Stellantis, in 30 pronti a puntare 100 milioni sull’auto del futuro

Il tavolo sull'Automotive convocato da Unindustria. Trenta industriali pronti ad investire 100 milioni sull'auto del futuro. Il ruolo della regione Lazio. Con la programmazione europea S3

Gli industriali non credono nel futuro dell’auto e per questo sono pronti a scommettere nell’auto del futuro. Confermano la loro disponibilità a mettere sul piatto investimenti per 100 milioni di euro: è la cifra che nei mesi scorsi aveva anticipato il presidente di Unindustria Cassino Francesco Borgomeo intervenendo in video al tavolo convocato dal Comune di Cassino con i sindacati. Lo ha ribadito in mattinata di fronte al tavolo regionale riunito a Roma dal presidente di Unindustria Angelo Camilli in presenza dell’assessore regionale Paolo Orneli. (Leggi qui il precedente: La sfida degli industriali: 100 milioni sull’area Stellantis).

Ma cosa significa ‘non credono nel futuro dell’auto‘ e allora perché ‘scommettono sull’auto del futuro‘? Significa che l’auto come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi ha i mesi contati. I motori a scoppio tradizionali stanno per essere banditi dall’Europa ed in alcuni Paesi dell’Unione c’è già la data in cui non potranno più circolare. Le auto di domani saranno del tutto diverse da quelle di oggi: è per questo che Stellantis sta stringendo alleanze strategiche con Amazon, Google ed i grandi operatori dell’elettronica. Si chiama mobilità sostenibile ed è quella che prenderà il posto della attuale Automotive.

È per questo che gli industriali sono pronti a scommettere 100 milioni di euro sul polo cassinate.

Il Lazio torna al centro

Paolo Orneli, Francesco Borgomeo, Angelo Camilli

In questa fase di radicale trasformazione il settore automobilistico rimane centrale per l’economia del Lazio. Impiega circa 30mila addetti: 10mila direttamente coinvolti nella produzione ed il resto nelle attività di servizi e manutenzione.

Un settore che sta cambiando. Per via delle fusioni strategiche come quella che ha portato alla nascita di Stellantis unendo Fiat-Chrysler con Psa-Pugeot; per via dell’evoluzione dal motore a scoppio a quello elettrico. Obiettivo dell’incontro è stato allora quello di affrontare tutte le principali opportunità legate al passaggio dall’Automotive alla Mobilità Sostenibile.

Fino al 2020 l’Automotive ha retto grazie alle politiche europee inserite nell’Agenda Cars2020 che ha accompagnato il comparto al confine con la nuova era. E adesso? «La stretta collaborazione con la Regione Lazio su questo settore così strategico sta portando già dei primi importanti risultati» ha annunciato Angelo Camilli. Rivelando «l’inserimento dell’automotive nelle S3 – Smart Specialisation Strategy –  della prossima programmazione comunitaria».

Si tratta del prossimo piano di strategie d’innovazione, concepite a livello regionale ma valutate e messe a sistema a livello nazionale.

Oltre Stellantis

Foto Stellantis / Imagoeconomica

Non è una dichiarazione di poco conto. Significa attrezzarsi per andare oltre Stellantis. Sia chiaro: ‘andare oltre‘ non significa andare contro o entrare in competizione. Significa sviluppare tecniche di produzione o tecnologie di prodotto da mettere a disposizione di Stellantis.

Se Stellantis lo vorrà, se vorrà continuare a considerare l’Italia un territorio strategico. Altrimenti? Nessuno ha preso in esame il tema ‘altrimenti‘ ma è chiaro che in Italia sta prendendo corpo la Motor Valley in Romagna e l’elettrico cambia del tutto il paradigma dell’automobile.

Cassino intanto registra il maxi investimento nazionale di Fincantieri per la costruzione della prima Giga factory nel Lazio tramite la Power4Future. Nascerà proprio di fronte allo stabilimento Stellantis Cassino plant. A due passi da lì ci sarà HT&L Fitting, assemblerà cerchioni e gomme per Maserati Grecale e Alfa Romeo Tonale. (Approfondisci qui: Perché P4F è l’operazione più importante dai tempi di Fiat. E qui L’indotto Stellantis corre su gomme e cerchi HT&L Fitting).

Trenta possibili investitori

Sono 30 le aziende che hanno manifestato l’intenzione di investire. Il confronto con l’Assessore Paolo Orneli svoltosi oggi in Unindustria è stato concentrato su quelle manifestazioni di interesse. Inoltre è stato molto importante per capire a che punto sono i finanziamenti previsti sia dalla Regione sia dal Ministero dello Sviluppo Economico. «La Regione Lazio farà fino in fondo la propria parte per il sostegno agli investimenti delle imprese e all’occupazione» ha assicurato Paolo Orneli.

«La progettualità del territorio è stata fondamentale per arrivare al progetto di P4F – ha evidenziato il presidente di Unindustria Cassino Francesco Borgomeo – e sta coinvolgendo ora tutte le aziende interessate del nostro territorio. Unindustria intende garantire il massimo supporto in vista delle sfide già in atto per il settore e dettate dalla transizione tecnologica, energetica e della domanda».

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