Il sottile gioco di Francesca e Carmelo per fregare Forza Italia

C'è una strategia precisa della Lega dietro alla decisione presa l'altro giorno di appoggiare Nicola Ottaviani per la candidatura a Presidente della Provincia. Che punta a portare Forza Italia al logoramento interno. Ecco come.

Nessuna delega in bianco, nessun accordo ad occhi chiusi. La settimana scorsa la Lega ha detto si al patto con Forza Italia per le elezioni provinciali ad una condizione precisa. E cioè che il candidato presidente debba essere Nicola Ottaviani. (leggi qui Il candidato del centrodestra unito sarà Nicola Ottaviani (ma dirà no) ) Consapevole che il sindaco di Frosinone dirà no.

 

La strategia del Carroccio

La strategia della Lega è molto sottile. È per questo che il coordinatore provinciale Carmelo Palombo e la deputata Francesca Gerardi hanno imposto il nome di Ottaviani come un ultimatum. «O lui o nulla: se il candidato sarà Nicola Ottaviani noi lo appoggeremo totalmente».

E in caso contrario?

È esattamente quello che spera la Lega. Non per calare sul tavolo il nome di un suo candidato. Ma per lasciare il cerino acceso in mano a Forza Italia ed al coordinatore provinciale Adriano Piacentini.

Infatti, cosa accadrebbe in caso di un ‘no grazie‘ pronunciato da Ottaviani ed un ‘prego, proseguite pure‘ pronunciato dalla Lega?

Accadrebbe che Forza Italia si ritroverebbe con l’onere di indicare un nome alternativo a quello del sindaco di Frosinone. Rischiando il bagno di sangue.

 

Scannatevi da soli

È esattamente questa la strategia della Lega: sperando che sulla designazione del candidato Presidente della Provincia si scannino l’area di Mario Abbruzzese (che vuole indicare un sindaco della sua componente, meglio se Cassinate) e l’area di Ottaviani – Piacentini (che è pronta alle barricate pur di indicare un nome che sia a nord di Ceprano).

I rumors che arrivano da Forza Italia dicono che erano 7 i sindaci pronti a sfidare l’uscente Antonio Pompeo (Pd). La mediazione portata avanti da Pasquale Ciacciarelli e Abbruzzese (su un fronte) e Adriano Piacentini (sull’altro) ha ridotto i pretendenti a tre.

Nessuno di loro intende mollare d’un millimetro. Anzi, stando alle informazioni in possesso della Lega tutti e tre sarebbero pronti alla spaccatura fratricida.

 

Francesca cappuccetto rosso

Pare che sia stata l’onorevole Francesca Gerardi a giocare la mossa ‘Ottaviani o nulla’ per calare poi la carta ‘Se non lui, scegliete un altro nome e fateci sapere’.

Resta da capire però quale sarà la mossa successiva. Gli scenari sono due.

Il primo. Dopo avere portato Forza Italia allo scontro interno, una volta ufficializzato il nome del candidato presidente al tavolo del Centrodestra, la Lega potrebbe dire ‘No, non ci trova d’accordo’. Ed a quel punto avanzare la candidatura del sindaco di Ceccano Roberto Caligiore (Fratelli d’Italia). Coalizzando tutti su quel nome, dopo avere logorato e diviso gli azzurri.

Oppure accettare la designazione che Forza Italia avanzerà. Lasciando all’alleato ogni onere ed onore.

Ma anche ogni responsabilità in caso di sconfitta.