltre moglie e mamma. Tutto insieme. Perché le donne sono multitasking anche in politica

Camilla de Tourtrissac

Tagliacucitrice con gusto

Premessa: è un discorso tra donne…

Vi siete sposate? Avete aiutato un’amica o una sorella ad organizzare un matrimonio? Se sí, sapete bene ciò che vuol dire: ansia a mille, duemila cose a cui pensare, più o meno tremila discussioni per organizzare ogni dettaglio…e altre centinaia di particolari da studiare e stabilire. Giorni frenetici quelli che precedono la fatidica data…Se a tutto questo aggiungete una campagna elettorale per le elezioni comunali in un piccolo centro, quindi porta a porta, con decine e decine di persone da incontrare, telefonate da fare e comizi da preparare, beh, il caos è servito!

In poche lo avrebbero fatto. Lei, a 28 anni, non ci ha pensato troppo su e si è lanciata. Stefania Furtivo, assessore comunale a Pofi, nel 2017 ha iniziato la sua carriera politica e ha dato il via alla sua famiglia. Viaggiano di pari passo questi due mondi: suo marito e suo figlio sempre al suo fianco, la politica che permea ogni giornata, soprattutto da quando gli impegni sono raddoppiati a causa del nuovo incarico anche da consigliere provinciale.

Stefania Furtivo
Stefania Furtivo

Ma le pause ci sono, sacre e irrinunciabili: per la famiglia ma anche per lo sport. Zumba, acquagym: passioni che forse l’hanno abituata a quei ritmi altissimi che caratterizzano la vita di molte donne, specie se sono in carriera. Se poi sono anche mamme, e per di più con l’amore per la politica, il gioco é fatto. Tranquillità e vita sedentaria bye bye.

È stato il 2017 l’anno della svolta: l’11 giugno le elezioni che confermano Tommaso Ciccone sindaco di Pofi per la seconda volta. Lei, con le sue 206 preferenze, che conquista sul campo il ruolo di assessore. Neanche il tempo di finire i festeggiamenti per la vittoria elettorale, che cominciano quelli per il matrimonio, celebrato l’8 luglio. Rocco, suo marito, cresciuto sugli Altipiani di Arcinazzo, conosciuto solo l’anno prima in tribunale a Frosinone, avrebbe scelto anche un rito civile, con pochi invitati, una cerimonia all’aperto.

Ma i matrimoni in Ciociaria sono un’altra cosa. Dalle liste lunghissime di invitati e di portate non si deroga. E quindi neanche dal caos prematrimoniale, gestito però con una calma proverbiale dal neo assessore e futura sposina: ‘sei folle’ era la frase ricorrente in quei giorni.

E poi le elezioni Provinciali: vittoria bis ed ingresso anche a Palazzo Iacobucci, nel gruppo di Fratelli d’Italia.

Stefania Furtivo con Giorgia Meloni durante la manifestazione del 2 giugno a Roma

A distanza di tre anni esatti dalla vittoria elettorale, a poco meno di tre dall’inizio della sua vita di coppia, a venti mesi dalla nascita del suo Giorgio, la certezza che quelle settimane di ‘follia’ sono servite per dare il via a tutto.

Non ditemi che sono assessore per via delle quote rosa’: non transige su questo aspetto. ‘Sono assessore perché i cittadini di Pofi, con i loro voti, mi hanno dato fiducia e mi hanno permesso di guadagnarmi questo incarico’.

Pubblica istruzione, sport, viabilità: deleghe impegnative, che si sommano al suo ruolo di presidente della Consulta delle Donne, l’organo provinciale che riunisce tutte le consigliere elette nei vari comuni. Sono loro che vuole coinvolgere nei prossimi mesi: intavolare discussioni, accendere dibattiti, avanzare problemi e proporre soluzioni. Farlo cominciando subito ad organizzare momenti di riflessione, convegni, tavole rotonde, con una caratteristica: avere solo donne tra i relatori.

Stefania Furtivo ad un convegno di Fratelli d’Italia

Nella maggior parte dei casi, quando partecipo a convegni di politica, sono l’unica donna’ in scaletta. È questa tendenza che vuole ribaltare. Vuole coinvolgere quante più consigliere, imprenditrici, professioniste, testimoni che possano portare un contributo ai dibattiti su temi che di volta in volta cambieranno.

E se è riuscita ad affrontare contemporaneamente una campagna elettorale e l’organizzazione di un matrimonio, di sicuro non mancherà neanche questo obiettivo…