Stellantis non risponde. Picano: “Il caso in Senato”

Il caso di Stellantis e l'assenza di risposte concrete sul futuro dello stabilimento Cassino Plant. Il vice coordinatore provinciale FdI Gabriele Picano lancia l'allarme. Il senatore Adolfo Urso martedì riunisce un Tavolo virtuale. Verso un intervento di Ruspandini

«Fiat, o Fca o ancora Stellantis che dir si voglia hanno rappresentato l’ossatura dell’economia per il cassinate e per larga parte della provincia di Frosinone a partire dagli Anni ’70: noi che la conosciamo da vicino, l’abbiamo vista nascere, crescere, soffrire, riprendersi e svilupparsi, sappiamo riconoscere da subito i segnali dei suoi malesseri. Ed i segnali che registriamo questa volta sono tra i peggiori in assoluto. La politica deve intervenire immediatamente. Perché è già tardi». Gabriele Picano è preoccupato. La Fiat, la Fca o la Stellantis che dir si voglia, la respira fin da bambino. Suo padre è stato più volte al Governo come sottosegretario, ne ha seguito a distanza ogni passo. Ed il silenzio registrato dai sindacati nell’incontro avvenuto l’altro giorno lo allarma.

Al punto da chiedere al Partito di cui è vice coordinatore provinciale, Fratelli d’Italia, di attivarsi per costringere chi sta in maggioranza ad affrontare la questione.

La locandina della Tavola Rotonda

La prima risposta è arrivata dal senatore Adolfo Urso, responsabile nazionale del Dipartimento Impresa di FdI. Martedì mattina terrà una tavola rotonda virtuale sulla pagina Facebook del Partito e del Gruppo a Palazzo Madama. Ci saranno collegamenti da Torino, Melfi, Pomigliano, Cassino, Modena, termini Imerese.

L’allarme di Urso è lo stesso di Picano. Sta tutto nel titolo della tavola rotonda: Addio Fiat? Entrambi chiedono uno Stato capace di tessere una strategia nazionale dell’automotive.

Chiarimenti in parlamento

Gabriele Picano non è affatto rassicurato da ciò che sente in questi giorni da palazzo Chigi. «Sono ancora più preoccupato dopo avere sentito l’altro giorno le parole di un ministro concreto come è Giancarlo Giorgetti. Non può dirci che siccome Stellantis è un’azienda privata non ha affrontato la questione durante il confronto con il suo omologo del governo francese. La verità è che il Governo di sinistra guidato da Giuseppe Conte ha consentito la vendita di Fca a Stellantis senza avere la forza per imporre alcunché. Oggi ne paghiamo le conseguenze. Non abbiamo certezze sul futuro di Cassino Plant».

Per questo Gabriele Picano vuole un’azione di squadra. Chiede al suo coordinatore provinciale, il senatore Massimo Ruspandini, di presentare un’interrogazione urgente con la quale coinvolgere il nuovo Governo.

Non una generica richiesta di intervento. «Il quadro è chiaro: o abbassiamo i costi energetici o non sarà più conveniente produrre qui. Il management Stellantis lo ha già detto. Occorre una seria riflessione sulle politiche energetiche in Italia ed ancora più in provincia di Frosinone. Nel pieno rispetto delle norme ambientali».

È lo stesso concetto che sta portando avanti il senatore Adolfo Urso. Occorre una strategia nazionale dell’Automotive, all’interno di una visione d’insieme. Finora c’è stata perché era scritta in un’Agenda dell’Europa, si chiamava Cars 2020 e prevedeva una serie di azioni attraverso le quali garantire la sopravvivenza dell’industria automobilistica nei Paesi dell’Unione. C’era la fondamentale mano di Antonio Tajani in quel testo. Che ha garantito i produttori di auto fino allo scorso anno.

Ora ci sono le criticità. Legate ai costi. Non tanto quelli dei salari ma la produzione di energia e la fiscalità. (Leggi qui Stellantis, si inizia a ballare. La sfida Green alle eco mafie).

Picano: Energia ma Green

Energia si ma green, approfittando dei nuovi fondi per la Transizione Ecologica. Ceccano si è attivata ed ha stretto un patto con il Cosilam di Cassino per disinquinare attraverso la canapa e produrre bioplastiche. «L’assessore Riccardo Del Brocco è stato lungimirante e questa cosa è passata quasi sotto silenzio. Ma abbiamo il dovere di aprire un altro fronte».

Il senatore Massimo Ruspandini e l’assessore Riccardo Del Brocco

È quello della Legalità. È il protocollo “Cucina a vista” lanciato dagli ambientalisti di Civis di Ferentino ed a margine del progetto per la Green Valley. Un protocollo con il quale tenere alla larga ogni possibile operazione sospetta sull’ambiente dalla provincia di Frosinone.

«Ho chiesto di avere quel protocollo per poterlo studiare sia dal punto di vista normativo e giuridico. È una proposta da approfondire. Perché propone temi fondamentali per la crescita del territorio: quello schema è in grado di individuare subito eventuali interessi poco chiari da parte di chi viene ad investire sui nostri territori. Possiamo aprire questo fronte della legalità affiancato allo sviluppo energetico. Perché è chiaro che solo così potremo crescere. Certo non cresceremo stando seduti».

Un primo passo è la tavola rotonda di martedì. Poi l’intervento in Senato.