Stellantis, il bicchiere mezzo pieno dei sindacati

Le reazioni dei sindacati all'annuncio di Stellantis sul futuro di Cassino Plant. Soddisfazione per le ombre che si allontanano. Ma c'è che indica il bicchiere mezzo vuoto. Con gli ulteriori tagli in arrivo

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

La puntualità, intanto. Sono le 7 e 13 minuti quando Carlos Tavares varca i cancelli dello stabilimento Stellantis Cassino Plant: un quarto d’ora di anticipo rispetto all’appuntamento che era fissato alle 7.30 di questa mattina. Un dettaglio che non va dato affatto per scontato.

Così come tutt’altro che scontato è stato l’annuncio che il Ceo di Stellantis ha fatto durante la visita nella fabbrica ai piedi dell’abbazia: lo stabilimento di Cassino, dove attualmente vengono prodotti veicoli dei marchi premium e di lusso, quali Alfa Romeo e Maserati, estenderà la propria attività alla produzione di veicoli basati sulla piattaforma BEV flessibile STLA Large. Nella sostanza dei fatti significa che ci saranno presto altri nuovi modelli con la prima piattaforma completamente dedicata ai veicoli elettrici. E di alta gamma. (Leggi qui tutti i dettagli: Tavares annuncia: “C’è un futuro premium per Cassino Plant”)

Le reazioni dei sindacati

Antonio Spera, Segretario nazionale Ugl (Foto: Livio Anticoli © Imagoeconomica)

Dalla Fim-Cisl alla Uilm, passando per la Fismic e l’Ugl i sindacati plaudono all’annuncio di Carlos Tavares. Mostrano ottimismo. Fuori dal coro i sindacati di base, per nulla entusiasti. Posizione di cautela quella della Fiom che non nega che il bicchiere sia mezzo pieno, ma non toglie gli occhi però da quello che vede mezzo vuoto. 

La stragrande maggioranza dei sindacati punta invece i riflettori sull’importante annuncio dato da Carlos Tavares: “La cosa importante è che il gruppo conferma gli impegni e va avanti secondo gli accordi del nuovo piano strategico” dice il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Spera.

Dalla Fim-Cisl gli fa eco Ferdinando Uliano: “Dopo la partenza produttiva della Maserati Grecale e il lancio di questo importante investimento le condizioni future di questo stabilimento non sono più in discussione. Ora chiederemo al Gruppo quanto prima di definire i tempi e i modelli destinati allo stabilimento”. 

La Uilm di Frosinone esprime soddisfazione per la conferma del sito di Cassino che si dimostra al centro dei progetti Premium di Stellantis mentre la Fismic con Roberto Di Maulo chiosa: “La nuova piattaforma porterà lo stabilimento del frusinate a livello di eccellenza nel mondo su tutti i marchi del Gruppo della fascia alta del mercato“.

Fuori dal coro

Simone Marinelli (Fiom-Cgil) Foto: Giulia Palmigiani © Imagoeconomica

Non sono in sintonia i sindacati di base. Scettica anche la Fiom-Cgil. Lo mettono in chiaro Simone Marinelli (coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale) e Donato Gatti (segretario generale Fiom-Cgil Frosinone-Latina). Eevidenziano: “Quella di oggi sarebbe una buona notizia se non fosse che non c’è alcuna certezza sui modelli, i volumi attesi ed i tempi”. Un incontentabile? No: ad allarmare Gatti sono alcuni dei passaggi nell’intervento del Ceo Stellantis. Perché nell’incontro che ha tenuto con i delegati di fabbrica Tavares si è invece concentrato molto su ulteriori tagli di costo che per l’azienda sono indispensabili per mantenere le produzioni nel sito.

Ha parlato di efficientamenti, di uscite incentivate, di un aumento dei ritmi produttivi, tagli ai servizi continueranno anche nei prossimi mesi. Per Gatti « e metteranno ulteriore pressione sulle lavoratrici e sui lavoratori che hanno già subito un peggioramento delle condizioni quotidiane di lavoro. A questo si aggiunge la continua richiesta di riduzione dei costi anche verso i fornitori“.

Il silenzio della politica

Oltre ai sindacati nessuno ha commentato. Nemmeno la politica: che a ridosso delle elezioni nazionali e Regionali sembrava tanto interessata a Cassino Plant.

Lo scorso mese di gennaio quando vennero diffusi i dati relativi alla produzione del 2022, gran parte del mondo politico intervenne a commentare. Ora che le elezioni sono andate in porto e resta solo da ultimare la Giunta regionale, il silenzio è assordante. E anche ingiusto.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright