Fca Cassino, fine dell’effetto Stelvio… anzi no

Arriva la prima trimestrale nella quale Stelvio è a confronto con se stessa me nell'anno precedente. Ed il dato è positivo. In Europa però il suv prodotto a Cassino non scalza la concorrenza.

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

Niente più droga sui numeri. Niente più fumi di oppio a distrarre le cifre. Da questo mese tutti i numeri di Alfa Romeo relativi alle vendite saranno frutto solo di un confronto serrato con quelle dello scorso anno. Niente più dati drogati da auto che prima non c’erano ed ora ci sono. Sì, perché a marzo 2017 era arrivato il Suv Stelvio e finora i dati non avevano fatto i conti con questo fatto storico. Sembrava sempre che Fca Cassino Plant fosse a gonfie vele e con il vento in poppa.

Ora arriva la trimestrale: la prima che mette a confronto due periodi, a distanza di un anno. E in tutt’e due c’è Stelvio.

Il dato è: che anche così la trimestrale ha il segno positivo. Anche se si comincia a notare la differenza.

Sono i dati consuntivi trimestrali delle vendite auto in Europa. Ed i primi tre mesi del 2018 hanno ancora il segno positivo per il marchio Alfa Romeo: in particolare le produzioni dello stabilimento di Cassino, ma con alcuni distinguo.

A marzo nel vecchio continente sono state immatricolate 9996 unità Alfa Romeo con una crescita dell’8,6% rispetto al marzo dello scorso anno. Un dato molto positivo: per trovare numeri migliori infatti bisogna andare indietro fino al 2012, ma dati alla mano c’è un calo fisiologico rispetto ai primi due mesi dell’anno.

Questo perché? Perché, come detto, si sta esaurendo l’effetto Stelvio: se i dati fino a marzo sono stati “drogati” dall’arrivo del Suv che fino a metà del terzo mese dell’anno scorso non c’era, adesso si comincia a vedere la differenza del “con” e del “senza” Stelvio.

In pratica, a gennaio ad esempio, per ogni Stelvio venduta il segno era necessariamente positivo, perché non c’erano numeri da confrontare un anno prima. Se Alfa nel febbraio 2017 vendeva 100 tra Giulia, Giulietta e Mito; nel 2018 ha venduto 150 con l’aggiunta di Stelvio. Da Aprile 2017 le 120 unità vendute contavano Stelvio ed il confronto con il 2018 potrà essere positivo ma di poco.

Tornando ai numeri e tralasciando le analisi, da gennaio a marzo Alfa ha venduto in Europa 24.840 unità, con una crescita del 15,6% rispetto al primo trimestre del 2017. Numeri in ogni caso lusinghieri che fanno attestare Alfa, con soli tre modelli, allo 0,6% del totale del mercato europeo. E poi il dato ancor più positivo è che Alfa cresce del 15% in più rispetto al totale del mercato auto in Europa.

L’obiettivo annuale è di 100 mila immatricolazioni alla fine dell’anno, un target ambizioso ma non impossibile.

Quasi il 60% delle Alfa vendute in Europa nel primo trimestre sono state immatricolate in Italia, mentre il secondo mercato è la Francia con il 9%. Questo dimostra come i nuovi modelli stiano sì riscuotendo un discreto successo in Europa, ma mai come in Italia. Giulia e Stelvio infatti continuano ad essere in testa alle rispettive categorie nel panorama nazionale, ma in Europa ancora non riescono a scalzare i loro competitors.

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