Stop a bufale e complotti: il Comune aderisce al decalogo

Il Comune di Cassino aderisce al decalogo anti Fake News. Ed istituisce un osservatorio sul cyberbullismo. Il dirigente degli Affari Legali incaricato di perseguire legalmente chi diffonde odio in rete a Cassino. I risarcimenti andranno a finanziare i progetti dei Servizi Sociali

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Un manifesto nato in rete, per la rete. Un decalogo per una comunicazione non ostile. La giunta comunale di Cassino con la delibera numero 106 del 29 aprile 2020 ha deciso di aderire a quel manifesto. E allo stesso tempo intende impegnarsi per promuovere il contrasto all’odio in rete.

Cosa significa, praticamente? Semplice: che da oggi il dirigente degli Affari Legali del Comune di Cassino è incaricato di perseguire legalmente i comportamenti di coloro che diffondono odio in rete attraverso il commento e la contestazione con modalità aggressive, violente ed offensive; il funzionario potrà avviare nei loro confronti una richiesta di risarcimento danni. Non solo: viene costituito ufficialmente un osservatorio sul cyber bullismo e le forme di discriminazione. Lo promuovono gli assessorati alla Cultura, Servizi Sociali e Pubblica Istruzione.

Tali atteggiamenti di odio, disprezzo e critiche spesso sconfinano in vere e proprie offese e/o minacce rivolte ad altri utenti o nei confronti di personaggi più o meno noti” si legge nella delibera di giunta. Che poi si precisa: “Tali odiatori o leoni da tastiera, che quotidianamente riversano rabbia e odio verso gli altri su internet, si trincerano dietro lo schermo del Pc o dello smartphone, utilizzati come scudo con la convinzione che quanto accade o viene commesso nell’ambiente virtuale non abbia conseguenze o ricadute nella vita quotidiana reale”.

Il decalogo Anci

Foto © Can Stock Photo / grafvision

In pratica il Comune di Cassino ha deciso di adottare il “Manifesto della comunicazione non ostile“. È un decalogo messo a punto dall’associazione dei Comuni Italiani, l’Anci.

I dieci principi del manifesti: 1) Virtuale è reale: dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona; 2) Si è ciò che si comunica: le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano. 3) Le parole danno forma al pensiero: mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso; 4) Prima di parlare bisogna ascoltare: nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura; 5) Le parole sono un ponte: scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri; 6) Le parole hanno conseguenze: so che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi; 7) Condividere è una responsabilità: condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi; 8) Le idee si possono discutere, le persone si devono rispettare: non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare; 9) Gli insulti non sono argomenti: non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi; 10) Anche il silenzio comunica: quando la scelta migliore è tacere, taccio.

È intenzione dell’amministrazione aderire a questo manifesto – si specifica sulla delibera – considerato che l’amministrazione stessa è stata bersaglio delle condotte su descritte poste in essere tramite internet“.

La cara offesa

Il Palazzo di Giustizia di Cassino

Offendere potrebbe costare caro. Lo prevedono le norme del Diritto Penale e quelle scritte nel Codice Civile. A Cassino le hanno riportate nella Delibera. (leggi qui A Cassino odiare avrà un costo, smanettoni avvisati…).

Così viene rammentato l’articolo 595 del Codice Penale che punisce con la reclusione fino a un anno con la multa fino a 1.032 euro chiunque comunicando con più persone offende l’altrui reputazione. Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è quella della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a 2.065 euro.

Poi ci sono i risarcimenti degli eventuali danni: da quantificare di fronte al Tribunale Civile. “Le eventuali somme ricevute a titolo di risarcimento danni – si legge nel testo della delibera di giunta – saranno devolute a progetto dei servizi sociali“.

Tra bufale e complotti

La diretta dell’iniziativa

Alla delibera ha lavorato l’assessore con delega alla comunicazione Danilo Grossi che nella giornata di ieri in veste di coordinatore di “Pop, idee in movimento” ha preso parte all’iniziativa “Tra bufale e complotti: la fabbrica delle fake news alla prova del post Covid-19”.

Presenti all’incontro on line il coordinatore della comunicazione del Pd Marco Furfaro, la giornalista Charlotte Matteini e soprattutto David Puente Giornalista di Open e membro della task force del Governo anti fake news.

Per l’assessore Danilo Grossi è stata l’occasione per annunciare sulla ribalta nazionale l’osservatorio nato a Cassino con la delibera di giunta che intende promuovere l’educazione digitale contrastando gli haters.

Secondo appuntamento

L’assessore Danilo Grossi

È stato il secondo appuntamento dopo quello dei giorni scorsi con Marta Bonafoni, Fabrizio Barca, Livia Turco e Massimo Canevacci, non nascondo che entrambi gli appuntamenti hanno riscosso un grande successo e questo ci inorgoglisce.

Martedì abbiamo avuto un parterre di grande spessore – evidenzia questa mattina l’assessore – per un argomento che ha inciso molto nelle nostre vite fino ad oggi e che sarà più intenso anche nei prossimi mesi. Purtroppo anche in questa fase delicata del Coronavirus non sono mancate le fake news capaci di generare ulteriore confusione. Questo è avvenuto sia a livello locale che nazionale. Molte volte queste “bufale” sono frutto del lavoro di strutture ben organizzate che perseguono obiettivi specifici, spesso politici. Ed il rischio molto concreto è che questo accadrà con altrettanta forza anche nel Mondo Nuovo, quello Post-Covid“.

Un rischio che da oggi, a Cassino, è certamente minore rispetto al passato. Nelle prossime settimane, in Consiglio, arriverà infatti l’ok definitivo all’osservatorio e alla campagna di sensibilizzazione per l’educazione digitale. Venerdì il presidente Barbara Di Rollo fisserà le date, e il luogo, delle prossime assise comunali: se ne prevedono almeno due nella seconda metà di maggio e un’altra, sul bilancio, a inizio giugno.